Raikkonen riparte da Spa: "Qui si può sorpassare"
Formula 1A pochi giorni dalla gara, il pilota della Ferrari conferma il suo feeling con il tracciato del GP del Belgio: "Il circuito mi piace, ha salite molto ripide ma permette i sorpassi ed è molto bello sia per i piloti, sia per gli spettatori"
Dopo le ferie di agosto, la Formula 1 riparte dal Belgio. E lo fa con il consueto appuntamento sul circuito di Spa-Francorchamps disegnato in mezzo alla foresta delle Ardenne. "E' un circuito vecchio stile, con salite e discese" spiega Kimi, il pilota in attività che ha vinto di più su quel tracciato. "La differenza rispetto ad altre piste è il fatto di essere in mezzo al nulla. Il circuito mi piace, anche se l'ultima chicane è stata leggermente modificata negli anni passati. Le condizioni a volte possono essere difficili, ma di solito si riesce a sorpassare ed è bello sia per i piloti che per gli spettatori. In Tv è difficile da capire, solo quando sei lì comprendi quanto siano ripide le salite".
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr"><a href="https://twitter.com/hashtag/BelgianGP?src=hash">#BelgianGP</a> - The Ardennes triangle <a href="https://twitter.com/hashtag/redseason?src=hash">#redseason</a> <a href="https://t.co/y3WvdEqiKu">https://t.co/y3WvdEqiKu</a>— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) <a href="https://twitter.com/ScuderiaFerrari/status/768063860226023424">23 agosto 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
A proposito del meteo Riccardo Adami, ingegnere di pista di Sebastian Vettel, racconta: "Qui è capitato di trovare sole da una parte della pista e pioggia dall'altra. E' importantissimo tenersi pronti a questa variabilità". Mentre dal punto di vista tecnico spiega: "La pista mette a dura prova la vettura dal punto di vista aerodinamico. Qui occorre trovare il giusto compromesso tra il secondo settore, che è il più guidato, e i lunghi rettilinei della prima parte e di quella finale della pista. La Power Unit è molto sollecitata perché si ha un tratto in full throttle molto lungo, poco meno di 2 km e l'ultima parte di Blanchimont si percorre tutta in pieno. L'impianto frenante non è molto sollecitato. Dovremo però trovare anche qui il giusto bilanciamento perché quando si arriva - soprattutto in qualifica - all'ultima chicane, per il pilota è sempre importante trovare la determinazione e la concentrazione per non sbagliare. La curva dell'Eau Rouge rimane una sfida importante per il pilota, che qui affronta una compressione di 4 giri di accelerazione longitudinale per poi salire e andare sul lungo rettilineo successivo".