Hamilton fa 50, tabù sfatato. E la Ferrari fatica

Formula 1

Carlo Vanzini

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Con il successo di Austin, il britannico ha conquistato il 50° successo in carriera: ha impiegato 5 gare per centrare un obiettivo che stava per diventare una maledizione. Rosberg resta in testa alla classifica e in Messico spera nel primo match point Mondiale. La Rossa continua a soffrire il caldo... 

Ci ha messo un po', 5 gran premi, ma alla fine la maledizione della 50.a vittoria che non ne voleva sapere di arrivare, è stata sconfitta da Lewis Hamilton. Weekend perfetto, dalla qualifica alla bandiera a scacchi, passando anche per la partenza. La  vittoria americana, la quinta della carriera, non è mai stata messa in discussione, soprattutto da quando al via Ricciardo si è messo tra lui e Rosberg. La Virtual Safety Car, una delle invenzioni piu brutte della storia della F1, ha poi permesso a Rosberg di riprendere il secondo posto su Ricciardo e di limitare i danni contro la furia di Hamilton, con addirittura l'occasione di andare in Messico con il primo match point della stagione. Dovesse vincere con Lewis fuori diventerebbe campione del mondo! 

Quarta gara senza podio per la Ferrari e per Vettel. Il tedesco ha conquistato un solo podio nelle ultime 10 gare, peggior striscia negativa da quando è in F1, adesso ha un solo obiettivo, finire al più presto la stagione e pensare solo alla prossima, quando torneranno macchine più adatte al suo stile. Ferrari meglio in gara che in qualifica, ma a livello di prestazione c'è stato un passo indietro rispetto al Giappone. Ormai è chiaro: quest'anno soffre il punto di forza di un anno fa, ovvero il caldo. Basterebbe fare la media delle due stagioni per fare una macchina all'altezza, ma non è ovviamente cosi facile. I lavori sono in corso e la squadra è convinta che tornerà a lottare.

Fuori Raikkonen e Verstappen e gara nel suo spettacolo rovinata dalla Virtual Safety Car; a fare show per i 270mila da record che nel fine settimana hanno preso d'assalto il circuito di Austin, ci hanno pensato Alonso e Sainz, con un duello rusticano, bello e intenso, vinto da Alonso. Adesso di corsa tutti in Messico, senza pausa. Ci si sposta di poco, ma la posta in palio diventa enorme.

Le pressioni saranno ancor più alte, perché si parlerà per la prima volta con Rosberg del fatto che può vincere il Mondiale e con Hamilton che potrebbe dover cedere lo scettro, ma intanto giustamente, anche se il tempo è poco, si gode la festa della vittoria numero 50, traguardo raggiunto in carriera solo da Prost e Schumacher.