Schumacher, 3 anni fa l'incidente sugli sci

Formula 1

Mara Sangiorgio

Il 29 dicembre del 2013 l'incidente sugli sci che causò al campione tedesco un grave trauma cranico e l'arresto cardiaco. A tre anni da quel giorno Schumi è ancora in coma e continua a lottare, ma nessuno ha perso le speranze di rivederlo in piedi. Mentre in pista c'è un giovane tedesco che lo ricorda e che ha già cominciato a vincere

Era pomeriggio. Il 29 dicembre di tre anni fa. Poche ore per capire quanto un banale incidente con gli sci non sarebbe stato poi così banale. Dalle piste di Meribel all'ospedale di Grenoble, Michael Schumacher venne operato due volte al cervello in 48 ore. La diagnosi fu di danno assonale diffuso. Poche le speranze date alla famiglia che Michael si risvegliasse. Dal 9 settembre del 2014 l'ex pilota tedesco è chiuso e protetto nella villa di Gland in Svizzera, in una stanza attrezzata per tenerlo in vita. Schumacher ha sempre amato proteggere la sua privacy, anche quando correva e vinceva. E così, dopo l'incidente sugli sci di tre anni fa, la sua famiglia ha giustamente deciso di proteggere lui. Sulle sue reali condizioni di salute si sa poco o niente. Silenzio e rispetto: è quello che la moglie Corinna e la portavoce Sabine Kehm hanno sempre chiesto anche ai pochi amici che hanno avuto il permesso di andare a trovarlo come Luca Badoer, Stefano Domenicali, Jean Todt.

Protezione assoluta - Una censura che fino ad ora ha funzionato. Solo occasionalmente è trapelato qualcosa: nel 2014 un operatore del soccorso svizzero venne arrestato per aver provato a vendere la cartella clinica di Schumacher e poi addirittura si suicidò in cella. Mentre due settimane fa qualcuno ha provato inutilmente di nuovo a vendere ai giornali alcuni scatti rubati. Per il resto le novità sono il sito e la pagina Twitter che la famiglia insieme all'ufficio di Michael Schumacher hanno deciso poche settimane fa di aprire con il suo nome. La preghiera che poi è diventata un hashtag è sempre la stessa: "Keep fighting. Continua a lottare". Slogan che "vuole incoraggiare gli altri a non mollare mai", sono state le poche parole della moglie Corinna. Ma non è tutto, perchè al Motorworld di Colonia alla fine del 2017 verrà anche aperto un museo con tutto ciò che Schumacher ha raccolto in carriera. Tutti modi per permettere a chi lo ha sempre supportato, di continuare a farlo.

Mick sulle orme di Michael - Quel maledetto 29 dicembre 2013 sugli sci insieme a Michael c'era anche suo figlio Mick. Che ora è la faccia pulita e felice di tutta questa storia. A ricordare il sette volte campione del mondo sui circuiti ci pensa infatti il suo sorriso. Mick Schumacher oramai ha 17 anni e la stessa voglia del papà di vincere. Dopo le 10 vittorie tra F4 tedesca e italiana, nel 2017 correrà in Formula 3 ancora con il team italiano Prema. Categoria che è stata un trampolino di lancio per molti giovani della F1 a partire da Max Verstappen. "Anche se c'è molta attenzione su di me, voglio solo correre - ha ammesso Mick dopo l'annuncio - Per me è questa la cosa più importante". Lui ha trovato il modo migliore di onorare il papà Michael: continuare a portarlo in pista.


 

Quel maledetto 29 dicembre 2013 sugli sci insieme a Michael c'era anche suo figlio Mick. Che ora è la faccia pulita e felice di tutta questa storia. A ricordare il sette volte campione del mondo sui circuiti ci pensa infatti il suo sorriso. Mick Schumacher oramai ha 17 anni e la stessa voglia del papà di vincere. Dopo le 10 vittorie tra F4 tedesca e italiana, nel 2017 correrà in Formula 3 ancora con il team italiano Prema. Categoria che è stata un trampolino di lancio per molti giovani della F1 a partire da Max Verstappen. "Anche se c'è molta attenzione su di me, voglio solo correre - ha ammesso Mick dopo l'annuncio - Per me è questa la cosa più importante". Lui ha trovato il modo migliore di onorare il papà Michael: continuare a portarlo in pista.