La nuova Ferrari: piedi per terra e testa bassa

Formula 1

Mara Sangiorgio

Il 2017 della Rossa è iniziato nel segno del basso profilo e del lavoro. Due soli giorni di pausa durante il periodo natalizio e un impegno che continua con concentrazione

Il motto rimane lo stesso, piedi per terra e testa bassa. Da Maurizio Arrivabene - papà dello slogan - a Sergio Marchionne, che lo ha fatto suo. Il 2017 della Ferrari è iniziato nel segno del basso profilo e del lavoro soprattutto.

Ha elogiato così i suoi uomini a Maranello il presidente Ferrari: due soli giorni di pausa durante il periodo natalizio e un impegno che continua con concentrazione. A 45 giorni dal 24 febbraio, giorno in cui a tutti saranno svelate le forme della nuova rossa, la conferma è che il lavoro è nei tempi: i motori girano al banco senza problemi, come i modelli in galleria del vento. 

L'impegno al simulatore è senza sosta, anche da parte dei due piloti titolari. Sia Vettel che Raikkonen si alterneranno infatti per tutto gennaio nello sviluppo virtuale del progetto 2017. Intanto però è già iniziata anche la produzione fisica dei vari componenti.

Pezzo per pezzo, come con i lego, la nuova monoposto sta prendendo forma. Fino al 22 febbraio, due giorni prima della presentazione ufficiale, quando sarà assemblata per la prima volta.

I dati vituali sembrano in linea con le aspettative per quanto riguarda i cambiamenti tecnici: le nuove monoposto saranno più lente in rettilineo e il tempo si farà infatti in curva. Le nuove gomme Pirelli daranno un vantaggio di circa un secondo rispetto al 2016 e già a fine febbraio al Montmelò di Barcellona dovrebbe vedersi una riduzione dei tempi sul giro di 3/4 secondi.

La scorsa stagione in Ferrari ha lasciato una grande lezione: solo la pista può parlare ed emettere sentenze.
Fino a prova contraria il target rimane sempre lo stesso e si chiama ancora Mercedes.