Anche la SF70H è stata "battezzata" dal tedesco, come fatto in precedenza con tutte le monoposto guidate in Formula 1 durante la sua carriera. "Gina, nome di origine latina, abbreviazione di Regina"
Ora non è solo la SF70-H. La nuova Ferrari ha anche un nome vero e a darlo come sempre è stato Sebastian Vettel. Tradizionalmente lo sceglie alla vigilia della prima gara della stagione e stavolta il 4 volte Campione del Mondo ha optato per un altro nome italiano: Gina.
"È un nome di origini latine, l'abbreviazione di Regina", ha spiegato lui stesso sul suo account Twitter. Gina come Gina Lollobrigida, ma anche come Gina-Marie Schumacher, la primogenita di Michael e Corinna.
La tradizione era iniziata nel 2008, la prima stagione completa da titolare di una monoposto di Formula 1. Allora l'auto era una Toro Rosso. Julie, questo il nome della compagna che gli regalerà qualche mese più tardi (14 settembre 2008) la prima vittoria in Formula 1, nel GP d'Italia (stabilendo il record di precocità per un vincitore di GP, 21 anni e 73 giorni, poi battuto nel 2016 da Verstappen). La tradizione di "battezzare" le sue auto è sopravvissuta anche ai trasferimenti: prima alla Red Bull e poi alla Ferrari. Unica differenza... la progressiva italianizzazione delle scelte fatte.
Questi tutti nomi dati dal tedesco alle sue monoposto di Formula 1:
2008: Julie (Toro Rosso)
2009: Kate (Red Bull)
2010: Luscious Liz (Red Bull)
2011: Kinky Kylie (Red Bull)
2012: Abbazia (Red Bull)
2013: Hungry Heidi (Red Bull)
2014: Suzie (Red Bull)
2015: Eva (Ferrari)
2016: Margherita (Ferrari)
2017: Gina (Ferrari)