Formula 1, la preview del GP di Monaco

Formula 1

Cristiano Sponton

Tracciato di Monte Carlo - (2017)

Dopo lo splendido duello tra Hamilton e Vettel sul tracciato spagnolo di Barcellona, il Circus della F1 si sposta a Monte Carlo per correre il GP più glamour della stagione. Andiamo alla scoperta del tracciato, della scelta degli pneumatici dei top team e degli assetti

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Monte Carlo, come tutti sappiamo, è un circuito cittadino, anzi IL circuito cittadino. Il tracciato, ricavato tra le vie del Principato, è composto da dieci curve a destra e nove a sinistra e la velocità media è ovviamente la più bassa della stagione, pur in presenza della curva più veloce di tutto il mondiale (quella del tunnel).

Gli pneumatici

La Pirelli per Monte Carlo ha scelto di portare in pista le specifiche più morbide tra quelle a disposizione. Per questo durante il week end vedremo le monoposto girare con le UltraSoft, le Super Soft e le Soft.
Questo sarà il primo appuntamento stagionale in cui i piloti, insieme ai team, hanno avuto la possibilità di scegliere, in completa autonomia, il numero dei set delle diverse mescole da portare in pista.

Le strategie

Dobbiamo aspettarci una gara con un singolo pit stop visto che il degrado degli pneumatici su questo tracciato è molto basso. I piloti si qualificheranno con le UltraSoft per poi utilizzare, fino al termine della gara, le SuperSoft. Considerando la strategia più probabile, colpisce molto la scelta fatta da team come Red Bull, Williams, Renault e da Button (il pilota inglese sostituisce Alonso impegnato alla 500 miglia di Indianapolis) che hanno deciso di portare 1 solo set di gomme rosse. I sette piloti, qualora optassero per la strategia ad una sola sosta, si troverebbero ad utilizzare “alla cieca” le Super Soft in gara, non avendo avuto la possibilità di provarle nelle varie sessioni di prova.

Le monoposto: assetto, freni, raffreddamento

Monte Carlo presenta bassissime possibilità di sorpasso, come sempre quindi saranno fondamentali le qualifiche e la partenza. A livello tecnico i team utilizzeranno degli assetti ad altissimo carico deportante quindi vedremo delle ali con corde molto accentuate e monkey seat al posteriore. 

Viste le basse velocità delle monoposto sarà fondamentale riuscire a raffreddare nel miglior modo i freni soprattutto nella prima parte di gara con i serbatoi pieni. Presumibilmente, vedremo quindi delle prese dei freni sovradimensionate rispetto al solito.
Il raffreddamento sarà fondamentale anche per l’affidabilità delle Power Unit, che comunque a livello di stress meccanico non saranno particolarmente sollecitate tra le strade del Principato.

A Monte Carlo sarà fondamentale il grip meccanico ed è per questo che sulle monoposto verranno utilizzati assetti molto morbidi con vetture leggermente più alte da terra rispetto a quanto siamo abituati a vedere sui circuiti permanenti.

Per incrementare l’angolo di sterzata i team lavoreranno molto sulla sospensione anteriore. Per esempio, negli ultimi anni, la Ferrari, ci abituato a “tagliare” l’attacco del braccio della sospensione al portamozzo per evitare che, nelle curve lente con angolo di sterzo elevato, lo pneumatico possa strisciare sulla sospensione.

Chi è il favorito?

La SF70H, viste le caratteristiche della vettura, dovrebbe essere molto a suo agio su questo tracciato. Prima del GP di Spagna i favori del pronostico erano tutti per la Rossa di Maranello ma la Mercedes W08, grazie anche agli sviluppi introdotti a Barcellona, sarà molto insidiosa. Lo dimostra il fatto che sia Hamilton sia Bottas sul tracciato della Catalogna sono stati velocissimi nel terzo settore – quello più tortuoso - infliggendo distacchi piuttosto pesanti a tutti gli avversari. 

Il settore 3 di Montmelò, lungo 1260 m, molto vagamente ricorda il tracciato di Monaco in cui, per essere veloci, è necessario un ottimo inserimento in curva, trazione e tanto grip meccanico.

Confrontando la serie storica (grafico e tabelle qui si seguito) delle prestazioni delle monoposto in questo settore del tracciato spagnolo e a Montecarlo si evidenza una correlazione. Chi è stato più veloce in Spagna lo è stato anche sulle tortuose strade del Principato. Solo nel 2016, in qualifica, c’è stato un ribaltamento grazie alla pole ottenuta da Ricciardo con la Red Bull che è riuscito ad infliggere un distacco chilometrico di 0,005s nonostante il gap accusato a Barcellona fosse stato di 0,15s. 

Se c’è una monoposto che può stravolgere questa statistica è senza dubbio la Ferrari SF70H che, rispetto alla W08, dovrebbe essere maggiormente a suo agio su questa tipologia di tracciato anche grazie al passo della vettura più corto.
Il passo lungo potrebbe leggermente penalizzare Hamilton e Bottas ma, specialmente in qualifica, la maggior aggressività sugli pneumatici potrebbe trasformarsi in un grosso vantaggio.
Difficile, quindi, fare un pronostico. La Rossa vista in queste prime cinque gare ha veramente la possibilità di sfatare il tabu Montecarlo, gara che gli uomini di Maranello non riescono ad aggiudicarsi da diversi anni. Attenzione però non solo alla solita Mercedes, ma anche alla Red Bull che potrebbe essere non troppo distante dai due top team.