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Formula 1 2018: come sarà il Mondiale? I voti di Matteo Bobbi

Formula 1

Matteo Bobbi

Lewis Hamilton e Sebastian Vettel (foto getty)

È tutto pronto in Australia per l’inizio del mondiale Formula 1 2018. I test di Barcellona sono ormai alle spalle ma è quanto mai importante guardarsi indietro per capire come le varie scuderie arriveranno a Melbourne.

Gli appuntamenti sono fissati: Il GP di Australia, apertura del mondiale di Formula 1 2018, sarà in diretta esclusiva su SkySportF1HD (canale 207) e con Sky Q l’incredibile definizione del 4K HDR. Le qualifiche sabato 24 dalle 7.00 (pre dalle 6.00) e la gara domenica dalle 7.10 (pre dalle 5.25)

GP MELBOURNE: LA DIRETTA LIVE DELLE LIBERE

IL CALENDARIO DELLA FORMULA 1 2018, TUTTO IN DIRETTA SU SKY

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Mercedes: Voto 9. Giro veloce: 1.18.400 Hamilton su Ultra Soft

Giri percorsi 1040.
Vincere in F1 è difficilissimo ma ripresentarsi ancora più forti lo è ancora di più. Preparazione invernale perfetta senza sbavature, ancora meglio rispetto a 12 mesi fa
Sei ci fosse stato qualche dubbio sullo stato di salute in termini di affidabilità basta soffermarsi sul numero di chilometri percorsi a Montmelò per darsi una risposta a riguardo.
La Mercedes non ha cercato la miglior prestazione assoluta non utilizzando mai le nuove gomme Hyper soft (novità del 2018) ma è stata micidiale nella simulazione gara con gomme medie. Rimane ancora il team da battere.

Ferrari: Voto 8. Giro veloce: 1.17.182 Vettel su Hyper soft

Giri percorsi 929.
Il programma dei test è stato portato a termine senza intoppi, ma con molte questioni in sospeso.
Ci fossero stati altri giorni a disposizione forse avremmo avuto una panoramica più chiara della SF71H.
Sebbene i numeri dicano sostanzialmente il contrario Ferrari esce dal circuito di Barcellona con ancora qualche dubbio. Velocissima con le Hyper-soft ha però faticato nella simulazione gara palesando qualche difficoltà nel mantenere il passo della Mercedes. Efficienza e consumi rimangono i punti critici. Sicuramente la candidata numero 1 a sfidare la Mercedes per la conquista del mondiale.

Red Bull Voto 9. Giro veloce: 1.18.047 Ricciardo su Hyper soft

Giri percorsi 783.
Decisamente un inverno migliore rispetto a quello di 12 mesi fa.
Il 2018 porta in dote alla scuderia di Milton Keynes una discreta affidabilità e potenziale altissimo.
Prima che Ferrari siglasse il tempo record, nel paddock girava la voce che potesse essere proprio Red Bull il primo avversario di Mercedes. La pista però ha fatto capire che in tal senso rimane ancora del lavoro da fare.
La RB14 è una vettura dal potenziale enorme con una filosofia differente rispetto alle sue dirette rivali. L’unica vera incognita rimane il motore Renault soprattutto in termini di efficienza ed affidabilità.

McLaren: Voto 5. Giro Veloce: 1.17.784 Alonso su Hyper Soft

Giri percorsi 619.
Se la colpa della mancanza di affidabilità lo scorso anno era da imputarsi ad Honda questa volta la colpa è tutta di McLaren.
“Montagne russe” è l’accezione più appropriata per definire i test McLaren. Tanti, troppi i problemi tecnici evidenziati, La grande preoccupazione sono le anomale temperature nella zona degli scarichi. Quando non alza bandiera bianca lungo il tracciato la vettura ha dimostrato discrete doti velocistiche che lasciano qualche speranza ai piloti.
Ora è tempo di concretizzare e di risolvere una volta per tutte le varie noie meccaniche. Potrebbe essere un outsider in certe occasioni.

Renault: Voto 8. Giro Veloce: 1.18.092 Sainz su Hyper Soft

Giri percorsi 815.
Renault sta seguendo passo per passo la tabella per tornare al vertice della F1.
Grandissimo salto di qualità per il team francese con un inverno davvero importante.
La vettura pare solida con alcune soluzioni tecniche davvero interessanti. Il bilancio ottenuto in pista certifica che la strada intrapresa è quella giusta. La coppia di piloti è tra le più avvincenti in griglia, giusto mix tra esperienza, fame agonistica ed età. Da tenere d’occhio.

Haas: Voto 8. Giro Veloce: 1.18.360 Magnussen su Super Soft

Giri percorsi 694.
Ottima partenza, il team americano deve continuare su questa strada.
Come Mercedes non hanno mai utilizzato gomme Hyper-Soft, ma nonostante questo la vettura è risultata molto competitiva. Fortunatamente sembrano spariti i problemi ai freni visti nelle passate stagioni.
Hanno ottime probabilità di piazzare punti pesanti nelle prime gare. La grande incognita è se il team saprà sviluppare la macchina costantemente durante la stagione.

Force India: Voto 5. Giro Veloce: 1.18.967 Ocon su Hyper Soft

Giri percorsi 711.
Il passo indietro è stato notevole. La Force India non ha fornito le risposte aspettate e analizzandola sembra solo un aggiornamento della vettura 2017.
I piloti si sono ripetutamente lamentati della scarsa agilità nei cambi di direzione definendola una vettura “pesante”. Urge una reazione immediata se si vogliono mantenere gli alti standard 2017. Rimandata.

Toro Rosso: Voto 8. Giro Veloce: 1.18.363 Gasly su Hyper Soft

Giri percorsi 822.
Gran passo in avanti in termini di velocità e affidabilità, avanti così.
Honda poteva rappresentare un grosso dubbio ma la pista ha detto subito il contrario. Vettura molto interessante, veloce ed affidabile. Potrebbe essere una delle sorprese positive di questo 2018.

Williams: Voto 5. Giro Veloce: 1.19.189 Sirotkin su Soft

Giri percorsi 819.
La Williams che ci ricordiamo tutti è ormai un ricordo lontano.
Solida dal punto di vista della affidabilità, la vettura inglese ha però mostrato varie difficoltà dal punto di vista della guidabilità, macchina non particolarmente efficace nelle curve veloci con una tendenza cronica al sovrasterzo. Impressionante Kubica nel adattarsi immediatamente e nel essere subito veloce e concreto. Molte difficoltà di adattamento per Stroll.

Sauber: Voto 6. Giro Veloce: 1.19.118 Leclerc su Hyper Soft

Giri percorsi 786.
I miracoli in F1 non accadono quasi mai, hanno bisogno di tempo.
Al momento rimane il team che più ha faticato durante i test. Vettura difficile da guidare con una tendenza al sovrasterzo soprattutto in fase di inserimento.
Il potenziale di crescita rimane più ampio rispetto al 2017 grazie anche ad una situazione economica più favorevole.