Il venerdì di libere a Barcellona è trascorso tra certezze e dubbi. Mercedes davanti e le Red Bull tornano a fare la voce grossa. Ma sono tutti vicini, Ferrari compresa. Intanto sulla monoposto di Raikkonen è stata cambiata senza penalità tutta la power unit per un problema ancora da identificare al 100%. Il GP di Spagna - alle 15.10 di domenica - è in diretta esclusiva su Sky Sport F1 HD e con Sky Q vivi anche l'incredibile definizione del 4K HDR
Certezze e dubbi. Che a Barcellona aprono scenari affascinanti e tutt’altro che definiti. A chiudere in cima alla lista dei tempi è stato Lewis Hamilton, anche se praticamente nessuno nella seconda sessione di libere è riuscito a migliorarsi, causa condizioni della pista, vento e gomme supersoft che continuano a essere il vero tallone d’achille soprattutto delle frecce d’argento. La W09 al Montmelò si è presentata comunque più in forma che mai, piantata in pista su un binario e bilanciatissima con le coperture più dure ai piedi. Le stesse che durante i test invernali proprio qui avevano usato per fare delle vere maratone. E in effetti proprio la gomma gialla potrebbe diventare la carta dei top team in qualifica durante il Q2 per provare a passare il taglio e quindi sfruttarla già dalla partenza. Lo ha ammesso anche Daniel Ricciardo, che dopo essere finito a muro in mattinata ha poi chiuso la giornata secondo a 133 millesimi da Hamilton e davanti al suo compagno di squadra. La Red Bull in simulazione gara ha di nuovo alzato la testa, ma sul passo sono lì, tutti incollati, Ferrari compresa. Sebastian Vettel ha promosso tutte le novità provate sulla SF71 H e rinnovato una volta di più la fiducia nella sua monoposto. Quarto nelle seconde libere il tedesco punta senza nascondersi alla quarta pole stagionale, che tra l’altro qui al Montmelò per lui potrebbe essere la prima. Sulla monoposto di Raikkonen invece è stata cambiata senza penalità interamente la power unit per un problema ancora da identificare al 100%. Certezze e dubbi per tutti. E alla fine non è poi così male.