Formula1, GP Monaco. Seb e Lewis a Monte-Carlo partono alla pari

Formula 1

Michele Merlino

Hamilton e Vettel nel 2015 a Montecarlo (foto: Sutton Images)

Vettel e Hamilton si presentano al GP di Monaco, sesta prova del mondiale di Formula 1 2018, con lo stesso score: 2 vittorie, 5 podi e 1 pole in carriera tra le stradine del Principato. Dopo Montmelò la sfida tra i due riparte tra i muretti e i guardrail di Monte-Carlo con il pilota tedesco alla ricerca della 50esima vittoria che gli consentirebbe di ridurre il gap dal capoclassifica inglese. Il GP di Monaco è in diretta esclusiva su SkySportF1HD con la gara domenica alle 15.10 - pre dalle 13.30 (canale 207)

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GLI ORARI DELLE REPLICHE

Mercedes ed Hamilton, che numeri!

Quello dello scorso anno è stato uno dei soli 4 GP dell’era Turbo/Hybrid senza una Mercedes sul podio (gli altri: Ungheria e Singapore 2015, Spagna 2016). Bottas fu 4° dal 3° posto in griglia ed Hamilton 7° dal 13°. Nei 4 anni precedenti le Frecce d’argento avevano sempre vinto, mettendo a segno la doppietta nel 2014. Il 13° posto in griglia di Hamilton del 2017 (dovuto ad un incidente di Vandoorne) è l’unico caso nell’era Turbo/Hybrid in cui una Mercedes non si sia qualificata tra i primi 3 a Monaco.

Tornato in versione “the Hammer” nell’ultimo GP a Barcellona, Hamilton arriva cavalcando la sequenza record di tutti i tempi: 30 gare consecutive a punti ed è diventato il primo pilota a mettere a segno 41 doppiette pole/gara. Se a questo si aggiunge che storicamente non è mai stato superato a Monte-Carlo (!), ecco che non si può non considerare il 4 volte campione del mondo inglese come il favorito numero uno per la vittoria.

Ferrari, doppietta nel 2017 dopo 15 anni

La Ferrari si presenta a Monte-Carlo dopo un GP di Spagna molto difficile: le Rosse sono rimaste giù dal podio per la prima volta dopo 8 gare, chiudendo con Vettel quarto e Raikkonen ko per problemi tecnici. Nel Principato è attesa quindi la reazione del team di Maranello, ed è bello pensare che in caso di vittoria di Kimi sarebbe la prima volta dal 2008 che entrambi i piloti in rosso salirebbero sul più alto gradino del podio nel corso della stagione (allora furono Massa ed “l’evergreen” Raikkonen).

Dal 1950 sono 9 le vittorie Ferrari a Monaco: la McLaren è distante, a quota 15. La fantastica doppietta dalla prima fila completa dell’anno scorso ha posto fine ad un digiuno lungo 15 anni a Monaco. Nell’era Turbo/Hybrid sono tre i piazzamenti sul podio qui: oltre all’uno-due del 2017, un 2° posto di Vettel nel 2015. La prima fila completa dell’anno scorso ha interrotto una serie negativa di mancate pole che era iniziata nel 2008.

Seb Vettel arriva a Monte-Carlo dopo il difficile quarto posto di Montmelò, deciso a raggiungere il 50esimo successo in Formula1 che per altro gli consentirebbe di uguagliare Massa e Alonso con 11 vittorie in Rosso. Da 10 gare di fila il pilota tedesco si qualifica nella top3 e a ben guardare è anche l’unico non-Mercedes ad essere riuscito a portarsi in testa al mondiale di F1 nell’era turbo/hybrid (2017 e 2018). Statistiche a parte, una vittoria quest’anno sarebbe particolarmente importante per non far scappare Hamilton in classifica, ora distante 17 punti.

Kimi Raikkonen può vantare quattro podi a Monaco: vincitore nel ‘05, 2° nel ‘03 e ‘17 e terzo nel ‘09. L’anno scorso partiva in pole (l’ultima a tutt’oggi) ed era in grado di vincere, ma il team lo fece fermare ai box prima di Vettel, facendolo di fatto scavalcare da quest’ultimo. Recordman di tutti i tempi per terzi posti in gara (39), una vittoria, oltre che fantastica per Kimi e per i suoi tanti tifosi, lo renderebbe il finlandese più vincente di sempre: al momento condivide il primato con Hakkinen.

Red Bull, l’ultima pole a Monaco

Nell’era Turbo/Hybrid solo Ricciardo è riuscito a portare a podio una Red Bull a Monaco, tre volte: 3° nel 2014 e 2017 e 2° nel 2016. I “Tori” nelle stradine del Principato dal 2010 in poi hanno fallito solo due piazzamenti tra i primi 5 in griglia (Vettel 9° nel 2012, non prese parte alla Q3 e Verstappen, incidente nel 2016) ed in gara (rottura del turbo di Vettel nel 2014, incidente di Verstappen nel 2016). Monte-Carlo  è anche la pista in cui la RB ha fatto segnare la sua ultima pole, 2 anni fa: sono passate 40 gare da allora.

McLaren, tanta gloria nel Principato

Se si pensa che la McLaren è a digiuno di vittorie e pole da 103 gare (peggiore sequenza della sua storia) e non sale sul podio da 83 GP (l'ultima volta in Australia 2014) si può avere una dimensione delle difficoltà incontrate dal team di Woking negli ultimi anni. Con il passaggio ad inizio stagione dalla motorizzazione Honda a quella Renault sembra essere tornato anche un livello di competitività accettabile, anche se ancora molto lontano dai tempi d’oro. C’è stata infatti un’epoca in cui la McLaren ha dominato la scena della F1 e a Monte-Carlo e ancor oggi è il team più vittorioso: 15 successi contro i 9 della Ferrari, l'ultimo nel 2008 con Hamilton (ultimo podio invece del 2011 con Button 3°).

Fernando Alonso probabilmente non potrà interrompere il digiuno di vittorie (96, un record per lui) dato che la McLaren-Renault non ha ancora raggiunto un livello tale da permettergli di dare battaglia ai top del momento, ma a Monaco è sempre andato forte. Sono passati 11 anni dal suo secondo successo qui, dove vinse anche l'anno precedente. Sono seguiti altri due podi, con la Ferrari nel 2011 (2°) e 2012 (3°). L’anno scorso saltò la gara per prendere parte alla 500 Miglia di Indianapolis e fu sostituito da Button. 
Una curiosità: tra le stradine di Monte-Carlo Alonso detiene il record per la rimonta griglia-gara più consistente nella storia del GP: da 24° a 6° nel 2010 (ex equo con Eric Bernard).

Williams, l’ultima volta con Montoya

Altra nobile decaduta la Williams. Il team di Grove oggi sta vivendo una delle crisi più profonde della sua storia pluridecennale, una storia costellata da ben 16 titoli mondiali tra piloti e costruttori conquistati grazie a 114 vittorie e 312 podi. 

Sono tre i trionfi qui per la squadra di Sir Frank, l'ultimo nel 2003 con il colombiano Montoya. L’ultimo podio risale invece a 13 anni fa con Heidfeld 2° e Webber 3°, mentre nell’era Turbo/Hybrid il solo Felipe Massa e riuscito ad andare a punti: 7° nel 2014, 10° nel 2016 e 9° l’anno scorso. Per quello che ha rappresentato questo team nella storia della Formula1, c’è da sperare quindi che riesca a risollevarsi.