Formula 1, GP Austria. Tra successi e tragedie la grande storia di Zeltweg

Formula 1

Michele Merlino

Foto: Twitter Red Bull Ring
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31^ edizione del GP d'Austria. Si corre nella bellissima regione della Stiria dove la Formula 1 ha scritto pagine memorabili della sua storia. Riviviamole, per proiettarci verso il nuovo capitolo della grande sfida Hamilton-Vettel di quest'anno

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Il primo GP d'Austria si svolse nel 1964, sul perimetro dell'aeroporto militare di Zeltweg, un semplice
disegno a "L" con 4 rettilinei e delle curve di raccordo. Il fondo era molto sconnesso e si registrarono
diverse rotture delle sospensioni. Vinse Bandini (Ferrari) davanti a Ginther (BRM): le altre 7 vetture
classificate furono staccate di almeno 3 giri (su 102).

Dall’edizione successiva (1970), si passò all’Osterreichring, un vero e proprio tempio del rischio, caratterizzato da saliscendi mozzafiato e curve velocissime, pericolosamente contornate da guard-rail, senza vie di fuga.

Brambilla, De Angelis e molto altro

Mark Donohue perse la vita qui nel warm-up dell'edizione 1975 alla Vost-Hugel Kurve, la prima curva dopo il via: si trattava di una piega veloce a destra con apertura di circa 130°, ed il punto di corda cieco in entrata; Donohue uscì di strada a causa di una foratura ed investì mortalmente un commissario. La gara fu limitata a soli 29 giri per la forte pioggia: fu vinta da Vittorio Brambilla, che si schiantò dopo l'arrivo, percorrendo il giro d'onore con il musetto della sua March arancione visibilmente danneggiato.

Nel 1977 Alan Jones ottenne qui la sua prima vittoria in carriera, l'unica nella storia del team Shadow, davanti all'idolo locale, Lauda. Niki vinse il GP solo nel 1984 quando riuscì a dissimulare perfettamente un guasto al cambio (era senza 4^ marcia): nonostante il suo passo fosse di 4 secondi al giro più lento della norma, Piquet non lo attaccò.

Con il tracciato situato ad altitudine elevata (oltre 600 metri), nell'edizione del 1980 le Renault turbo
stracciarono i rivali dotati di motore aspirato in qualifica: il terzo in griglia, Jones (Williams/Ford) era
staccato di 2"68.

La gara del 1982 fu vinta in volata da Elio de Angelis su Keke Rosberg: memorabile l'immagine delle due vetture affiancate sul traguardo, con Elio che alza il braccio al cielo. Fu la prima gara nella storia in cui il
team Brabham riuscì ad effettuare il rifornimento rapido a metà gara. Era una strategia pianificata da
tempo, ma il team non era mai riuscito a metterla in pratica perché le vetture invariabilmente si ritiravano
prima delle soste. Dopo le soste, le Brabham furono di nuovo protagoniste di un doppio ritiro per guasto...

Gerhard Berger dichiarò, riguardo alla sua esperienza qui nel 1986 con la Benetton-BMW turbo: "A Zeltweg, nel rettilineo che porta alla Bosch Kurve, la vettura scaricava 1400 cavalli e continuava a spingere - sembrava di essere seduti su di un razzo". La Curva Bosch era un largo tornante in discesa che veniva affrontato, in entrata, a velocità prossime ai 320 km/h e non aveva vie di fuga. Prima dell'introduzione della Hella-Licht chicane, tutte le curve venivano affrontate almeno in 3^ marcia con un cambio a 5 rapporti o almeno in 4^ con un cambio a 6 rapporti.

Nelle prove del 1987 Stefan Johansson colpì ad oltre 250 all'ora un capriolo entrato nel circuito. Data la
natura ondulata del tracciato, non riuscì a vederlo se non quando ce l'aveva immediatamente davanti.
Furono necessarie tre partenze per poter far gareggiare le vetture quell'anno: nei primi due start ci furono incidenti al via che, con lo stretto rettilineo dell'epoca, bloccarono tutta la carreggiata.

Dall'Osterreichring all'A1-Ring

La transizione dall'Osterreichring all'A1-Ring, nel 1995, fu guidata da Tilke: visto che gran parte dei lavori fu
pagato dalla compagnia telefonica A1, il circuito fu ribattezzato in nome dello sponsor.
Dopo la fine dell'accordo con la F.1, le tribune ed i box vennero demoliti nel 2004 e l'attività motoristica fu
quindi resa impossibile.

Mateschitz, nel frattempo diventato proprietario dell'impianto, nel 2005 dichiarò di non voler investire in un circuito che, sostanzialmente, lavorava in perdita.
Nel 2008 il cambio di direzione: la Red Bull cominciò lavori per 70 milioni di Euro per ricostruire il tracciato,
che riaprì i battenti nel maggio 2011.

La gara del 1999 sembrava una passeggiata per le McLaren: in qualifica avevano inflitto un secondo a tutti, ma al primo giro alla curva Remus Coulthard tamponò Hakkinen e quindi con un ritmo di gara precario, favorì il riavvicinamento di Irvine, che lo saltò ai box e vinse per la Ferrari.

Dopo il via dell'edizione del 2000 le due Ferrari arrivarono appaiate alla prima staccata. Indecisi su chi
dovesse passare per primo, causarono un ingorgo e furono entrambe tamponate. Schumacher, con la
sospensione anteriore destra divelta dalla carambola che ne seguì, tentò di fermare la gara, uscendo dalla via di fuga e parcheggiando di traverso a metà curva, ma non ottenne l'effetto sperato…

Nel 1998, 2001 e 2002 la Ferrari (Jean Todt) ordinò via radio dei cambi di posizione per favorire
Schumacher. Nell'ultimo caso, con Schumacher vincitore, gli spettatori coprirono di fischi i piloti Ferrari sul podio. Schumacher provò a mitigare, innalzando Barrichello sul gradino più alto: i fischi divennero ancora più assordanti.