Formula 1, Carlo Vanzini: "Giù le mani dal DNA della F1"
Formula 1Il Gran Premio d'Austria di domenica scorsa è stato uno dei più eccitanti della stagione, perché ha esaltato tutti gli ingredienti che fanno la differenza in questo sport. Il GP è in diretta esclusiva su SkySportF1 al canale 206
LA CRONACA DEL GP DI SILVERSTONE
LA GRIGLIA DI PARTENZA
Il DNA della F1, tra i suoi molteplici e intricati elementi, è composto, in ordine alfabetico, soprattutto da:
- Azione
- Gestione gomme
- Gestione macchina
- Gestione motore
- Pilota
- Prestazione
- Ricerca e sviluppo
Azione: c'è stata e tanta! Vedi la fantastica partenza di Raikkonen, ma anche il tentativo, poi rivelatosi suicida per la vittoria, di attacco a Hamilton alla 3, il portone aperto a Bottas per una magia all'esterno alla 4 e Verstappen vicino e aggressivo passato alla 7 con tanto di ruotata. Poi Ricciardo, poi il capolavoro di Vettel su Hamilton e via così...
Gestione gomme: senza entrare nel merito di uno 0,4 che dopo Silverstone ce lo toglieremo finalmente dalle gomme, domenica abbiamo visto chi ha saputo fare la differenza. Verstappen su Ricciardo, a parità di macchina, Ferrari su Mercedes etc etc… Non parliamo di 8 soste in più, da parte di chi è andato in "sbattimento" ma di quello che vorremmo vedere, 2-3 soste. La gomma cede, è naturale che deve cedere, non si può essere schiavi del marketing e dell'immagine, dobbiamo pensare allo spettacolo e se domenica c'è stato va detto un GRAZIE ENORME a Pirelli, perché ha costituito una variabile d'altri tempi. O si fa una gomma che consente 71 giri veloci o le si fanno per spingere al massimo, ma costringere a un certo punto al pit stop!
Ricordo, ad esempio, quando nel 1986 ero incollato alla schermo per il GP d'Australia decisivo per l'assegnazione del titolo. Prost, per usura, fora ed è costretto al pit stop. La sua corsa mondiale, contro Mansell e il "mio idolo" Piquet, sembra ormai finita. La foratura della sua GoodYear gli farà vincere il Mondiale infatti la Williams allunga senza pittare, ma poi Mansell subisce uno scoppio. A quel punto con il naso a 1 cm dal televisore pregavo che non fermassero Piquet, per precauzione, perché altrimenti addio Mondiale e in Williams lo fecero. Vinse Prost. Gara mozzafiato e bravi Prost e la McLaren, fortunati anche per quel cedimento anticipato della gomma, a gestire gomme, gara e Mondiale, il secondo per Prost.
Quindi NO a gomme che non hanno degrado o "problemi" e soprattutto NO ad aiutare chi questi problemi li ha!!!
Chi lavora meglio deve essere premiato, non chi lo fa peggio!
Ricerca e sviluppo, prestazione e gestione macchina e motore: vanno a braccetto. Si studia, si investe e si crea cercando la prestazione, ma anche l'affidabilità. Avere la certezza che uno non rompe mai non dà emozione, avere il dubbio sì.
Per questo dopo il problema a Bottas viene spontaneo chiedersi se Hamilton ce la fa e questo crea attesa ed emozione.
E' vero che ormai i problemi sono minimi, ma la sfida Mondiale, nella quale anche Red Bull può dire la sua, sta portando tutti a spingersi oltre. Mercedes ha portato un motore nuovo in Francia, dopo averne dovuto ritardare il lancio, per affidabilità, e a far debuttare tante novità, in un colpo solo, presentando quasi una versione B della macchina. Tra problemi di surriscaldamento, dovuti anche alle nuove pance e altro si è spenta la luce. Più si spinge e più si arriva a dover andare oltre i limiti. Questo ci fa capire che da qui in poi potremo vivere un Mondiale con tutto il suo DNA bello sano e vivace, compreso quell'elemento chiamato, a fare la differenza, il pilota!
PS: ci sono altri elementi che vanno ripristinati quanto prima:
Ghiaia ed erba in uscita di curva, basta con i parcheggi da centro commerciale che portano tutti a osare di più perché il limite può essere superato senza conseguenze. No, il limite va superato perché si hanno le palle per farlo, non perché ti mettono un'autostrada davanti…
Basta con gli aiuti ai piloti via radio. Se ha un problema va ai box a risolverlo o ancora se ha finito il giro buono deve spostarsi, non aspettare la "maestrina" via radio che gli dica cosa fare…
NO all'endurance, c’è già un campionato apposito! Fare una stagione con 3 PU è una follia che castra lo sviluppo e la sfida.
Ce ne sono altri, ma per oggi va bene così, godiamoci questo campionato, sperando che le variabili e i colpi di scena non siano finiti qui...