L’analisi tecnica della gara di Budapest. Tutti i perché delle scelte dei pneumatici per la partenza, i motivi dei pit-stop anticipati di Bottas e Raikkonen, la gestione gara di Hamilton, gli errori ai box della Ferrari e la delusione Red Bull. Si torna in pista per il GP del Belgio domenica 26 agosto con la gara live in esclusiva su Sky Sport F1 (canale 206) alle 15.10 (pre dalle 13.30)
Hamilton, in un fine settimana che sembrava essere molto difficile per lui e per la sua Mercedes, è riuscito a portare a casa un’importantissima vittoria, costruita principalmente durante le qualifiche disputate su pista bagnata. In condizioni di asciutto difficilmente la Mercedes avrebbe potuto infastidire la Ferrari visto che la SF71H era sembrata imbattibile su pista asciutta nonostante l’ottima prestazione di Bottas offerta durante le prove libere 3. Hamilton arriva, quindi, alla pausa estiva con 24 punti di vantaggio su Vettel ma il mondiale è tutt’altro che compromesso visto che la Rossa di Maranello sembra essere superiore alla Mercedes specialmente in qualifica.
Perché Mercedes ha scelto di partire con le Ultra Soft?
Analizzando i dati di venerdì la gomma più giusta, a livello prestazionale, da montare sulla W09 con il pieno di carburante era senza dubbio la soft. Mercedes però, sapendo quanto è importante la partenza su questo tracciato, ha voluto evitare ogni rischio ed ha scelto su entrambe le monoposto la Ultra Soft che garantisce un miglior spunto rispetto alla gialla. In questo modo hanno preferito coprire la posizione su Ferrari evitando di concedere ai rivali un vantaggio in un momento così importante della corsa.
Perché Mercedes è riuscita a gestire in modo ottimale le Ultra Soft?
In gara su nessuna delle due Mercedes abbiamo visto i problemi di surriscaldamento visti sia venerdì che sabato mattina. Lo stint di Bottas è stato poco indicativo in quanto troppo corto mentre quello di Hamilton ci ha dato un’idea di come gomme abbiano funzionato benissimo seppure la temperatura dell’asfalto fosse più alta rispetto a quella delle prove libere.
Hamilton ha dichiarato che, rispetto alle libere, sono stati fatti degli importanti cambi di setup che hanno portato un grosso beneficio. Un grosso vantaggio è stato anche quello di viaggiare in aria pulita che rende molto più agevole la gestione di questi delicati pneumatici.
Gestione che, analizzando il grafico, è stata ottimale per Hamilton così come la scelta del pit stop che è stata effettuata, come si vede dalla linea di tendenza, nel momento in cui le gomme stavano per crollare. Il momento ideale sarebbe stato il giro 21 ma, avendo un bel distacco nei confronti di Vettel, hanno preferito allungare lo stint per non incorrere nessun rischio con le gomme soft che dovevano essere portare alla fine della corsa.
Bottas è stato utilizzato come “scudo” per difendere Hamilton?
È indubbio che Bottas abbia fatto una gara di sacrifico proteggendo in ogni modo le spalle al suo compagno di squadra. Secondo Mercedes Bottas avrebbe avuto due opportunità per vincere la corsa. La prima opportunità è stata la qualifica (dove è stato battuto da Hamilton) e la seconda è stata la partenza. Una partenza che non è sembrata molto aggressiva visto che il finlandese non è sembrato così determinato da tentare un possibile attacco. Dopo aver vanificato le sue due opportunità, Bottas è stato utilizzato chiaramente per difendere la prima posizione di Hamilton visto che, in Mercedes, sapevano benissimo che su questo tracciato la Ferrari era superiore a loro. Proprio per questo motivo Bottas è stato richiamato ai box al giro successivo rispetto al pit di Raikkonen commettendo un grosso errore che, alla fine gli è anche costato il podio.
È stata giusta la scelta delle gomme della Ferrari?
La Rossa a differenza di quanto fatto dalla Mercedes ha scelto di differenziare le gomme alla partenza tra i due piloti. Ricordiamo che, per colpa della pista bagnata durante le qualifiche, i piloti potevano scegliere liberamente con quale compound partire. Raikkonen partiva dalla terza posizione, sul lato “pulito” e per questo gli sono state montate le gomme Ultra Soft in quanto aveva molte più possibilità di scavalcare almeno una delle due Frecce d’Argento. Su Vettel, invece, è stata scelta una strategia meno aggressiva ma che gli avrebbe permesso di andare in testa per imprimere il suo ritmo quando quelli davanti, partiti con le “viola” avrebbero fatto il loro pit-stop. Scelta che, nella fase terminale della corsa, gli avrebbe permesso di usare le gomme più prestazionali per mettere pressioni a chi gli stava davanti. Scelta giusta quella fatta dagli uomini di Maranello.
Perché Raikkonen è stato richiamato ai box così presto?
Raikkonen ha “pittato” al giro 14 quando aveva un distacco da Bottas di oltre 4 s. Il cambio gomme di Raikkonen è stato molto lento perché i meccanici hanno dovuto rimuovere dei detriti sulle prede dei freni posteriori che stavano creando qualche problema di temperatura ai freni della SF71H. Se osservando il grafico notiamo che, entrambe le fermate, sono state effettuate troppo in anticipo visto che le gomme erano ancora in buona condizione. Ma se la fermata di Raikkonen aveva un senso quella di Bottas è da considerarsi un errore strategico del muretto Mercedes che è stato troppo frenetico. Si doveva aspettare almeno un altro paio di giri per effettuare la sosta senza perdere subire undercut da parte di Raikkonen. Raikkonen, invece, è stato fermato per cercare di liberare Vettel e permettergli di esprimere il suo passo gara. In Ferrari sapevano, anzi speravano, che Mercedes avrebbe risposto quasi subito alla loro sosta, così è stato e Vettel ha potuto girare ad aria libera per imprimere il suo ritmo.
Vettel è stato richiamato ai box nel momento più opportuno?
Analizzando la linea di tendenza la scelta per far rientrare il pilota tedesco è stata un po’ ritardata. Si poteva anticipare di qualche giro viste le condizioni non ottimali delle gomme e il traffico in pista. I piloti doppiati hanno fatto perdere secondi preziosi a Vettel nei confronti di Hamilton.
Una scelta, quella fatta dal muretto di Maranello, che non si può considerare un vero e proprio errore visto che il compound successivo di Ultra Soft sarebbe dovuto arrivare fino al termine della corsa. Per questo hanno cercato di allungare il più possibile lo stint in modo da permettere a Vettel di attaccare nell’ultima fase di gara.
Senza l’errore ai box, Vettel, poteva vincere la gara?
Il cambio di gomme di Vettel è stato piuttosto lento a causa di un problema sull’anteriore che ha fatto perdere al pilota tedesco quasi 2 s. Secondi che sono stati fatali perché hanno permesso a Bottas di scavalcarlo. Pur disponendo di gomme nuove e più prestazionali Vettel non è stato capace di insidiare il finlandese per molti giri visto che il sorpasso è riuscito solo nel finale sfruttando i problemi in trazioni di Bottas che aveva praticamente finito le sue gomme soft.
Senza i secondi persi, Vettel, avrebbe potuto girare a pista e libera e sicuramente avrebbe concluso la sua corsa molto più vicino ad un Hamilton che sarebbe stato obbligato a spingere molto di più e non a concentrarsi esclusivamente a gestire macchina e pneumatici. Difficilmente Vettel avrebbe potuto vincere ma, sicuramente, avrebbe infastidito il quattro volte campione del mondo.
Che delusione la Red Bull
Ci si attendeva molto dalla Red Bull RB14 in questo fine settimana ed invece le prestazioni della monoposto di Milton Keynes sono state veramente deludenti. Il risultato è stato salvato da Ricciardo che, partito dalle retrovie con un motore endotermico molto vecchio, è riuscito a terminare la corsa quarto. Verstappen, dopo una deludente qualifica sul bagnato, è stato costretto al ritiro dopo pochissimi giri per un problema al sistema MGU-K. Al termine della gara il team Principal, Chris Horner, ha attaccato duramente la Renault che ha prontamente risposto alle accuse dicendo che è Red Bull a non voler montare la nuova specifica di MGU-K che è molto più affidabile rispetto alla precedente. I motivi di questo rifiuto sarebbero in parte economici ma anche tecnici in quanto ci sarebbero da effettuare alcune modifiche di installazione sulla monoposto.
Ormai il clima tra Red Bull e Renault è molto teso e non è totalmente da escludere che ci possa essere una rottura anticipata del contratto.