Formula 1, GP Italia: che stress sui freni, a Monza staccate da record!

Formula 1

Monza rappresenta l’appuntamento più veloce del mondiale di Formula 1. Con le altissime velocità raggiunte dalle monoposto lo stress dei freni e le decelerazioni subite dai piloti sono tra le più impegnative del mondiale

GP d’Italia è in diretta su Sky Sport F1 e Sky Sport Uno e in streaming su Skysport.it. La gara domenica 2 settembre alle 15.10 (pre dalle 13.30)

IL GRAN PREMIO DI MONZA IN LIVE STREAMING

INTERVISTA ESCLUSIVA A VETTEL ‘L’ITALIANO’: “RITIRARMI IN FERRARI? PERCHE’ NO”

CLASSIFICA - CALENDARIO

Monza è il “tempio della velocità”, ma è anche il “tempio dei freni” se si guarda agli incredibili dati delle sole sei staccate del tracciato brianzolo. In un giro i freni vengono utilizzati, in media, per 9,9 secondi, il valore più basso se si esclude la pista di Spielberg che però è più corta di un chilometro e mezzo (dati Brembo).

Poche frenate, quindi, ma davvero intensissime, con una decelerazione media al giro di 5,6 g. Un valore incredibile se si pensa che nella frenata meno impegnativa, alla curva 7 (la seconda di Lesmo), i piloti dovranno fronteggiare una decelerazione di 5,1 g, maggiore di qualunque curva affrontata nei GP precedenti. In tutti i 53 giri di gara il pedale del freno subirà un carico totale di 56 tonnellate e verrà utilizzato per il 12% del tempo.

Le frenate da bollino nero

Le Formula 1 arrivano alla Parabolica a 314 km/h e in 72 metri e 1,22 secondi frenano fino a 205 km/h esercitando un carico di 211 kg sul pedale per una decelerazione totale di 6,7 g.

Incredibile anche curva 4 (Variante della Roggia), dove da 326 km/h si passa a 117 km/h in appena 2,37 secondi e 127 metri, esercitando un carico sul pedale di 176 kg. In questo caso la decelerazione massima è di 5,7 g: curioso pensare come questo valore fosse il massimo grado di protezione garantito venti anni fa dalle tute aeronautiche dei piloti di caccia.

La frenata più lunga è invece alla prima chicane dove da 320 km/h si passa ad 84 in soli 2,6 secondi e 140 metri. Lo sforzo maggiore richiesto ai piloti è nella successione di curve 6, 7 e 8 (da Lesmo ad Ascari): tre frenate con decelerazioni comprese tra 5 g e 5,5 g e carichi sul pedale di 180 kg, 165 kg e 166 kg: da togliere il fiato!