Formula 1, GP Abu Dhabi 2018. Le regole 2019, piccole "grandi" manovre a favore dello spettacolo in pista

Formula 1

Paolo Filisetti

Con il nuovo regolamento per la prossima stagione di Formula 1 sono previsti dei cambiamenti tecnici a livello aerodinamico sulle monoposto. Dalle modifiche ad ali anteriori e posteriori, alle variazioni dei flussi d’aria, ecco il confronto tecnico tra 2018 e 2019

F1, LA CRONACA DEL GP DI ABU DHABI

Nel 2019 le monoposto di Formula 1 saranno leggermente diverse da quelle attuali, con modifiche a livello aerodinamico, introdotte allo scopo di ridurre il più possibile la sensibilità delle vetture che seguono la scia di un’altra, in fase di sorpasso. L’intento ultimo, a livello quantitativo, è quello di ridurre le variazioni di carico indotte dalle turbolenze generate dalla monoposto che precede e contemporaneamente incrementare l’efficienza del DRS, producendo un differenziale di velocità che agevoli il sorpasso. Accanto alle nuove norme aerodinamiche, un lieve aumento del peso minimo, che passa dagli attuali 733kg a 740 kg, incluso il pilota (80kg). In pratica, il peso minimo della monoposto si otterrà sottraendo gli 80kg, raggiunti, se il peso corporeo del pilota sarà inferiore, con l’aggiunta di zavorre. Le nuove norme aerodinamiche possono essere suddivise, in quelle che riguardano l’ala anteriore, le prese d’aria dei freni, l’ala posteriore, e i deflettori davanti alle fiancate.

La larghezza dell’ala anteriore passerà da 180 a 200cm. Spariscono tutti i profili (upper flaps) aggiuntivi sopra quello principale. In parallelo, il numero di elementi visibili in pianta e in sezione frontale viene limitato a cinque, non essendo ammesse soffiature parziali o intermedie tra gli elementi che ne moltiplichino il numero. Non sono esenti da modifiche le paratie laterali, più alte delle attuali di 2.5 cm, ma semplificate a livello di profili ad esse connesse. La larghezza massima del marciapiede all’esterno, sarà di 5 cm.

Interessanti le limitazioni alle prese d’aria dei freni. In questo caso, infatti, la FIA ha voluto porre un limite al loro utilizzo come elemento aerodinamico. Le prese d’aria dovranno avere un’imboccatura alta 18 cm e larga 5 cm al massimo. Inoltre, sono vietati tutti i profili/alette che svolgevano la funzione di deviatori di flusso.

È corretto sottolineare che, come conseguenza delle modifiche all’ala anteriore, sarà molto diversa la gestione dei flussi d’aria. Quest’anno l’impostazione aerodinamica è stata quella di creare un OUTWASH dei flussi d’aria che colpiscono l’ala, deviandoli all’esterno delle ruote. In questo modo si sfrutta il vortice Y250, generato nella sezione neutra dell’ala, per l’alimentazione del fondo vettura. Il prossimo anno, si avrà invece una gestione radicalmente diversa. Sarà infatti caratterizzata da un evidente INWASH ovvero, deviazione all’interno delle ruote anteriori. Sarà più complesso gestire i flussi che si concentreranno nella sezione tra ruote e telaio “congestionandola”.

Sarà critico il passaggio dei flussi diretti attraverso gli elementi della sospensione, alle imboccature delle fiancate ed al bordo di entrata del fondo. Ciò spiega l’arretramento di cinque centimetri rispetto alla posizione attuale. In quest’area gli schermi verticali dei deflettori subiranno una riduzione in altezza, ora limitati a 47,5cm ma che, nel 2019, avranno un’altezza massima di 35cm. La ragione di questa modifica è prevalentemente commerciale, in quanto l’altezza ridotta consente una maggiore esposizione del fianco del telaio, disponibile per gli sticker degli sponsor. Questo cambiamento avrà ripercussioni sul disegno dei deflettori stessi e sul profilo d’ingresso delle imboccature delle fiancate.

Passando al retrotreno, aumenterà la larghezza dell’ala posteriore da 95cm a 105cm. Si avrà anche un incremento dell’altezza rispetto al piano di riferimento, pari a 7 cm, passando dagli attuali 80cm a 87cm. Per migliorare l’efficienza dell’ala e del DRS è stato Incrementato lo sbalzo posteriore, ovvero la distanza tra il punto di maggior arretramento dell’ala e l’asse delle ruote, che passa da 71 cm a 81 cm. Specificamente per il DRS, l’altezza della sezione verticale tra il flap aperto ed il profilo principale sarà maggiore, passando da 6,5 cm a 8,5cm. In questo modo sarà maggiore la differenza in termini di resistenza tra l’ala chiusa della monoposto che precede e quella aperta della vettura in scia.

A livello di carico aerodinamico prodotto, le prime simulazioni hanno indicato una perdita consistente anche superiore al 20%. Secondo i tecnici, interpellati nel corso di questa stagione, raffinando man mano i modelli di calcolo e i profili dei vari elementi, oggetto della modifica, è emerso che i valori di deportanza, con cui le monoposto 2019 inizieranno la stagione, saranno molto prossimi a quelli attuali.