Formula 1, GP Abu Dhabi 2018: l'analisi tecnica del sabato a Yas Marina

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Cristiano Sponton

In prima fila nelle qualifiche ad Abu Dhabi, le due Mercedes. Ferrari terza e quarta con Vettel e Raikkonen. Dalla scelta delle gomme per la gara, ai motivi delle difficoltà delle Rosse nel terzo settore, ecco l’analisi tecnica del sabato sul circuito Yas Marina. Il GP di Abu Dhabi è in diretta su Sky Sport F1: gara domenica alle 14.10

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Hamilton in pista con la specifica 3

I tecnici della Mercedes, come anticipato alla vigilia, sono riusciti a recuperare la specifica 3 del motore endotermico di Lewis Hamilton, che aveva creato grossi problemi durante la gara in Brasile. Dopo le analisi effettuate in fabbrica è stato scoperto che la rottura di uno scarico era dovuta ad un cuscinetto di una trombetta mobile, il cui malfunzionamento aveva creato un surriscaldamento anomalo. Gli ingegneri di Brackley hanno, quindi, informato la Federazione Internazionale di questo inconveniente e sono stati autorizzati alla sostituzione.

Le mescole scelte per la partenza dai top team

Mercedes e Ferrari, dopo i problemi di graining accusati durante il long run di ieri, hanno deciso di qualificarsi con le UltraSoft che si erano dimostrate molto costanti. L’evoluzione della pista non ha fatto cambiare idea agli ingegneri di Maranello e a quelli di Brackley che hanno deciso di non voler correre alcun rischio e hanno optato per una gomma che gli permettesse di attuare una strategia ad una sosta. Cosa che poteva risultare difficile partendo con la HyperSoft, dato l’innalzamento dei tempi dopo pochi giri riscontrato nei long run di venerdì.

Red Bull, invece, ha differenziato la scelta con i suoi piloti: Ricciardo parità con le UltraSoft e Verstappen scatterà al via con le HyperSoft. Il team di Milton Keynes, a differenza di Ferrari e Mercedes, come potete osservare dal grafico in alto, non ha avuto alcun problema di graining e i tempi sono stati molto costanti. Specialmente per Verstappen, saranno molto importanti i primi giri quando la vettura sarà molto pesante. In questa fase l’olandese non dovrà stressare gli pneumatici in modo da riuscire a realizzare uno stint abbastanza lungo per poi andare all’attacco con le SuperSoft o eventualmente con le UltraSoft.

Ferrari in crisi nel settore guidato

Se analizziamo i best sector ottenuti durante la fase cruciale delle qualifiche possiamo notare che tutti i top 6 sono piuttosto vicini all’ideal lap. Solo Ricciardo avrebbe potuto migliorare il proprio tempo con la possibilità di qualificarsi in quarta posizione alle spalle di Vettel e davanti a Raikkonen.
Gli intertempi ci mostrano che Hamilton ha costruito la sua prima posizione proprio nel settore 3 che è caratterizzato da curve medio lente a 90°. In questo settore di circa 37s è riuscito a rifilare 84 millesimi a Bottas e oltre mezzo secondo alle due Ferrari. Solo Ricciardo è stato più veloce del pilota inglese ma questo era facilmente prevedibile visto che quel settore si adatta perfettamente alle caratteristiche aerodinamiche e meccaniche della Red Bull.
La Rossa è stata velocissima nei primi due settori dove la potenza della Power Unit e l’efficienza aerodinamica fa da padrona ma ha pagato troppo dove serve carico aerodinamico.

Nonostante la terza fila, la prestazione della Red Bull è stata molto convincente e domani in gara le RB14 avranno il passo per mettere pressione alle Ferrari e alle Mercedes. Nei long run del venerdì sono stati molto veloci e costanti con tutte le mescole e in gara saranno sicuramente in lotta per le prime posizioni.
La strategia, salvo soprese dovute a qualche ingresso della Safety Car, dovrebbe essere quella a un singolo stop con le SuperSoft che verranno montate alla prima sosta e che dovrebbero permettere ai piloti di arrivare in fondo alla gara senza alcun problema.
Hamilton e la sua Mercedes
partono sicuramente con i favori del pronostico ma occhio alla Red Bull di Verstappen che grazie alle HyperSoft potrebbe essere molto veloce specialmente nei primi giri di gara.