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Sabine Kehm racconta Schumacher: "Che gioia primo mondiale con la Ferrari. Amava fare regali a tutti"

Formula 1

La storica portavoce di Michael Schumacher, in una lunga intervista a Beyond The Grid , ha ricordato alcuni episodi legati alla vita professionale e privata dell'ex pilota tedesco: "Che emozione il primo titolo con la Ferrari. Voleva che tutti i dipendenti di Maranello ricevessero un bel regalo di Natale"

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Sabine Kehm, storica portavoce di Michael Schumacher, è stata la protagonista del podcast settimanale Beyond The Grid pubblicato sul sito ufficiale della Formula Uno. Ha raccontato alcuni episodi legati alla vita professionale e privata dell'ex pilota della Ferrari. Si parte con il ricordo del primo dei cinque mondiali vinti con la scuderia di Maranello, a Suzuka nel 2000: "Era chiaro che la pressione era estremamente alta, sentivo che era un anno decisivo. Non so cosa sarebbe successo se non ce l’avessero fatta. Ha svolto un lavoro incredibile quell’anno e ha dato tutto. Quando Michael ha vinto il titolo a Suzuka non avrei mai immaginato una tale esplosione di emozioni da parte dell’intera squadra. Quando ha tagliato il traguardo le persone nel retro del garage erano in lacrime. Ho capito solo allora cosa significasse quel successo per loro, che lo avevano inseguito per così tanti anni. C’erano alcuni meccanici che lavoravano lì da 25 anni e versavano lacrime vere, ma se ne vergognavano e cercavano di coprirle. Non ho mai visto qualcosa di così toccante. Era persino più grande di quanto mi aspettassi”. Sabine Kehm ha svelato anche alcuni aspetti privati di Schumi. Molto significativo quello legato alla sua generosità nei confronti di tutti quelli che lavoravano con lui in Ferrari: "Mi aveva incaricato di informarmi su quando fossero i compleanni di tutte le persone che lavoravano a Maranello e voleva che tutti ricevessero un bel regalo per Natale. Per lui questo era molto importante, era il suo modo di ricompensarli per il lavoro svolto". Per Schumacher ha avuto sempre un ruolo fondamentale anche la famiglia: "Michael e Corinna sono stati sempre una coppia perfetta. Quando tornava a casa e stava con i suoi bambini il mondo della Formula 1 era lontano, questo era il suo modo di ricaricarsi dopo i Gran Premi. Per Schumi anche gli amici sono sempre stati importanti, ha una cerchia ristretta di persone che gli sono vicine fin da quando era piccolo". Dimensione privata e pubblica che Schumi ha sempre voluto separare: "Perché lo sport ad alti livelli richiede una preparazione mentale elevata e lui voleva essere percepito come forte e sicuro di sé".

Michael Schumacher ha compiuto 50 anni lo scorso 3 gennaio. Il giorno precedente la famiglia aveva diffuso un comunicato sulle sue condizioni, dopo l'incidente sugli sci avvenuto il 29 dicembre del 2013: "Siamo molto felici di festeggiare il cinquantesimo compleanno di Michael insieme a voi e vi ringraziamo di cuore. Lui è nelle migliori mani possibili, facciamo tutto il possibile per aiutarlo".