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La Toro Rosso si presenta alla Formula 1 2019: i piloti Kvyat e Albon

Formula 1

La scuderia di Faenza si affida per la terza volta al russo Kvyat, che torna sulla monoposto con cui ha debuttato nel circus. Al suo fianco il rookie Albon, che riporta la Thailandia in Formula 1 dopo oltre 60 anni: ecco storia, statistiche e curiosità dei due piloti

FERRARI 2019, PRESENTAZIONE IN LIVE STREAMING

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Una novità e una certezza: la Toro Rosso 2019 si presenta con questo mix in pista per un Mondiale che, nelle intenzioni della scuderia di Faenza, dovrà regalare qualche soddisfazione in più rispetto all'anno scorso. Al volante della STR troveremo Daniil Kvyat, che torna a casa dopo un periodo lontano dalle gare e il rookie Alexander Albon, che riporta la Thailandia in Formula 1 dopo oltre mezzo secolo. 

DANIIL KVYAT

Certi amori non finiscono, diceva una canzone. Quello tra Daniil Kvyat e la Toro Rosso è giunto al terzo atto, come quelle storie in cui nessuno ha mai il coraggio di allontanarsi troppo dall'altro. A 25 anni, il russo può dirsi ormai un veterano del circus con i suoi 74 GP: spetterà a lui il ruolo di chioccia e probabilmente di prima guida della STR marchiata Honda. 

La carriera

Talento precoce, il classe 1994 di Ufa fa il suo debutto nel GP d'Australia del 2014, ottenendo a nemmeno 20 anni i primi punti iridati (pilota più giovane a realizzare tale impresa, record poi battuto da Verstappen). Nonostante in quella stagione la Toro Rosso non fosse particolarmente performante, Kvyat si distingue per il suo stile di guida aggressivo ma anche pulito, andando a punti complessivamente in cinque GP e lottando senza timori contro chiunque. Non è dunque un caso che la Red Bull lo chiami per sostituire nel 2015 il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel, in partenza destinazione Ferrari. Il primo podio arriva in Ungheria, nonostante la scuderia austriaca non sia più la schiacciasassi di qualche anno prima: Kvyat chiude la stagione al 7° posto in classifica mondiale, davanti al compagno Ricciardo, meritandosi la riconferma. Il secondo podio in Cina nel 2016 viene macchiato da una polemica con Vettel, con cui ha un contatto anche nel GP di Russia. Ritenuto colpevole, Daniil viene 'retrocesso' in Toro Rosso, sostituito da Max Verstappen. Il 2017, suo ultimo anno nel circus, è avaro di soddisfazioni (solo tre volte nella Top 10), con la casa di Faenza che lo sostituisce prima con Gasly e poi con Hartley, appiedandolo per la stagione seguente, in cui però fa un'importante esperienza come pilota di collaudo e sviluppo alla Ferrari. 

Curiosità

Kvyat è russo di nascita ma italiano di adozione. Ha vissuto per molti anni a Roma con la famiglia e parla perfettamente il nostro idioma (così come l'inglese, lo spagnolo e naturalmente il russo). Adora l'hockey su ghiaccio, il ping-pong e il calcio ed è grande tifoso della Roma e di Francesco Totti, uno dei suoi idoli sportivi. Italiano anche uno dei suoi cibi preferiti, la mozzarella. 

ALEXANDER ALBON

Per la prima volta dopo oltre 60 anni, la Thailandia si presenterà al via di un Gran Premio. Merito di Alexander Albon, nato a Londra ma di origini asiatiche, che ripercorre le orme del principe Birabongse, che scese in pista nei primi anni Cinquanta.

La carriera

Classe 1996, Albion lo scorso anno ha disputato un'ottima annata in Formula 2 e, fino al GP di Abu Dhabi, è stato uno dei due piloti in lizza per il titolo. Un Mondiale svanito solo per una collisione al via, che ha posto fine alle sue speranze, chiudendo al terzo posto assoluto con quattro vittorie. Albon ha iniziato a gareggiare in kart vincendo vari campionati e si è unito al programma Red Bull nel 2012. Nel 2016 è arrivato secondo in GP3 avendo come compagno Charles Leclerc, attuale pilota della Ferrari. Quella del 2018 è stata la sua seconda stagione in F2, chiusa con 212 punti e 8 podi

Curiosità 

Come detto, Albion non sarà il primo pilota thailandese a correre in Formula 1. Il principe Birabongse Bhanudej, nipote del Siam Mongkut, ha corso nel circus tra il 1950 e il 1955, guidando anche un'auto leggendaria come la Maserati, con cui ha ottenuto i migliori risultati della carriera (4° posto in Francia e due successi in gare non valide per il Mondiale: il GP des Frontières in Belgio del 1954 e il GP di Nuova Zelanda del 1955).