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Formula 1, GP Bahrain: da primo a ultimo, Kubica e gli scherzi del calendario

Formula 1

Andrea Sillitti

Reduce da un rientro a dir poco deludente, Robert Kubica in Bahrain punta almeno a insidiare il compagno di squadra Russell. La Williams in ogni caso sembra destinata all’ultima fila, e pensare che c’è stato un tempo a Shakir in cui il polacco è partito davanti a tutti.  Il 31 marzo, GP del Bahrain in diretta esclusiva su Sky Sport F1

LA CRONACA DEL GP DEL BAHRAIN

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Nella qualifica di Melbourne ha preso 4” dal poleman Hamilton, quasi 2” dal penultimo, il compagno di scuderia Russell. Complice un errore nel giro buono, ma anche senza quello non sarebbe cambiato molto. Quanto sembra lontano quel pomeriggio di 11 anni fa quando in Bahrain Robert Kubica stupì tutti centrando la pole, la prima di un pilota polacco nella storia della F1 e anche l’unica, al momento, della carriera di Robert.

Pole e non solo

5 aprile 2008, a Sakhir Kubica brucia con la sua Bmw-Sauber la Ferrari di Massa per appena 27 millesimi, terzo Hamilton con la McLaren. Mario Theissen, boss di Bmw, lo ringrazia per la prima pole della scuderia, ottenuta forse anche grazie a una vettura più leggera rispetto ai rivali (nel 2008 ci sono ancora i rifornimenti e nel Q3 le macchine scendono in pista con la quantità di carburante necessaria per la prima parte di gara). La domenica, superato subito al via da Massa, finisce terzo dietro le due Ferrari del brasiliano e di Raikkonen. Il 2008 è indubbiamente l’anno migliore del polacco in F1. Grazie a una macchina competitiva Robert centra 7 podi e la prima vittoria, in Canada, sul circuito in cui l’anno prima era stato protagonista di un pauroso incidente. Addirittura resta aritmeticamente in lotta per il mondiale con Hamilton e Massa fino a due gare dal termine, per poi chiudere terzo pari merito con Raikkonen. Il tutto con una monoposto veloce ma non certo all’altezza di Ferrari e McLaren. Nelle due stagioni successive arriveranno altri podi ma prima la Bmw e poi la Renault non gli metteranno tra le mani un mezzo all’altezza dei top team. Poi l’incidente, l’addio alla Formula 1 e a un probabile futuro in Ferrari.

Bianco e blu

Il tanto atteso come back finora è stato un calvario: rispetto alla sua prima esperienza in F1 di simile ci sono solo i colori della livrea Williams che richiamano quelli della Bmw. Ma la macchina è un disastro, mancano addirittura i pezzi di ricambio e in Australia ci si è messa anche la sfortuna: toccato alla prima curva Robert ha disputato tutta la gara con la monoposto danneggiata e alla fine è arrivato addirittura a 3 giri da Bottas, perdendo nettamente anche il confronto con il compagno Russell. Un rookie veloce, combattivo e sin qui affidabile. Per allontanare le voci di una possibile sostituzione a stagione in corso, a Robert non resta che provare a vincere la lotta interna: in Bahrain l’obiettivo per la qualifica è, realisticamente, il penultimo posto. Che, è un po' triste dirlo, a distanza di 11 anni per lui sarebbe un’altra piccola pole a Sakhir.