Il GP della Cina rappresenterà un momento storico per il circus: sarà infatti il GP numero 1000. Proviamo a fare un bilancio di questo fantastico percorso dal 2009 a oggi, per capire come è cambiata la Formula 1 da Ecclestone a Liberty Media
La gara numero 1000 della storia della Formula 1 cadrà nel prossimo weekend, quello del Gran Premio di Cina. Liberty Media, proprietaria dei diritti commerciali della F1 dal 2016, ha da tempo iniziato un countdown per celebrare l'evento della prima cifra a tre zeri nel lungo cammino delle monoposto più veloci del pianeta. Sarà un party in grande stile, quello di Shanghai, dove si annunciano sorprese e ospiti di alto profilo, tutto all'insegna del numero mille e della grande storia di questo sport. Un evento simbolico, certo, ma utile per riflettere su come sia cambiata la massima categoria delle quattro ruote, soprattutto guardando ai suoi ultimi dieci anni. Ecco allora che spunta dal cassetto una fotografia, che ritrae il Gran Premio di Cina del 2009. Senza farsi prendere troppo dalla nostalgia, i primi due volti che emergono sono quelli di Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Erano al via di quella gara bagnata da un'incessante pioggia cinese, mentre Charles Leclerc e Max Verstappen dovevano ancora compiere dodici anni.
L'epoca d'oro di Seb & Lewis
Vettel andava a vincere la sua seconda gara in carriera, ma la prima per il team Red Bull che dominerà le quattro stagioni successive e ancora oggi è grande protagonista nelle zone che contano. Per Lewis invece tutto era già iniziato fin dal 2007 e proseguito con il primo titolo mondiale nel 2008. I dieci anni seguenti a quel Gran Premio di Cina 2009 sono stati davvero l'epoca d'oro di Seb & Lewis: otto titoli in dieci stagioni, equamente divisi. Vederli ancora battagliare per il prossimo titolo piloti fa capire la grandezza al volante di questi due campioni.
Gli anni difficili della Ferrari e della Mercedes
Diverso il discorso per i loro attuali team. Dieci anni fa la Ferrari entrava in un digiuno di mondiali che purtroppo resta ancora attuale. Dopo il titolo costruttori del 2008, firmato da Kimi Raikkonen e Felipe Massa, per il Cavallino sono state stagioni amare, talvolta amarissime, come nel 2010 e 2012, quando Fernando Alonso è stato sconfitto per la corona iridata proprio da quel Seb Vettel oggi prima guida in rosso. Se consideriamo invece la Mercedes di Lewis, la fotografia fa ancora più impressione: semplicemente, il team di Stoccarda non c'era. C'era la Mercedes motorista, d'accordo, e la stessa McLaren portava il colore argento tanto caro a Toto Wolff. Ma un team chiamato Mercedes doveva ancora tornare in pista, dopo le vittorie degli anni ’50, e per la prima vittoria mondiale dovrà aspettare il 2014.
L'introduzione del Kers
La fotografia del 2009 si fa un po' sbiadita in certi punti: BMW e Toyota, all'epoca protagoniste, sono sparite da lì a poco dal Circus, mentre la Brawn GP ha ballato solo quel giro, facendo il pieno (piloti e costruttori) prima di cedere il passo alla ritrovata stella a tre punte. E forse proprio nel Gran Premio di Cina 2009 c'è stato un passaggio fondamentale, a livello tecnico, per i successi odierni della Mercedes. Per la prima volta in pista venne montato un KERS, sulla BMW Sauber. Il sistema di recupero dell'energia è stato il primo passo verso una F1 diversa, che con l'introduzione delle power unit turbo ibride nel 2014 si è definitivamente trasformata in qualcosa che guarda al futuro. Una rivoluzione epocale ed irreversibile, nella quale i più bravi si sono dimostrati gli ingegneri Mercedes.
L'italiano Fisichella sulla Ferrari
La foto del 2009 ci ricorda che gli italiani al via erano due, Jarno Trulli e Giancarlo Fisichella, che poi coronerà in quella stessa stagione il sogno di guidare una Ferrari. Resta l'ultimo pilota tricolore ad averlo fatto, mentre Antonio Giovinazzi sa di dover lavorare duramente per ottenere i suoi primi punti mondiali, in questo 2019.
Il passaggio a una Formula Social
Un'ultima considerazione. L'età media dei piloti si è decisamente abbassata, anche grazie alle prestazioni di futuri campioni come Verstappen e Leclerc , ma soprattutto alla volontà di attirare un pubblico sempre più giovane. Quella del 2009 non era ancora una Formula Social, ma gli smartphone stavano iniziando ad invadere ogni aspetto della vita quotidiana e solo le resistenze dell'ex Supremo, Bernie Ecclestone, sono riuscite a tenerli lontani dal Paddock fino all'inevitabile momento del liberi tutti. Pardon, Liberty Media.