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Formula 1, il GP di Spagna tra storia e probabili addii

Formula 1

I rumors del paddock parlano di un probabile addio della Formula 1 dal Gran Premio di Spagna, giunto alla sua quarantanovesima edizione. Si concretizza sempre di più l'ipotesi che il Gran Premio d'Olanda possa sostituire la tappa di Montmelò

LA DIRETTA DEL GP DI SPAGNA

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C'è aria di addio al mondiale di Formula 1 per il Gran Premio di Spagna, giunto quest'anno alla sua edizione numero quarantanove. I rumors del paddock parlano di un sempre più probabile avvicendamento dal 2020 con il Gran Premio d'Olanda, ripescato sull'onda dell'entusiasmo oranje per le prestazioni di Max Verstappen.

Eppure le origini della gara spagnola sono antiche: già nella stagione 1951 la  Formula 1 sposa il calore di Pedralbes, sobborgo di Barcellona, con la vittoria di Juan Manuel Fangio su Alfa Romeo. Il Maestro argentino andrà poi a vincere quel mondiale, primo di cinque successi iridati.

Dopo un replay a Pedralbes nel 1954, con la vittoria di Mike Hawthorn su Ferrari, un lungo stop di  tredici anni prima sentire di nuovo il rombo dei motori più potenti sulle strade spagnole.

Nel 1967 tocca al circuito di Jarama, a nord di Madrid: lo battezza subito Jim Clarke con la sua Lotus, ma la gara non conta per la classifica iridata.

Tra il 1968 e il 1975 l'evento è invece valido per il mondiale e vive l'alternanza tra le piste di Jarama e Montjuich, una riproduzione dell'eterno derby tra Madrid e Barcellona. La spunterà la capitale, perché nell'anno della morte di Francisco Franco la tragedia colpisce inesorabile sulle strade catalane. In quel Gran Premio di Spagna del 1975, già segnato da forti polemiche sulla sicurezza, si registra il grave incidente che coinvolge la Hill guidata da Rolf Stommelen. L'alettone della sua vettura si stacca e uccide quattro spettatori, costringendo l'organizzazione ad interrompere la gara dopo 29 giri. Al momento dello stop Jochen Mass su McLaren è in testa, dichiarato quindi vincitore ma con punteggio dimezzato, per non aver percorso almeno metà della distanza prevista. Unico risvolto positivo, al sesto posto c'è Lella Lombardi con la March. Sarebbe un punto per la pilota alessandrina, ma anche questo viene dimezzato. Mezzo punto di gloria, per l'unica donna capace di muoversi dallo zero in classifica nella storia di questo sport.

Un pezzo di storia lo scrive Gilles Villeneuve, proprio a Jarama, nel 1981. L'Aviatore sembra dover cedere la testa della corsa ad ogni giro, ma resiste fino al traguardo ai feroci attacchi di Jacques Lafitte, Carlos Reutemann, John Watson ed Elio de Angelis. Sotto la bandiera a scacchi il distacco tra la sua Ferrari e la vettura quinta classifica, la Lotus dell'indimenticato Elio, è di appena un secondo e 24 centesimi. Un distacco minimo da record, in quella che resta l'ultima vittoria in carriera del canadese più amato, nonché l'ultima edizione nella sede madrilena.

Un nuovo stop per il Gran Premio di Spagna, cinque anni prima di tornare nel mondiale di Formula 1 sull'asfalto di Jerez de la Frontera. Cinque edizioni, fino al 1990, con due vittorie a testa per i grandi duellanti, Ayrton Senna e Alain Prost, prima dell'inaugurazione del circuito spagnolo più longevo, quello del Montmelò.

Sede ormai classica del mondiale e dei test pre campionato, il circuit de Catalunya ha visto incandescenti duelli ruota a ruota, come quello tra Mansell e Senna proprio nel '91, oppure magie assolute, come quella di Michael Schumacher nel 1996. A proposito, quella fu la prima in rosso per Kaiser Schumi, in un 2 giugno assai piovoso, eppure bellissimo per chi ha avuto la fortuna di seguirlo: il primo mattoncino di una lunga strada di successi.

E se la Williams ha colto a Barcellona l'ultimo trionfo della sua gloriosa esistenza, grazie al sorprendente Pastor Maldonado in una pazza domenica del 2012, la vera beffa per il Gran Premio di Spagna potrebbe stare nella memorabile edizione 2016. Per dirla con il telecronista, Nico Rosberg e Lewis Hamilton "si toccano e sono fuori" dopo appena cinque curve dallo start. A prendere la testa della gara è il giovane fenomeno olandese Max Verstappen, all'esordio in Red Bull, che da quel giorno è per tutti Super Max. Da allora, la febbre da Formula 1 ha contagiato l'Olanda intera, tanto da chiedere a gran voce il ritorno del Gran Premio tra i tulipani. Chissà, se tre anni fa i catalani avessero saputo di questo avvicendamento Spagna-Olanda nel calendario mondiale, forse avrebbero applaudito con meno calore il pilota più giovane di sempre a vincere un GP di Formula 1.