Formula 1, GP del Belgio: tutto quello che c'è da sapere sul circuito di Spa

Formula 1

Cristiano Sponton

Dopo la sosta estiva il Circus si trasferisce in Belgio sul circuito di Spa Francorchamps. Un tracciato completamente diverso rispetto all'Ungheria, dove si alternano lunghi rettilinei a curve veloci e premia vetture con elevata efficienza aerodinamica. Andiamo alla scoperta della pista di Spa, degli assetti delle monoposto e della scelta degli pneumatici dei top team

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Dopo la pausa estiva il Circus della Formula 1 si trasferirà in Belgio sul circuito di Spa Francorchamps. Un circuito completamente diverso rispetto all’Ungheria dove abbiamo assistito alla vittoria di Hamilton che è riuscito ad avere la meglio, solo negli ultimi giri, sulla Red Bull di Max Verstappen.  

Il circuito

Il tracciato di Spa è il più lungo del mondiale con i suoi 7004 m. E’ un circuito molto completo visto che si alternano lunghi rettilinei a curve piuttosto veloci e i team dovranno cercare il giusto compromesso aerodinamico che solitamente premia le vetture con alta elevata efficienza aerodinamica. Il primo settore è composto da due curve piuttosto impegnative e veloci, Eau Rouge e Raidillon che si percorreranno piuttosto agevolmente in pieno. Oltre a due curve storiche, il primo settore di Spa presenta anche una curva lentissima, la 1, e ben tre rettilinei, l'ultimo denominato Kemmel Straight dove sarà fondamentale avere tanta potenza e dove il motore elettrico andrà a fare la differenza. Il terzo settore, come caratteristiche tecniche, è similare al primo ed anche qui servirà avere una Power Unit molto potente ed un ottimo grip meccanico che sarà fondamentale per avere un’ottima trazione in uscita dall’ultima chicane. Il secondo settore, invece, è completamente diverso rispetto agli altri due e qui sarà fondamentale avere tanto carico aerodinamico vista la presenza di diverse curve di media e medio-alta velocità.

Il tracciato di Spa ai raggi X

Il tracciato è lungo 7004 m e la gara si svolgerà su 44 giri. E’ formato da cinque tratti ad alta velocità (rettilineo principale, tratti 1-5, 7-8, 9-12 e 15-18), tre curve lente (1, 18 e 19) e due chicanes ideali per il sorpasso (curve 5-6 e 18-19). Il rettilineo principale misura 550 metri e si percorre a full gas per 6,6 s, il rettilineo secondario (1900 m di lunghezza) si percorre a full gas per 24 s mentre, il rettilineo supplementare (1500 m di lunghezza), si percorre a full gas per 18,6 s. Ci sono due tratti dove è possibile utilizzare l’ala mobile per il sorpasso: nel rettilineo principale e sul Kemmel Straight. Le due curve più impegnative sono l’Eau Rouge e la Blanchimont, curve veloci con grande accelerazione laterale, che non permettono errori specialmente in caso di pioggia. Oltre alla velocità di punta è importante anche la trazione visto che ci sono tre curve molto lente (1, 18 e 19) dove è necessario avere aderenza meccanica e erogazione del motore; Questo circuito è molto sensibile al peso (0”22 di ritardo al giro ogni 10 kg di peso) per le percorrenze in salita e i curvoni veloci ed è anche molto sensibile alla potenza (0”25 di guadagno ogni 10 CV).

Gli assetti

Negli scorsi anni si utilizzavano assetti aerodinamici da medio-basso carico ma, a partire dal 2017, dopo il cambio regolamentare e l’introduzione delle gomme larghe, per via del maggior carico aerodinamico generato dal corpo vettura, gli ingegneri potranno optare per scaricare ulteriormente le ali optando per assetti da basso carico. Secondo le simulazioni la migliore prestazione si ha con un livello di carico medio o medio basso. Il primo (medio carico) favorisce l’aderenza, il secondo (medio basso) la velocità di punta e quindi il sorpasso. Usando un carico aerodinamico medio/basso si potrebbero risparmiare circa 2 kg di carburante  per coprire l’intera gara. A livello meccanico si ritornerà ad utilizzare assetto più rigidi molto più simili a quelli di Silverstone rispetto a quelli utilizzati in Ungheria.

La power unit

Su questo tracciato la parte endotermica della Power Unit sarà molto sollecitata e visti i lunghi rettifili diventerà importantissimo il recupero di energia da MGU-H che rispetto ad MGU-K sarà in grado di andare a recuperare molta più energia elettrica. MGU-K viste le poche staccate impegnative riuscirà a recuperare meno energia rispetto ad altri tracciati e per questo saranno favoriti i team che monteranno Power Unit con un MGU-H molto efficiente. Secondo le simulazioni l’energia massima recuperata in frenata, per giro, dalla MGU-K è pari a circa 800 kJ, mentre, da MGU-H, si potrà recuperare ben 4000 kJ. La propulsione elettrica ERS vale un guadagno di 3,8 s al giro e 18 km/h di velocità che, rispetto alla media degli altri circuiti del mondiale, è un valore piuttosto elevato dovuto principalmente alla lunghezza del tracciato.

Il consumo di carburante non è un problema a Spa

Il tracciato di Spa non è severo per i consumi per via delle configurazioni delle varie vetture che scenderanno in pista con ali da basso carico che genereranno “poca” resistenza all’avanzamento. Se i team sceglieranno assetti da medio-basso carico si quantifica un consumo di carburante inferiore ai 100 kg, in condizioni di pista asciutta senza intervento della Safety Car.

Il circuito è poco severo per i freni

Il tracciato di Spa è poco severo per i freni ma critico per nel corretto raffreddamento dei dischi per le due frenate caratterizzate da elevatissima energia, la Les Combes, la più potente, al termine del rettilineo del Kemmel e la Bus Stop prima del traguardo, particolarmente severa perché arriva da un lungo raffreddamento del disco che può ridurre la capacità frenante.

Pneumatici

Il tracciato sollecita le gomme sia in longitudinale in frenata che in laterale in trazione e percorrendo le curve veloci. Combinando elevata velocità nei curvoni veloci assieme al carico aerodinamico, i piloti dovranno gestire possibili fenomeni di blistering delle gomme che rappresenta la formazione di bolle all’interno del battistrada per surriscaldamento interno. La temperatura dell’asfalto in questa regione e periodo dell’anno non è elevata, specialmente in presenza di nuvole, e le gomme dovranno essere gestite alla perfezione per evitare l’usura quando non sono perfettamente in temperatura. Per questo appuntamento in terra belga la Pirelli porterà in pista i compound più duri (C1, C2 e C3). Se analizziamo le gomme scelte dai vari team possiamo notare che Mercedes punta molto sul compound medio avendo scelto ben 4 set. Per quanto riguarda le soft ha deciso di portarne solo 8 con il solo set obbligatorio di hard.  Gli altri top team, Ferrari e Red Bull, sono andate in una direzione opposta puntando molto sulla soft scegliendo ben 10 treni con solo 2 set di medie. In una situazione intermedia si collocano Racing Point, Alfa Romeo, Toro Rosso con tre treni di medie e nove di morbide. McLaren ha differenziato la scelta tra i due piloti: Norris ha seguito la linea Mercedes mentre Sainz quella di Ferrari e Red Bull.

Ferrari con motore endotermico specifica 3?

La Ferrari per cercare la prima vittoria stagionale dovrebbe introdurre a Spa una nuova evoluzione del motore endotermico. A Maranello, in questi mesi, non hanno lavorato esclusivamente alla ricerca dei cavalli visto che a livello di potenza massima i propulsori made in Maranello sono già al top. Si è cercato, invece, di risolvere alcuni problemi che non stanno permettendo lo sfruttamento a piena potenza del motore specialmente in gara. La parte elettrica della Power Unit continua a creare delle difficoltà per via di problemi di raffreddamento che, tra le altre cose, non hanno permesso fin qui l’utilizzo della centralina evoluta. In qualifica poco si sente, grazie ad una batteria già pienamente carica ad inizio giro mentre in gara è un enorme problema che si ripercuote in modo importante sulla parte endotermica. I motoristi di Maranello, in questa specifica, si sono concentrati molto sull’efficienza del V6 per alleviare gli effetti di una parte ibrida non così performante. Mercedes, dai rumors, non dovrebbe rispondere a Ferrari, in quanto, la nuova specifica di motore endotermico dovrebbe essere introdotta a Monza. Sempre sul tracciato Brianzolo potrebbe arrivare anche l’evoluzione della Power Unit Honda da cui gli uomini di Milton Keynes si aspettano un’importante incremento di potenza.