Il Mondiale sembrava ammantato di una ventata di freschezza, con tre vittorie consecutive Ferrari, ma un probabile successo delle Rosse si è volatilizzato a causa di una Virtual Safety Car, regalando la 52^ doppietta alle frecce d’argento
Il protagonista delle qualifiche, ancora una volta, è stato Charles Leclerc. Il monegasco, alla sua quarta pole di fila, ha compiuto un’impresa storica.
Erano passati 18 anni dall’ultima sequenza di almeno 4 pole da parte di un pilota di Maranello: l’ultimo era stato Michael Schumacher, con 7 di fila da Monza 2000 a Interlagos 2001.
L’altro dato eclatante sono le 6 pole alla prima stagione in Ferrari: un valore registrato da Fangio nel 1956 (6 su 7 gare). Nella storia delle rosse solo un pilota ne ha ottenute di più all’esordio con il Cavallino Rampante: Niki Lauda, ben 9 su 15 nel 1974.
Per la Ferrari le 4 pole di fila, siglate da uno o più piloti, erano una sequenza che mancava dalle sei consecutive da Giappone 2006 a Spagna 2007. Anche le 7 pole conquistate quest’anno sono un valore di tutto rispetto: mancavano dal 2008, quando la stagione si concluse con 8 pole Ferrari.
Mercedes sul filo
La straordinaria forma di Leclerc fa vacillare alcune “certezze” Mercedes: il loro digiuno di 5 gare senza pole, iniziato con la prima posizione in qualifica di Verstappen in Ungheria, è inedito nell’era Turbo/Ibrida. Nelle prime 111 gare della stessa, dall’inizio cioè della stagione 2014, e fino a quella qualifica a Budapest, non erano mai restati per più di tre gare senza pole.
In gara, quando la doppietta Ferrari era nell’aria, sembrava potesse cadere anche il record del digiuno di vittorie, poi rientrato con l’82° successo di Hamilton in carriera.
L’inglese ha così limitato a sole tre gare il digiuno Mercedes (i successi di Leclerc in Belgio e a Monza e di Vettel a Singapore), eguagliando il peggior digiuno delle frecce d’argento nell’era Turbo/Ibrida, registrato in precedenza solo nel trittico Australia-Bahrain-Cina 2018 (due vittorie di Vettel ed una di Ricciardo).
Il dato che preoccupa Ferrari
Solo quattro vittorie dalle ultime 10 partenze in pole: un numero preoccupante per il Cavallino, che sovente vede evaporare il gara quanto costruito in qualifica.
Queste ultime 10 pole partono da Canada 2018, in cui vinse Vettel, poi quattro pole tramutatesi in vittorie di Hamilton (Germania, Italia 2018; Bahrain, Montreal 2019), e una per Verstappen (Austria 2019). C’è poi il trittico Spa-Monza-Singapore, in cui le rosse hanno capitalizzato la partenza al palo per poi concedere di nuovo la vittoria ad Hamilton a Sochi.
Per contro, il ruolino di marcia Mercedes pole=vittoria è pressoché perfetto: 9 vittorie dalle ultime 10 pole. La “macchia” è costituita dal GP di Hockenheim, caratterizzato dalla pioggia.