Su un circuito complesso come il COTA si profila una nuova battaglia Mercedes-Ferrari. Appare evidente confrontando le telemetrie ed in particolare i grafici delle velocità dei primi due classificati della seconda sessione, Lewis Hamilton e Charles Leclerc
Circuito completo e complesso quello di Austin, dove si trovano sezioni velocissime, “esse” in rapida successione, curve lente e curve veloci. Un vero e proprio banco di prova per la bontà delle vetture che non ha tradito le aspettative nel secondo turno di prove libere, rivelando nel dettaglio le capacità dei team di trovare prestazione nei vari punti della pista. Ciò appare evidente confrontando le telemetrie ed in particolare i grafici delle velocità dei primi due classificati della seconda sessione, Lewis Hamilton e Charles Leclerc, ancora Mercedes contro Ferrari.
Primo settore molto a favore di Leclerc.
Un ottimo Leclerc ed un’ottima SF90 trovano conferma di quanto buono visto nel primo settore a Suzuka qualche settimana fa nel primo settore di Austin. La Ferrari numero 16 infatti fa registrare le migliori velocità in tutta la prima parte del circuito arrivando anche ad ottenere 6 km/h in più rispetto alla Mercedes numero 44 proprio nella parte centrale dello “snake”. La serie stupenda di curve e cambi di direzione repentini presenti ad Austin è assolutamente esaltante da seguire e fino a qualche mese fa sarebbe stata assoluta terra di conquista di Mercedes. Ad Austin, come lo è stato a Suzuka, la Ferrari appare reattiva e pronta in questo complesso tratto della pista, con un anteriore che risponde bene alle richieste dei piloti, garantendo controllo anche nei cambi improvvisi di direzione. Il distacco cronometrico nel primo settore dà ragione alla rossa per oltre 3 decimi, un vantaggio importante.
Nel settore centrale Hamilton trova la scia
Visto il lunghissimo rettilineo presente nel settore centrale ci si aspettava un dominio Ferrari in quel tratto, ma Hamilton strappa una prestazione super, ben 5 decimi più veloce di Leclerc. Lo fa grazie ad un’interpretazione perfetta delle curve 11 e 12, dove è 4 e 6 km/h più veloce del monegasco, e grazie alla scia di una Williams che lo accompagna in maniera perfetta per tutto il tratto dritto di oltre 1 km. Da notare che la curva di accelerazione della Mercedes con la scia è identica a quella della Ferrari in aria libera, a significare ancora una volta una efficienza aerodinamica notevole della SF90. Alla fine del rettilineo il britannico arriverà ad avere una Top Speed di 319 km/h, contro i 318 di Leclerc. In tutti i vari passaggi della giornata la Top Speed Mercedes si è sempre attestata intorno ai 313 km/h. Questo a testimoniare di quanta differenza abbia fatto appunto la scia a favore di Hamilton.
Ultimo settore quasi pari
Entrando nell’ultimo settore, il tratto dei cosiddetti “ferri di cavallo” che va da curva 13 a curva 18, la bilancia pende inizialmente a favore di Hamilton. L’inglese trova in questo tratto forse la parte più congeniale alla sua monoposto grazie a queste curve molto lunghe dove servono tanto carico aerodinamico e una gestione perfetta della gomma. E le velocità non mentono: +6, +4 e di nuovo +6 nelle 3 curve ad “U” per il britannico. Ma Leclerc non molla, e nonostante curva 19 sia molto rischiosa per via della severità dei giudici sul superamento dei track limits, la percorre a 210 km/h contro i soli 204 di Hamilton. Il distacco finale nel terzo settore quindi sarà di solo 1 decimo a favore della Mercedes che chiuderà il giro con circa 3 decimi di vantaggio sulla Ferrari numero 16. Hamilton capitalizza quindi la scia trovata nel settore centrale che gli regala una prima posizione “comoda”. Senza quella variabile è probabile che la prestazione dei primi due oggi sarebbe stata vicina al millesimo. Considerando che Max Verstappen ha chiuso a soli 14 millesimi da Leclerc non possiamo che aspettarci una qualifica tiratissima e divertentissima, giocata nei dettagli colpo su colpo!