Formula 1, l’incredibile record di Winkelhock con un solo GP in carriera

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Michele Merlino

©Getty

Un solo Gran Premio in carriera, ma sufficiente per entrare nella leggenda: probabilmente nessuno riuscirà ad eguagliare Markus Winkelhock

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Markus Winkelhock, figlio di Manfred, pilota in Formula 1 negli anni '80, ha preso parte ad un solo GP nella sua carriera: Europa 2007, corso al Nurburgring alla guida di una Spyker.
 

Winkelhock nell’occasione è il sostituto di Christijan Albers: alla Spyker servono fondi, l’olandese non paga, ed ecco che si apre una possibilità per Markus, nel GP di casa, perché nel 2007 il GP di Germania non è in calendario. A questo si aggiunge il fatto che il Nurburgring è l’ultimo circuito in cui il padre ha gareggiato in Formula 1 prima di trovare la morte a Mosport il 12 agosto 1985 in una gara del mondiale Endurance.

Markus non è alla prima esperienza con le Formula 1, ha già testato per la Spyker al Paul Ricard e, l’anno prima, per la Midland (il team da cui la Spyker ha preso vita), ma un week-end di gara è un’altra cosa: si qualifica ultimo, a un secondo e quattro dal compagno di team Adrian Sutil, che lo precede, al 21° posto in griglia.

La gara prende il via sotto un cielo che più nero non si può: tutti si aspettano la pioggia, ma, con l’asfalto asciutto non si può certo partire con le rain, perché verrebbero “bruciate” in pochi metri. Markus non ha nulla da perdere: entra ai box alla fine del giro di formazione e cambia gomme. Non se ne accorge nessuno: non viene nemmeno inquadrato dalle telecamere. Nel frattempo la gara si avvia: il gruppo passa alla prima curva e Winkelhock esce, lentamente, dai box, con le gomme da bagnato!

 

La prima metà del giro è asciutta, ma una volta passato il tornante Dunlop, che segna il punto più a Sud del circuito, cominciano a cadere le prime gocce di pioggia. Ma non sono poche.

 

Si arriva all’ultima chicane e l’acqua è tale che le Formula 1 sono inguidabili. Il campione del mondo Raikkonen, in testa, non solo finisce lungo alla suddetta chicane, ma addirittura manca clamorosamente l’entrata box, scivola e rientra in pista, sfiorando il guard-rail per pochi centimetri. I suoi inseguitori vedono tutto questo e, ovviamente, si precipitano ai box. Tutti meno Winkelhock, che ha già le gomme giuste. Markus raggiunge Raikkonen, che sta guidando sulle uova, e lo passa come se fosse fermo, lasciandolo nella nuvola d’acqua che alza la sua Spyker. E’ in testa: ha guadagnato 21 posizioni in un giro, da ultimo a primo.

Nessuno oltre a lui negli ultimi 65 anni di Formula 1 è riuscito a guadagnare così tante posizioni nei primi due giri di gara e probabilmente nessuno riuscirà ad eguagliarlo, a meno che non si ripresenti una concomitanza di eventi così imprevedibile come quella che ha caratterizzato quei pazzi minuti del GP d’Europa del 2007.

 

Winkelhock ovviamente non riesce a mantenere il comando per molto: la gara viene interrotta e c’è una nuova partenza, dietro Safety Car. Ora tutti hanno le gomme giuste e Winkelhock viene letteralmente sbranato: in tre giri passa dalla prima alla sedicesima posizione, percorre in totale sei giri lanciati e poi si ritira per un problema idraulico. E la sua carriera in Formula 1, purtroppo per lui, finisce lì. Ci sono alcuni presunti casi di partenze incredibili nel 1952 e nel 1954, tuttavia all’epoca le posizioni giro per giro (Lap Chart) erano scritte manualmente dai cronometristi e l’accuratezza delle stesse era dubbia, tanto che, al GP del Canada del 1973, dopo il caos della Safety Car (la prima nella storia) che non individuò il leader, la classifica dovette essere stilata sulla base di queste Lap Chart. Ci vollero ore per determinare il vincitore e, secondo alcuni, l’esito non fu nemmeno corretto: probabilmente aveva vinto Fittipaldi e non Revson. Probabilmente, perché non tutti furono d’accordo con quel risultato.