L'attesa sta davvero per terminare: venerdì si torna in pista per le prime libere del GP al Red Bull Ring. Ma dove eravamo rimasti prima del lockdown? La lunga attesa, il via a luglio e la prima gara in Austria sono solo alcune delle caratteristiche di un Mondiale inedito. Il weekend del GP Austria è in diretta su Sky Sport F1 (canale 207)
E’ tutto nuovo questo Mondiale 2020, rimodellato per cause di forza maggiore: per la prima volta il GP d’Austria ospita la gara d’apertura. Finora il GP di Spielberg era stato corso al massimo come sesta gara stagionale (2001, 2002, 2003), spaziando la parte centrale del calendario, con una punta nel 1997, quando fu il 14° round. C’è un precedente bizzarro, ma appartiene al motomondiale: nel 1980 il GP del Salzburgring doveva essere la prima prova del campionato, ma, piazzato troppo presto nella primavera austriaca, il 27 aprile, fu cancellato dopo una nevicata che abbatté sul circuito più di un metro di neve!
L’attesa
Il GP d’Austria si svolge 217 giorni dopo il GP di Abu Dhabi 2019: si tratta dell’intervallo più lungo senza gare di F1 dal 1962, quando i GP degli USA 1961 ed Olanda 1962 furono separati da 224 giorni (8 ottobre 1961 – 20 maggio 1962). L’intervallo record tra due GP di F.1 è quello tra le stagioni 1950 e 1951: 266 giorni dal GP d’Italia 1950 (3 settembre) al GP di Svizzera 1951 (27 maggio). Va da sé che la stagione 2020 stabilisce un nuovo record per il campionato partito più avanti nel corso dell’anno. Finora il primato apparteneva al 1951, quando si partì il 27 maggio con il GP di Svizzera. Il record opposto è dei mondiali del 1965 e 1968, con la gara piazzata a capodanno (in entrambi i casi in Sudafrica: East London e Kyalami).
Australia vs. Austria
L’uomo dei record, Hamilton, ha qualche lieve, lievissimo, punto debole, ed uno di questi sembra essere proprio il GP d’Austria. E’ uno dei due circuiti in calendario (con Baku) in cui ha vinto una volta sola, nel 2016, ed è l’unico circuito in calendario in cui ha mancato il podio nel triennio 2017-2019. Valori stridenti se comparati con quello che doveva essere il weekend d’apertura originario, a Melbourne. Nel tracciato australiano, Lewis ha conquistato 8 pole -le ultime 6 consecutivamente- e 9 podi!
Quei sorpassi decisivi
Abbiamo tutti nella mente il sorpasso semi-proibito di Verstappen dell’anno scorso: un attacco deciso alla curva 3 a 3 giri dalla fine. Contatto, polemiche, e 3 ore per deliberare il risultato finale, dopo una lunga riunione della direzione gara. Verstappen anche l’anno prima si era reso protagonista di un sorpasso decisivo, anche se era solo il primo giro. Attaccò Raikkonen in un punto insolito, il tratto tra la curva 7 e 8, un cambio di direzione, non una vera e propria staccata. Kimi si fece sorprendere e dovette cedere la posizione. Verstappen guadagnò la terza piazza, che diventò la prima dopo il ritiro delle due Mercedes in testa. E sono proprio le due Mercedes le protagoniste del terzo sorpasso decisivo nelle ultime quattro edizioni del GP d’Austria: siamo sempre alla curva 3, all’ultimo giro della gara del 2016. Contatto: ala rotta per Nico Rosberg e vittoria per Hamilton. Niente drammi invece nel 2017: Bottas parte come una molla e domina la gara. 2 decimi il tempo di reazione al via. Riflessi sovrumani? No, Valtteri dirà che è stato un azzardo: "Ho azzeccato lo spegnimento del semaforo". Una scommessa che può valere una penalità o una vittoria. Gli è andata bene.