“Ferrari 312B”, il mito della rossa più iconica di sempre

buffa presenta

Appuntamento in rosso-Maranello il 2 gennaio alle 21.00 su Sky Sport Arena per la rassegna di grandi documentari di sport presentati e commentati da Federico Buffa. La mitica V12 del 1970, ricostruita pezzo su pezzo, torna in gara a Montecarlo. Il capolavoro di ingegneri e meccanici del cavallino rampante per un sogno che si avvera. Disponibile on demand

#SKYBUFFARACCONTA PELE'-O REI: GUARDA LO SPECIALE

In una officina del reparto corse di Maranello alcuni tecnici della Ferrari lavorano a una missione speciale. Come il Dott. Frankenstein tentano di ricreare la vita, ovvero resuscitare il mito: l’auto più leggendaria della storia del cavallino, quella 312B che nel 1970 segnò l’inizio del periodo aureo della scuderia come marchio vincente a livello sportivo e brand internazionale. “Un film molto romantico e molto emiliano” lo definisce nella sua introduzione Federico Buffa, che racconta anche di corse in go-cart con Ayrton Senna e dell’amicizia tra Enzo Ferrari e Pietro Barilla, due imprenditori emiliani che condividevano lo stesso amore in rosso.

Ferrari
Pietro Barilla ed Enzo Ferrari

Diretto da Andrea Marini e prodotto da Paolo Tarpini, il film è arricchito da suggestive immagini di repertorio del biennio in cui la vettura gareggiò in Formula 1 (1970/71). Ma soprattutto ci fa sentire la passione vibrante di chi ama la Ferrari come una persona, ci fa ascoltare il rombo del motore in prova, forse persino annusare l’odore di olio-motore e di pneumatici bruciati che inebria ogni appassionato di corse.

Il film infatti è la storia di un sogno che si avvera, di tanta fatica e amore per riportare al suo originario splendore un’auto-capolavoro di ingegneria e meccanica. “Un’auto nata esclusivamente con il tecnigrafo e la matita” racconta Mauro Forghieri. Il documentario racconta le fasi del restauro della macchina, voluto da Paolo Barilla, figlio di Pietro. Seguiamo la lavorazione, ascoltiamo interviste ai piloti che hanno guidato l’auto originale e al progettista Forghieri. L’obbiettivo è rimettere in pista un’auto identica a quella 312B utilizzando materiali moderni, ma tenendo esattamente la linea precedente, per gareggiare al gran premio storico sul circuito di Montecarlo

“Ferrari 312B” è un documentario in grado di affascinare anche chi non ama i motori e di mandare in visibilio chi invece sente girare benzina nelle proprie vene. In gran parte ambientato in officina, attorno ai pezzi della mitica Ferrari d’epoca smontati e analizzarti dal punto di vista tecnico e funzionale rispetto ai parametri di 50 anni fa. “La 312B di Forghieri è stata l’auto più elegante nella storia della Formula 1”, dice Jacky Ickx. Distrutta dalle fiamme in un terribile incidente (che vediamo in immagini spaventose) l’auto fu ricostruita di nuovo da zero e ci volle molto tempo perché era fatta a mano “con il metro e il martello”. Le interviste rievocano anche episodi spassosi, come la polemica tra Lauda e Forghieri sulle cause del precedente insuccesso, dovuto alla meccanica (secondo il primo) o alla guida (a opinione del secondo). L’ironia di Ferrari verso i “garagisti” inglesi, ovvero i meccanici rivali che non costruivano tutto il motore, ma si limitavano ad assemblare pezzi comprati già fatti. Suggestivo poi il paragone tra auto Ferrari e la navicella spaziale che aveva conquistato la luna pochi anni prima: “l’ispirazione” di Forghieri venne anche da lì. E’ un veicolo talmente speciale che fino ad oggi di 312B ne erano state realizzate solo quattro esemplari. Niki Lauda, intervistato poco prima della sua scomparsa, dice che “sono le auto più emozionanti mai esistite.”

Jackie Ickx
Jackie Ickx

Nel film si parla anche del rapporto di fiducia che deve esserci tra i meccanici e i piloti che mettono in gioco la loro vita. Il pericolo fa parte di questo sport. “Se vuoi gareggiare sai che puoi morire” dice Lauda. Fondamentale è la concentrazione massima per affrontare la gara, ci vogliono anni per ottenerla. Vediamo brani di telecronaca dei gran premi del 1970: in Ferrari esordisce Clay Regazzoni. Il film è dedicato al fuoriclasse svizzero, vincitore a Monza, 50 anni fa.

Regazzoni
Clay Regazzoni vittorioso a Monza, nel settembre 1970

Queste parentesi storiche scandiscono il lavoro di ricostruzione del veicolo, che il documentario segue passo-passo. Alla fine del lungo e delicato assemblaggio dei pezzi ricostruiti della nuova 312B ci sono i test su pista, le prove sul motore e la carrozzeria, con vari problemi da risolvere e qualche divergenza di vedute tra i membri del team. Si lotta con il calendario, si avvicina la gara a Montecarlo, il circuito più affascinante e difficile. Correrà Paolo Barilla. Seguiamo le qualificazioni, all’ultimo momento la Ferrari ha un grosso problema da risolvere, c’è una corsa contro il tempo prima ancora che contro le auto avversarie. Ma alla fine si parte…

Appuntamento con #SkyBuffaPresenta “Ferrari 312B”, il 2 gennaio 2021 alle 21.00 su Sky Sport Arena. Disponibile on demand.

Buffa