Formula 1, GP Silverstone: analisi tecnica della gara

Formula 1

Cristiano Sponton

Se la Mercedes ha gettato alle ortiche l'ennesima dpppietta, la Ferrari torna a sorridere dopo la prima gara di Silverstone: il lavoro degli ingegneri a Maranello, con l'assetto aerodinamico molto scarico, ha pagato anche in gara, dove la Rossa ha saputo stare davanti a McLaren, Racing Point e Renault grazie all'ottima gestione delle gomme da parte di Leclerc. Una boccata d'ossigeno in vista del secondo round inglese di domenica prossima

SILVERSTONE: HIGHLIGHTS DELLA GARA

Gara ricca di colpi di scena che, nel finale, hanno stravolto le gerarchie in pista. Mercedes dominante ma, come in Ungheria, non è riuscita a portare a Brackley la doppietta. Hamilton vittorioso si porta a -4 dal record di vittorie di Schumacher ma, il trionfo, è stato super sofferto a causa di un cedimento alla gomma anteriore sinistra che lo ha costretto ad effettuare quasi un intero giro su 3 ruote. Stesse sorte è capitata qualche giro prima a Bottas quando si trovava saldamente in seconda posizione. Verstappen secondo e Leclerc terzo chiudono il podio della gara

1 di Silverstone. 

 

Mercedes, un’altra doppietta sprecata?

La Mercedes ha gettato alle ortiche un altro possibile uno-due. In Austria 1 la doppietta è mancata per degli errori di Hamilton, in Ungheria per la brutta partenza di Bottas e qui a Silverstone per la cattiva gestione di gara. Poteva andare molto peggio visto che, Hamilton, ha raggiunto la bandiera a scacchi su tre ruote con Verstappen non lontanissimo dal campione del mondo. La W11, in gara, ha dimostrato di essere su un altro pianeta anche se, il gap, su Red Bull è sicuramente inferiore rispetto a quanto visto in qualifica. Sia Hamilton che Bottas, hanno girato costantemente più veloci di Verstappen, come potete osservare dal grafico in basso. Il vantaggio maggiore lo hanno nei primissimi giri quando, grazie al carico aerodinamico e al sistema DASriescono a portare molto rapidamente in temperatura gli pneumatici.

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Con gomme hard hanno avuto un vantaggio leggermente minore ma, anche in questa fase, hanno fatto una gran differenza nei primissimi giri. In questa fase, specialmente negli ultimi 10 giri, non avevano un gran bisogno di spingere e potevano sicuramente cercare una gestione degli pneumatici migliore. Non erano riusciti a costruirsi un vantaggio su Verstappen per una sosta aggiuntiva ma, con la velocità che avevano in pista e con gomme nuove, potevano anche correre qualche rischio in più con una sosta extra.

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Hamilton è riuscito a vincere in un fine settimana che era iniziato non nel migliore dei modi. Al venerdì, sulla sua W11, avevano montato una nuova specifica di MGU-K che, inizialmente, era prevista per Silverstone 2. Gli ingegneri, nel post Ungheria, avevano evidenziato alcune anomalie su questo componente ed avevano deciso, perciò, di anticipare l’uso della specifica 2. Ricordiamo che, per regolamento, le MGU-K a disposizione per l’intera stagione sono soltanto 2 e con l’utilizzo della terza unità si dovrà scontare una penalizzazione in griglia. Le prove libere per il campione del mondo non erano state positive a causa di problemi di bilanciamento della sua W11 che sono stati parzialmente risolti prima delle qualifiche. Nonostante tutti questi piccoli e grandi inconvenienti è riuscito a cogliere la vittoria e, grazie ai problemi avuti

da Bottas, è riuscito ad allungare in classifica piloti. Ora i punti di vantaggio sono ben 30 e la prossima domenica avrà la possibilità di allungare visto che si correrà nuovamente su questa pista che lui adora.

Come è stata la gara della Ferrari?

Per la Rossa il risultato ottenuto da Leclerc è sicuramente migliore rispetto a quanto si prevedeva alla vigilia. Un terzo posto ottenuto, anche con un po' di fortuna, ma la gara di Charles è stata sicuramente molto solida. La SF1000 non aveva il ritmo di Mercedes e Red bull che sono ancora distantissimi a livello di performance ma, si è ben difesa, da vetture come McLaren, Renault e Racing Point. Soddisfatto a fine gara Leclerc che, seppur con una SF1000 poco competitiva, è riuscito a cogliere il secondo podio stagionale: “La gara è stata complicata, ma lo sapevamo. Credo che siamo riusciti a fare il massimo possibile, anche con un po' di fortuna, però sono molto contento di come ho gestito le gomme fin dall'inizio del GP e del bilanciamento della macchina sfruttandone il potenziale. Non è ancora quello che vorremmo, ma l'opportunità l'abbiamo colta e sono felice così". 

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Un risultato che è stato ottenuto grazie al lavoro in fabbrica dove, gli ingegneri, hanno pensato, dopo aver fatto le opportune simulazioni, di presentarsi in pista con un assetto aerodinamico molto scarico. In questo modo, specialmente con Leclerc, sono riusciti a fare delle ottime qualifiche e, in gara, sono stati in grado di girare con un passo costante gestendo gli pneumatici in modo sorprendente. Questo gli ha permesso di rimanere costantemente in quarta posizione ed ha così potuto capitalizzare al massimo la défaillance dalla W11 di Bottas.

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Leclerc, sul finale di gara, per salvaguardare le gomme dopo l’inconveniente avuto da Bottas, ha rallentato di molto il ritmo come è possibile vedere dal grafico in basso. Anche lo stesso pilota monegasco ha confermato questo al termine della gara: “Appena ho sentito che Bottas aveva forato ho rallentato molto per non rischiare, anche perché poi abbiamo visto che sia Lewis che Sainz hanno avuto lo stesso problema" Se lato Leclerc ci sono molte cose positive da segnalare la stessa cosa non si può dire per Vettel. Il pilota tedesco, fin dal venerdì, ha faticato troppo anche a causa dei tanti problemi tecnici avuti durante le libere. Ma, anche la scelta aerodinamica ha inficiato sulle prestazioni del pilota tedesco che, come sappiamo, ama delle monoposto con in posteriore molto stabile. Qui a Silverstone, avendo un'ala posteriore da basso carico, il posteriore era sicuramente troppo leggero e questo non si sposa al meglio con lo stile di guida del quattro volte campione del mondo. Impressioni avute dall’esterno che sono state confermate anche dal diretto interessato: “Il risultato è stato molto scarso, ma la macchina era estremamente difficile da guidare e ho faticato tantissimo a trovare il feeling. Non potevo attaccare, perché la macchina non mi consentiva di fare quello che mi piace”.

Cosa è successo agli pneumatici sul finire di gara?

Gli pneumatici, su questo tracciato, sono molto sollecitati e questo lo si è visto fin dalle prove libere di venerdì. L’anteriore sinistra è quella che viene stressata maggiormente ma, in gara, abbiamo visto anche dei segnali di blistering anche sull’anteriore destra. Gomme che sono state messe in crisi dalla sosta anticipata dovuta alla ingresso della safety car che ha permesso ai piloti passare dalla soft alla hard e della media alla hard. Il costruttore di pneumatici aveva consigliato ai team di usare le hard per massimo 35 giri ma alcune vetture sono arrivate a percorrerne anche 38-39. Le medie sono state sostituite troppo in fretta e la dimostrazione è lo stint di Grosjean che è arrivato a superare i 35 giri con un ritmo niente male. Ma, come detto sopra, la safety car ha stravolto i piani dei team e per limitare il tempo perso durante la sosta si è deciso di anticipare la sostituzione degli pneumatici. Allo stato attuale non è ancora ben chiaro se i problemi avuti da Bottas, Hamilton e Sainz siano stati causati da un eccessiva usura perché potrebbero essere stati originati da alcuni detriti visto che, qualche giro prima, era collassata l’ala anteriore di Raikkonen. Pirelli analizzerà con cura i dati e se riscontrerà che i problemi sono stati dovuti all’ usura potrebbe anche riconsiderare le mescole che si useranno la prossima settimana che, come da programma, saranno più morbide di uno step rispetto a quelle utilizzate oggi.

Red Bull ha risolto parte dei problemi aerodinamici avuti in Ungheria?

La Red Bull, nonostante il gap piuttosto pesante rimediato da Mercedes, sembra aver trovato la strada corretta di sviluppo della RB16 e parte dei problemi di instabilità aerodinamica avuti in Ungheria sembrano essere stati risolti. In qualifica, la RB16, non ha il potenziale per competere con Mercedes. Non è solo questione di potenza della Power Unit ma, anche lato vettura, allo stato attuale la W11 è superiore alla monoposto di Milton Keynes. In gara il divario si è accorciato ma, Verstappen, non è riuscito a mettere una grossa pressione ai due piloti Mercedes. Nei pochi giri del primo stint, il pilota olandese è stato più lento mediamente di 5-6 decimi mentre, con le hard, il distacco si è ridotto a 2-3 decimi.

 

Red Bull poteva vincere senza il pit stop finale?

Quando è successo il problema all’anteriore sinistra di Hamilton sai è pensato subito che, Verstappen, potesse vincere la gara se non si fosse fermato il giro precedente. Ma, la sosta del pilota olandese è stata dettata da alcuni problemi agli pneumatici che gli ingegneri di Milton Keynes avevano notato dai dati della telemetria. Quindi, onde evitare problemi, Verstappen è stato richiamato ai box. Horner alla fine della gara era piuttosto soddisfatto nonostante la vittoria sfiorata: “Abbiamo visto dei tagli sul battistrada delle gomme di Max. Oltre ad attaccare il giro più veloce, abbiamo fatto il pit stop per motivi di sicurezza”. Lo stesso Verstappen, a fine gara, non ha voluto incolpare il suo team "Dopo è stato sempre facile dire cosa avremmo potuto fare. Ma non sapevamo in che condizioni si trovasse la mia gomma. Con

il pit-stop siamo riusciti ad assicurarci il secondo posto. Volevamo non avere lo stesso problema di Bottas, Sainz ed Hamilton. Sono contento di come è andata. Se avessi avuto una foratura, avrei perso tutto. Ecco perché non rimpiango la nostra decisione. A posteriori, sei sempre più intelligente. Mercedes era decisamente più veloci di noi oggi. Ecco perché meritano di vincere. Ed è per questo che ora non sono molto arrabbiato".