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F1, GP di Spa 2020: l'analisi delle prove libere in Belgio

Formula 1

Cristiano Sponton

La Ferrari ha portato a Spa un setup aerodinamico molto scarico, specifico per questa pista: le basse temperature hanno creato problemi alle gomme, rendendo la SF1000 molto veloce in rettilineo, ma altrettanto lenta nel guidato. Ecco l'analisi della prima giornata di libere. Il GP del Belgio è in diretta su Sky Sport F1 (canale 207) e Sky Sport Uno (canale 201)

GP BELGIO, LA DIRETTA DELLA GARA

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La prima sessione di prove libere si è conclusa con la Red Bull di Verstappen che è riuscita a mettersi dietro la sorprendente Renault di Ricciardo e la Mercedes di Hamilton. Una Renault che difficilmente vedremo domani in lotta per le prime due file visto che, come ci ha dimostrato il Gp di Barcellona, la scuderia di Enstone usa mappature più aggressive rispetto agli altri in qualifica. Che la Red Bull sia veramente in palla in questo fine settimana lo notiamo anche dal quarto posto di Albon che è riuscito a girare a “soli” 4 decimi dal compagno di squadra. Prestazione disastrosa per la Ferrari con Vettel e Leclerc che figurano nella parte bassa della classifica di queste prove libere.

La Ferrari è veramente in crisi?

La SF1000 è la classica vettura dalla coperta corta. O va forte sul dritto ma perde competitività nelle curve oppure, cambiando l’assetto aerodinamico, si stravolge il risultato andando piano sul dritto e più forte nelle curve. Il team di Maranello si è presentato in pista senza nessuna novità tecnica ma ha optato per un pacchetto aerodinamico specifico per questa pista. Il risultato che abbiamo visto è veramente preoccupante in quanto Leclerc e Vettel hanno chiuso queste prove libere del venerdì in quattordicesima e sedicesima posizione. È stato scelto, dopo aver fatto le relative simulazioni in fabbrica, un setup aerodinamico molto scarico e questo, abbinato alle temperature basse di oggi, ha creato non pochi problemi alle gomme. Se osserviamo i riscontri cronometrici possiamo notare che, sul dritto, la Rossa tiene il passo di Red Bull e va addirittura più forte di Mercedes ma, nel guidato, paga un eternità proprio per la mancanza di downforce. La velocità nel primo e terzo settore è dovuta principalmente alle ali scarichi visto che di cavalli, a questa Ferrari, ne mancano davvero molti. Nella serata a Maranello analizzeranno i dati raccolti e grazie al lavoro fatto sul simulatore riusciranno a capire se questa strada scelta è la migliore o se dovranno optare per una monoposto più carica aerodinamicamente. Questo potrebbe comportare una perdita di prestazione nel settore 1 e 3 e un miglioramento in quello centrale. Bisognerà tenere in considerazione anche il fattore meteo visto che, con questa tipologia di setup, nel caso dovesse piovere la situazione potrebbe diventare drammatica. Allo stato attuale, vedendo anche la difficoltà di guida dei due piloti, è impensabile vedere almeno una vettura nel Q3. Bisognerà lavorare piuttosto sodo anche se sarà molto difficile trovare la giusta velocità solo con interventi di setup.

Red Bull con poca carico, Mercedes la più carica

Red Bull per questo fine settimana ha scelto un pacchetto aerodinamico piuttosto scarico. Mercedes, invece, ha scelto la strada opposta. Il team anglo-tedesco, dopo la batosta di Silverstone 2, sta preferendo assetti aerodinamici più carichi rispetto ai rivali. Questo gli garantisce una minor velocità in qualifica ma è sicuramente utile in gara per preservare le gomme. Nonostante questo, Mercedes continua ad essere la favorita per la pole position anche se, Verstappen, è lì in agguato. Anche il pilota olandese, nonostante il miglior tempo, è ancora convinto che gli anglo-tedeschi siano il team da battere sia in qualifica che in gara: “La RB16 si guida molto bene qui a Spa, però alla fine è soltanto venerdì. Il fine settimana è iniziato bene, ma abbiamo delle cose sulle quali lavorare per domani. Ma nel complesso sono già abbastanza contento. La macchina non è ancora perfetta. Le Mercedes oggi penso che abbiano faticato un po' con il bilanciamento. Mi aspetto che domani siano più forti. Nel passo gara abbiamo potuto vedere quanto fossero già molto competitive, quindi non mi aspetto di lottare per la pole domani. Se saremo vicini, sarà già positivo".  Problemi di bilanciamento avuti dalla W11 che potrebbero dipendere anche dal nuovo pacchetto aerodinamico (novità nella zona dei bargeboards e sul fondo) portato in pista che richiede dei piccoli aggiustamenti di setup. Se andiamo ad analizzare i best sector possiamo capire molto bene, grazie ai numeri, i concetti espressi sopra. Come vedete dalla tabella in basso, Verstappen, costruisce il suo miglior tempo grazie alla velocità nei settori 1 e 3 mentre, paga decimi preziosi in quello guidato. Gap nel veloce che Mercedes può compensare in qualifica grazie alla mappatura “Strat 2” che verrà utilizzata per l’ultima volta visto che, a partire da Monza, non potrà più essere sfruttata. Molto positiva anche la Racing Point che, dopo Silverstone 1, ha capito come sfruttare al massimo questa vettura nei circuiti di basso carico. Nella lotta di centro classifica proprio la scuderia di Lawrence Stroll sembra essere la favorita con Renault e Mercedes subito dietro.

Mercedes si conferma la più veloce sul passo gara

La simulazione di gara è stata molto disturbata a causa di una Virtual Safety Car e ad una successiva bandiera rossa. I piloti non sono riusciti a realizzare al 100% il programma di lavoro che si erano prefissati. Tra quelli che hanno girato meno c’è stata la Ferrari che è riuscita a completare solo 2 giri lanciati con Leclerc e 5 con Vettel. Se andiamo ad analizzare il primo stint possiamo notare che il più veloce è stato Hamilton. Ma, il pilota inglese, ha completato un solo giro lanciato con le soft per poi concentrarsi nella valutazione delle hard. In casa Mercedes, Bottas, ha iniziato il primo stint con le medie e questo ci potrebbe far pensare che, gli ingegneri, stanno valutando di qualificarsi in Q2 con le gomme medie. Seppur con una mescola più dura il pilota finlandese è riuscito ad essere più veloce di 2 decimi rispetto a Verstappen.

Se osserviamo i crono ottenuti con la soft possiamo notare che c’è stato un decadimento giro dopo giro. Proprio Verstappen, dopo pochi passaggi, si è lamentato delle vibrazioni che gli provocava questo compound. Questo fattore sommato al lavoro fatto da Mercedes lascia pensare che la qualifica in Q2 con le medie non è per niente da escludere.

Nel secondo stint possiamo notare la velocità della Mercedes che è riuscita a sfruttare nel migliore dei modi le gomme hard con Hamilton. Verstappen si conferma l’unico in grado di tenere il ritmo di Hamilton e Bottas anche se ha rimediato un distacco di 2 decimi al giro.