Formula 1, GP d'Italia a Monza: analisi tecnica della gara

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Cristiano Sponton

Il GP d'Italia aveva regalato un'inaspettata chance per rientrare in corsa per il Mondiale a Max Verstappen e Valtteri Bottas: l'olandese è stato però tradito dalla sua Red Bull, il finlandese ha sbagliato la partenza, deludendo ancora una volta. E Hamilton ringrazia...Il Mondiale torna domenica 13 settembre al Mugello per il GP Toscana Ferrari 1000

GP DI MONZA, CRONACA E HIGHLIGHTS

Il 70° Gp di Monza ci ha regalato una grandissima sorpresa con la prima vittoria in carriera di Pierre Gasly che ha riportato al successo l’Alpha Tauri dopo ben 12 anni visto che l’ultimo successo della scuderia di Faenza era stato colto, su questo tracciato, da Sebastian Vettel. Il pilota francese è riuscito a precedere la McLaren di Carlos Sainz e la Racing Point di Stroll. Deludente la gara di Bottas, quinto, e di Verstappen costretto al ritiro dopo una gara insignificante. Hamilton, causa penalità, si è dovuto accontentare del settimo posto. Per la Ferrari è stata un’altra gara da dimenticare.

 

Quale è stato il momento chiave della gara?

La gara si è decisa al giro 19 quando Magnussen ha parcheggiato, per un problema tecnico, la sua Haas nella zona interna dell’uscita della curva Parabolica. Dopo qualche minuto di esitazione, la direzione gara ha fatto uscire la safety car ed ha anche bloccato l’ingresso ai box. In Mercedes hanno richiamato ai box Lewis Hamilton e questa manovra è costata al pilota inglese una penalità di 10 s da scontare ai box. Una manovra errata che Hamilton ha dovuto pagare con ben 34 s. Hamilton a fine gara era molto deluso perché ha perso una vittoria piuttosto semplice vista la forza dimostrata in pista dalla W11: “ Oggi non abbiamo fatto un buon lavoro, in particolare nel pit-stop. Sinceramente non ho visto le segnalazioni, per cui mi assumo la responsabilità dell'errore, imparerò anche da questo. Alla fine, sono arrivato settimo e ho segnato il giro più veloce prendendo punti, il che era molto difficile se pensiamo che mi trovavo ultimo a 26''dal gruppo. Porto a casa questo risultato e va bene così, dato che Verstappen oggi si è ritirato”.

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Di questa situazione ne hanno approfittato i piloti che avevano “pittato” poco prima del giro 19 tra cui Gasly. Successivamente la gara è stata interrotta per l’incidente di Leclerc in modo da consentire ai commissari di sistemare il muro di pneumatici collocati all’esterno della curva della Parabolica. Quando la gara è ripartita con un’altra partenza da fermo la classifica era la seguente: Hamilton (con penalità da scontare), Lance Stroll, Pierre Gasly, Kimi Räikkönen, Antonio Giovinazzi (con

penalità da scontare), Carlos Sainz, Lando Norris, Valtteri Bottas, Nicholas Latifi e Daniel Ricciardo. Dopo che la Mercedes di Hamilton è rientrata ai box per scontare la penalità, Gasly, ha condotto la gara fino alla bandiera a scacchi grazie alla partenza che gli ha permesso di scavalcare la Racing Point di Stroll.

 

Gasly bravo e fortunato

Gasly si p ritrovato in testa alla corsa grazie ad un colpo di fortuna ma, successivamente, è stato bravissimo a costruirsi il successo e resistere alla rimonta di Sainz. Il pilota francese è stato molto scaltro nella seconda partenza quando è riuscito ad avere la meglio su Stroll. In questa fase il pilota canadese e Sainz si sono dati battaglia per qualche giro e questo ha permesso a Gasly di allungare di qualche secondo riuscendo successivamente a gestire il gap accumulato. A partire dal giro 35,

Sainz ha iniziato a recuperare decimo su decimo ma non è riuscito a tentare nessun attacco nei confronti di Gasly.

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Sainz deluso del secondo posto

Il pilota spagnolo ha assaporato la prima vittoria in carriera. Penalizzato Hamilton credeva di riuscire a riportare la McLaren al successo ma è stato beffato da Gasly. Nonostante questo, la gara di Carlos è stata molto positiva perché senza la Safety Car con relativa chiusura della pitlane poteva tranquillamente concludere la corsa al secondo posto dietro ad Hamilton. A fine gara, Sainz era felice ma dispiaciuto perché chance così grosse non capitano molte volte in stagione: “Ci è mancato un giro, ma forse la vittoria l'abbiamo persa prima, con la bandiera rossa. Perché dietro alla Safety Car sapevo che a Lewis era stata comminata una penalità di 10'' e Stop&Go. Quella mi avrebbe portato in testa. Ero il leader virtuale della gara. A quel punto quando è uscita la bandiera rossa ero molto incazzato. Non ero contento. In una gara normale saremmo riusciti a chiudere al secondo posto alle spalle di Lewis, perché avevamo un ottimo passo e il risultato sarebbe stato meritato. Ma poi alla fine ci siamo trovati Pierre davanti”.

 

Verstappen e Bottas non approfittano della penalità di Hamilton

L’errore di Hamilton e del team poteva dare qualche chance di lotta per il titolo anche a Bottas e Verstappen ma, entrambi, non hanno saputo approfittare. Il pilota olandese è stato autore di una gara incolore che si è conclusa con un ritiro a causa di un problema alla power Unit Honda. Bottas, dopo aver sbagliato nuovamente la partenza, non è stato più in gradi di rimontare e si è dovuto accontentare del quinto posto. Il pilota finlandese, a differenza di Hamilton, è riuscito ad effettuare un solo sorpasso in pista sull’Alfa Romeo di Raikkonen. Sicuramente non è stato aiutato

dalla mappatura unica che è stata usata per la prima volta in stagione qui a Monza ma ci potrebbero essere stati anche dei problemi tecnici. Girando in “aria sporca” la W11 soffre di surriscaldamento della Power Unit e questo sicuramente non ha agevolato la corsa di Bottas. La differenza di passo che c’è stata tra i due piloti della W11 è stata veramente notevole. Nel primo stint, Hamilton ha girato 1 s più veloce del compagno di squadra.

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Anche nella seconda parte di gara, quando l’inglese doveva rimontare la differenza è stata piuttosto importante.

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Ferrari, che disastro!

Per la Ferrari il Gp di casa è stato veramente disastroso. Vettel è stato costretto al ritiro dopo pochissimi giri per un problema all’impianto frenante mentre, Leclerc, si è schiantato alla Parabolica. Grazie al pit stop prima dell’ingresso della Safety Car il pilota monegasco si era portato al quarto posto ma difficilmente sarebbe riuscito a concludere nella top 10 visto la mancanza di velocità della sua vettura. Dopo due Gp con 0 punti raccolti il team di Maranello è atteso al riscatto al Mugello anche se è impossibile sperare in risultati di spicco con questa SF1000. Ci dovrebbero essere novità tecniche che dovranno dare un minimo segnali di avvicinamento agli altri team perché il risultato minimo stagionale (terzo posto classifica costruttori) sta scappando gara dopo gara.