F1, GP di Toscana Ferrari 1000: la gara vista dalla pista al Mugello

Formula 1
Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

Il 1000° GP della Ferrari si è trasformato in una lunga agonia. La SF1000 in gara ha fatto il gambero: a Sochi arriverà qualche novità, ma saranno aggiornamenti ragionati pensando già al 2021. Per vincere, come detto anche dal Presidente Elkann, servirà più tempo

GP MUGELLO, GLI HIGHLIGHTS 

Ha fatto novanta e fa paura. Perché il prossimo numero nel mirino è l'incredibile 91 di Michael Schumacher. Spaventa Lewis Hamilton, ma all'opposto spaventa anche una Ferrari così, accesa solo nel colore che ha portato in pista al Mugello. Tutto il resto è da dimenticare. A illudere di poter vedere un fine settimana diverso era stato il lampo in qualifica di Charles Leclerc, quinto.

 

La millesima della Ferrari si è trasformata invece in una lunga agonia, perché lunghissima è stata anche la gara, con due bandiere rosse, tre ripartenze e solo 12 piloti al traguardo. Dopo essersi conquistato e mantenuto la terza posizione come un leone fino alla seconda partenza il monegasco non ha potuto poi far nulla, se non arrendersi all'evidenza che la sua monoposto rispetto al giorno prima aveva fatto il gambero, mancava di bilanciamento e non gli permetteva di difendersi da nessuno degli avversari che lo hanno sorpassato. E sono stati tanti.

 

Alla fine Leclerc ha dovuto accontentarsi dell'ottavo posto, ma anche la gara di Sebastian Vettel non è andata certo meglio. Partito quattordicesimo il tedesco si è guadagnato un misero punto della decima posizione dovendo lottare a tratti anche con la Williams di Russell. Il presente della Ferrari è questo: una monoposto impossibile da migliorare ma anche un atteggiamento difficile da interpretare. Tutti, dai piloti a Mattia Binotto, hanno anticipato l'arrivo di qualche novità dal prossimo gran premio di Sochi ma senza creare false speranze.

 

La politica è quella di portare aggiornamenti ragionati più che di pancia. La consapevolezza è che questa stagione è insalvabile e per muoversi bisogna pensare già al 2021. Per migliorare. Per vincere ci vorrà ancora più tempo. Parola da Presidente.