Il nuovo CEO e Presidente della Formula 1 si è formato dal punto di vista lavorativo a Maranello: entrato in Ferrari nel 1991, ha scalato i vertici aziendali fino a diventare team principal, con il fiore all'occhiello del Mondiale Costruttori vinto nel 2008. Poi le esperienze con FIA, Audi e Lamborghini, fino alla chiamata di Liberty Media
La Formula 1 torna a parlare italiano grazie a Stefano Domenicali, nominato da Liberty Media nuovo CEO e Presidente della Formula 1. Il manager emiliano prenderà il posto di Chase Casey a partire dal prossimo 1° gennaio 2021. Greg Maffei, che della compagnia americana detentrice del brand F1 è il boss, ha avuto parole al miele per Domenicali: "Stefano ha avuto grandi successi in Formula 1 con la Ferrari e nel settore automobilistico con Audi e Lamborghini".
La carriera di Stefano Domenicali
Domenicali, 55 anni, vanta un ottimo rapporto con i vertici di F1, in particolare con il direttore generale Ross Brawn ma anche con il presidente della FIA Jean Todt, grazie al suo periodo alla Ferrari. Nato a Imola e formatosi all'Università di Bologna con laurea in Economia e Commercio, è entrato nel 1991 a far parte della Scuderia di Maranello per subentare a Todt nel 2007 alla guida della squadra. Nel 2008 ha vinto il Mondiale Costruttori, ultimo titolo del Cavallino, con piloti Raikkonen e Massa. Nel 2014 l'addio alla Rossa dopo aver rassegnato le dimissioni, poi ha fatto parte della commissione sicurezza FIA prima del passaggio a Lamborghini dove ha ricoperto il ruolo di presidente e amministratore delegato