Ferrari, tutte le coppie di piloti nella storia della Formula 1. FOTO
L'era della "coppia fissa" si consolida negli anni '70: prima di allora si alternavano sulla Rossa - come sulle altre monoposto - anche 6-7 piloti a stagione al fianco delle "stelle" Ascari, Fangio, Hawthorn, Surtees. I binomi più vincenti Lauda-Regazzoni, Schumacher-Barrichello e Massa-Raikkonen. E dal 2025 saranno Charles Leclerc e Lewis Hamilton a far sognare i tifosi della Rossa

ANNI '60. Dopo i trionfi individuali degli anni Cinquanta, nel decennio successivo arrivano le prime "coppie Mondiali": nel 1961 Phil Hill e lo sfortunato Wolfgang von Trips - che morì in un tragico incidente a Monza nel penultimo GP della stagione - vincono il primissimo titolo Costruttori della Rossa, bissato nel 1964 da John Surtees e Lorenzo Bandini (nella foto, al GP di Monaco).
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1974-76: LAUDA-REGAZZONI. Preceduta da Ickx-Merzario, la coppia formata dall'austriaco e dallo svizzero dà il via alle "coppie fisse" nella F1 (in passato gareggiarono anche 6-7 piloti a stagione al fianco degli iridati Ascari, Fangio, Hawthorn). Due i titoli Costruttori per Regazzoni e Lauda, che si aggiudica anche i rispettivi Mondiali Piloti, piazzando il tris nel 1977, affiancato dall'argentino Carlos Reutemann.

1979-80: SCHECKTER-VILLENEUVE. Il canadese era sbarcato a Maranello nel 1977, correndo gli ultimi due GP stagionali. Nel 1978 fa coppia con Reutemann, nel 1979 chiude secondo alle spalle del nuovo compagno, il sudafricano Jody Scheckter, contribuendo anche al Mondiale Costruttori della 312 T4. Protagonista nel GP di Francia di un duello "ruota a ruota" con René Arnoux che passerà alla storia.
1981: VILLENEUVE-PIRONI. Stagione caratterizzata da problemi di affidabilità, come per tutti i team che virarono sul turbo. La coppia (nella foto con Enzo Ferrari) conclude il campionato in quinta posizione tra i Costruttori, con due vittorie e un terzo posto firmate dal grande Gilles.

1982: VILLENEUVE-PIRONI/TAMBAY-ANDRETTI. Una stagione tragica. Segnata dalla morte del canadese in Belgio e dal drammatico incidente che costringe il francese a porre fine alla propria carriera, chiudendo comunque 2° alle spalle di Keke Rosberg nella classifica Piloti - seppure con 6 gare in meno del finlandese - e contribuendo in maniera decisiva al titolo Costruttori, arrivato anche grazie ai punti di Patrick Tambay e Mario Andretti.
1983: ARNOUX-TAMBAY. Ancora un titolo Costruttori per la Ferrari grazie a un poker di vittorie sulla 126 C3 (tre di Arnaoux e una di Tambay a Imola).
1984: ARNOUX-ALBORETO. Torna un italiano a 11 anni da Merzario, ma la Ferrari deve arrendersi allo strapotere delle McLaren di Alain Prost e Niki Lauda, che vincono 12 gare su 16 e conquistano il "double" (il Mondiale Piloti va all'austriaco per mezzo punto).

1985-86: ALBORETO-JOHANSSON. Al fianco del milanese c'è il pilota svedese, in arrivo dalla Toleman (nella foto con Giorgio Armani). La prima stagione della coppia comincia benissimo (6 podi e due vittorie di Michele), condizionata da una seconda parte decisamente negativa che agevola il primo trionfo Mondiale di Prost e un'altra doppietta della McLaren. Nessun successo nel 1986.

1987-88: ALBORETO-BERGER. Due i successi nella prima annata insieme, entrambi dell'austriaco. Nel 1988, a un mese dalla scomparsa di Enzo Ferrari, regalano la gioia della doppietta nel GP di Monza (1° Berger, 2° Alboreto) chiudendo il Mondiale Costruttori in seconda posizione.
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1989: MANSELL-BERGER. Nove, in totale, le gare concluse e 9 podi. Una stagione ricca di rimpianti, partita alla grande in Brasile con la vittoria del "Leone" inglese al debutto sulla Rossa, chiusa al terzo posto nella Classifica Costruttori.

1990: PROST-MANSELL. Cinque i successi del "Professore" e 10 podi totali per la coppia, che sfiorò con il francese il titolo Piloti (è l'anno dello "scontro" con Senna a Suzuka), per il secondo posto finale nel Mondiale Costruttori.
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1991: PROST-ALESI. Nessuna vittoria per la coppia tutta francese in una stagione condizionata dalle tensioni all'interno del team e dall'addio anticipato di Alain, sostituito da Gianni Morbidelli nell'ultimo appuntamento stagionale in Australia, dove il pilota pesarese arriva 6° al traguardo.
1992: ALESI-CAPELLI. Zero vittorie anche per la coppia costituita dal francese e dall'italiano (sostituito da Nicola Larini nelle ultime due gare) che si piazzerà quarta nel Mondiale.
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1993-95: BERGER-ALESI. Tre stagioni avare di risultati, chiuse rispettivamente in 4^ e due volte 3^ posizione nella Classifica costruttori. Due le vittorie nel triennio: al Gp di Germania del 1994 (Berger) e in Canada nel 1995 (Alesi). Da ricordare anche il secondo posto di Nicola Larini nel tragico GP di San Marino del '94, che costò la vita ad Ayrton Senna, ultimo italiano il versiliese a portare la Ferrari sul podio.
1996-99: SCHUMACHER-IRVINE. Una delle coppie più amate dai tifosi del Cavallino. Tre le vittorie nella prima stagione, tutte di Schumi (Spagna, Belgio e Italia).
Solo un podio nel '96 per Irvine, che si rifarà nelle stagioni successive, contribuendo alla conquista di un titolo Costruttori e chiudendo secondo, a soli due punti da Hakkinen, nel 1999 (con Schumacher "out" per 6 gare a causa della gamba rotta nell'incidente a Silverstone, sostituito da Mika Salo).
2000-2005: SCHUMACHER-BARRICHELLO. Il periodo più vincente nella storia della Ferrari, che domina per 5 stagioni in entrambe le classifiche Mondiali con 22 doppiette. In totale, nel quinquennio magico 2000-2004 furono 48 le vittorie di Schumi e 9 del brasiliano, due volte secondo nel Mondiale Piloti (2002 e 2004).
2006: SCHUMACHER-MASSA. Non bastano 9 vittorie (7 del tedesco e 2 dell'outsider brasiliano) per battere la concorrenza della Renault di Fernando Alonso, che concede il bis aggiudicandosi entrambi i Mondiali. Si chiude l'era Schumacher che, in 180 GP disputati con la Ferrari, ha conquistato 72 vittorie, 58 pole position, 53 giri veloci, 5 titoli Piloti e 6 Costruttori.

2007-09: MASSA-RAIKKONEN. Dopo due anni di digiuno, nella prima stagione insieme sulla Rossa è un trionfo sia nel Mondiale Piloti (andato al finlandese) che in quello Costruttori, grazie al contributo del brasiliano che porta a casa 3 GP + 7 podi.
Il Mondiale Costruttori per Raikkonen e Massa arriva anche nel 2008. Nell'annata successiva, dopo il terribile incidente in Ungheria, il brasiliano viene sostituito negli ultimi 7 GP da Luca Badoer (2) e poi da Giancarlo Fisichella (per 5 gare).

2010-2013 ALONSO-MASSA. Subito doppietta al debutto in Bahrain, ma nessun titolo iridato nel quadriennio dominato dalla Red Bull di Sebastian Vettel. Con tanti rimpianti soprattutto per lo strepitoso 2012 dello spagnolo, che contende fino alle ultime curve del Mondiale il titolo al tedesco, campione con soli 3 punti di vantaggio su Fernando.

2014: ALONSO-RAIKKONEN. Una stagione molto deludente per i tifosi della Rossa, la prima - dal 1994 - senza nessuna vittoria. Due i podi (entrambi dell'asturiano), mentre il finlandese non va mai oltre la 4^ posizione.
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2015-18: VETTEL-RAIKKONEN. Nell'era dello strapotere di Lewis Hamilton e della Mercedes, la "new entry" e il veterano finlandese riescono comunque a ottenere tre volte il secondo posto nella classifica di entrambi i Mondiali, sfiorando il titolo Piloti con Sebastian nel 2017.

2019-2020: VETTEL-LECLERC. Con l'arrivo del giovanissimo monegasco dalla Ferrari Driver Academy, la Rossa torna al trionfo a Monza dopo 9 anni e conquista 16 podi e nove pole position, realizzando la doppietta storica di Singapore (1° Vettel, 2° Charles), secondi nella Classifica Costruttori. Da dimenticare il 2020.

2021-2024: LECLERC-SAINZ. La coppia più giovane nella storia della Ferrari al momento della firma, superata per età media soltanto dal trio Ickx-De Adamich-Amon nel GP del Sudafrica del 1968 (24 anni e 7 mesi). Dopo un primo anno segnato dalle difficoltà della SF21, tre stagioni di alti e bassi, chiuse con il secondo posto nel mondiale Costruttori del 2024.

2025: LECLERC-HAMILTON. Una nuova coppia da sogno per la Rossa, con l'arrivo a Maranello del sette volte campione del Mondo inglese, il pilota più vincente nella storia della Formula 1. Al suo fianco ancora Charles Leclerc, che negli anni è diventato uno dei simboli della Scuderia. La nuova era di Ferrari è iniziata.