Gara sprint e tetto agli stipendi dei piloti, la Formula 1 costretta a cambiare

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Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

La pandemia ha portato alla luce alcune difficoltà che potrebbero costringere la Formula 1 a cambiare. La prima grande novità riguarda la sprint race, che potrebbe essere introdotta nel programma del sabato per dare più intensità e varietà al weekend. L'altra novità riguarda il possibile tetto agli stipendi dei piloti: la proposta è di limitare le squadre a spendere al massimo 30 milioni di dollari per i due piloti titolari, più le riserve (esclusi i bonus e i diritti di immagine personali)

Costretta a cambiare, confrontandosi con le sfide della nuova realtà. La Formula 1 non è alla ricerca di un'altra identità, ma deve fare i conti con necessità e prove diverse, in un contesto reso ancora più complesso dalla pandemia. Discussioni su gara sprint del sabato e tetto agli stipendi dei piloti sono quindi all'ordine del giorno. La prima ormai in fase di finalizzazione, la seconda in elaborazione su un altro argomento decisamente scottante.

Gara sprint, più intensità e varietà

Ad ammettere che a Silverstone si proverà a cambiare il classico format del fine settimana, introducendo una gara anche il sabato, è stato lo stesso Stefano Domenicali. Con le qualifiche anticipate al venerdì pomeriggio e la gara sprint di 100 km il sabato, che determinerà la griglia per la classica sfida di domenica: si proverà così a dare più intensità e varietà al weekend. Entro la gara di Imola della prossima settimana il Ceo della Formula 1 vorrebbe definire i dettagli mancanti, che sono anche di natura economica con i team.

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Come cambierebbe il weekend con la sprint race

Il tetto agli stipendi dei piloti

Risparmiare, o meglio, gestire diversamente le risorse delle squadre sta diventando una necessità. Dopo la decisione di "congelare" telai e motori e introdurre nel 2021 il budget cap, ora sembra che la Formula 1 sia pronta ad affrontare anche il tema dei ricchissimi guadagni dei piloti. La proposta potrebbe essere quella di limitare le squadre a spendere al massimo 30 milioni di dollari per i due piloti titolari, più le riserve. Esclusi i bonus e i diritti di immagine personali. Considerando che Verstappen o Hamilton sono arrivati a sfiorare e superare cifre intorno ai 40 milioni di dollari per il 2021, la sfida sarà in salita e non priva di ostacoli.