Formula 1, GP Francia: l'analisi della gara di Le Castellet

l'analisi

Cristiano Sponton

Il GP di Francia regala il primo strappo del Mondiale, con il pacchetto Verstappen-Red Bull che ha saputo sopperire alle performance della Mercedes. Giornata difficile per la Ferrari, che ha subito un importante degrado delle gomme. Ecco l'analisi tecnica della gara di Le Castellet

GP FRANCIA, GLI HIGHLIGHTS

Max Verstappen dà il primo strappo al mondiale 2021. Con la vittoria in Francia porta il vantaggio in classifica su Hamilton a 12 punti con la Red Bull, grazie al terzo posto di Perez, che allunga nella classifica costruttori (37 punti) sui rivali anglo-tedeschi. Quella ottenuta ieri dal pilota olandese è stata una vittoria molto pesante anche perché, in condizioni di gara, la RB16B non si era dimostrata superiore alla W12. Ma il pacchetto Max Verstappen + vettura + team si è dimostrato superiore a tutti gli altri, Lewis Hamilton e Mercedes compresi. Quello francese è stato un fine settimana disastroso per la Ferrari. Dopo una qualifica piuttosto positiva la gara si è rivelata un autentico calvario. Entrambi i piloti sono finiti fuori dalla zona a punti e questo ha permesso a McLaren di riprendersi il terzo posto in classifica costruttori.

Quale è stato il momento chiave della gara?

Verstappen ha commesso un errore alla staccata di curva 1 andando lungo e regalando la prima posizione al rivale inglese. Questo poteva essere sicuramente il momento chiave di questa corsa ma, alla fine, non ha compromesso la corsa del pilota olandese. Chi ha deciso le sorti del Gp è stato il muretto Mercedes che ha commesso un errore davvero imperdonabile per un team pluricampione del mondo. Era talmente tutto così facile e scontato che si fa veramente fatica a capire che fattore gli abbia condotti all’errore. Hamilton stava conducendo la gara con 3,1 s di vantaggio su Verstappen. Bottas in quel momento si trovava a 2,8 s dal pilota olandese. Il muretto Mercedes ha richiamato ai box il pilota finlandese per cercare un undercut sulla vettura 33 della Red Bull. Undercut che su questa tipologia di tracciato si era dimostrato veramente molto efficace e questo lo si era capito osservando i tempi di Leclerc che aveva effettuato la sua prima sosta qualche giro prima. Mossa perfetta questa di Mercedes che, così’ facendo, hanno obbligato Verstappen a fermarsi nel giro dopo per cercare di non perdere la posizione. L’ABC della strategia direbbe che se obblighi il tuo rivale a fermarsi nel giro dopo è inevitabile che devi fermare anche Hamilton per proteggerlo dall’undercut. Così non hanno fatto ed hanno mantenuto in pista il campione del mondo per un giro di troppo perdendo la leadership della corsa. Questo è stato, senza dubbio, il momento clou di questa gara.

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Mercedes era più veloce della Red Bull?

A livello di performance la W12, in gara, è sembrata essere leggermente più veloce della RB16B. Hamilton, nel primo stint, è riuscito ad allungare su Verstappen (max vantaggio 3,1 s). Quando Hamilton si è ritrovato ad inseguire è stato diversi giri in coda al pilota olandese e questo ci fa capire che c’era una leggera supremazia della vettura anglo-tedesca. Nonostante Hamilton fosse leggermente più veloce non è mai riuscito ad attaccare Verstappen grazie alla maggiore velocità di punta della Red Bull. Il team di Milton Keynes, in questo fine settimana, aveva montato una nuova Power Unit Honda su cui gli ingegneri nipponici hanno “sbloccato” qualche cavallo. Questo fattore abbinato all’assetto aerodinamico scarico scelto dagli ingegneri ha permesso a Verstappen di difendersi piuttosto agevolmente dagli attacchi di Lewis. Nonostante la mancata vittoria Hamilton è sembrato abbastanza sereno al termine della battaglia con Verstappen:” Congratulazione a Verstappen che ha fatto un grande lavoro, hanno semplicemente avuto una macchina migliore in questo weekend. Sono molto contento della gara di oggi considerando che eravamo reduci da momenti difficili. Non  abbiamo vinto anche se eravamo in testa, ma alla fine non avevamo più gomme. È stata comunque una bella gara. Dobbiamo trovare un po’ di velocità, grande parte del tempo la perdiamo in rettilineo e dobbiamo cercare di capire il motivo. Abbiamo comunque un buon pacchetto”.

La doppia sosta si è rivelata vincente?

L’usura delle gomme è stata maggiore rispetto a quello che si pensava alla vigilia. Nella giornata di gara le temperature si sono abbassate e la pioggia caduta al mattino ha fatto si che la pista fosse molto green. Verstappen, in testa alla corsa, per proteggersi da un’eventuale seconda sosta della Mercedes, ha anticipato il pit e questo gli ha permesso di andare a caccia di Hamilton e Bottas con delle gomme molto più prestazionali rispetto ai rivali. La corsa di Barcellona ha insegnato molto ai

box di Milton Keynes e per evitare lo stesso epilogo visto in terra spagnolo hanno deciso di giocare d’anticipo. Ma c’è da dire che Mercedes non era così convinta di andare su una doppia sosta anche perché questo significava mettere entrambe le vetture dietro alla Red Bull di Perez. Temevamo molto la velocità sul dritto della RB16B e non erano così convinti che Hamilton e Bottas potessero sorpassare agevolmente il pilota messicano. Perché Bottas non è stato richiamato ai box per cercare il giro veloce? Mercedes aveva la finestra per richiamare ai box Bottas negli ultimi giri per permettergli di segnare il giro veloce in modo da “rubare” il punto aggiuntivo a Verstappen. Perez era riuscito a sorpassare il finlandese al giro 49 e nella manovra era uscito di pista alla curva 10. In Mercedes si aspettavano una penalità di 5 s nei confronti del messicano e per questo hanno cercato di difendere il terzo posto abbandonando l’idea di cercare il giro veloce. Anche queta decisione non si è rivelata corretta. Perez non è stato penalizzato e anche se lo fosse stato era riuscito a costruire un gap su Bottas di quasi 6s e questo gli avrebbe garantito il podio anche con una penalità.

Cosa è successo alla Ferrari?

Per la Rossa è stato il fine settimana più difficile di questa stagione. Su un asfalto con poco grip la SF21 è andata in crisi ed ha sofferto di un degrado gomme piuttosto elevato. E ‘andata in crisi specialmente con l’anteriore sinistra che, dopo pochissimi giri, ha iniziato a soffrire di graining che è andato via via ad accentuarsi. Ricordiamo che il graining è un fenomeno di fatica degli pneumatici e si manifesta usualmente quando la pista è sporca, o comunque non gommata. Il risultato del graining è l’abrasione della superficie dello pneumatico con la presenza delle tipiche bench mark” dei fenomeni di rottura a fatica. Uno dei motivi più comuni per il graining degli pneumatici anteriori è un assetto non bilanciato, che può produrre un eccesso di sottosterzo e il conseguente scivolamento.

 

Binotto non ha avuto timore ad ammettere che è stato un Gp pessimo per il team: “Non siamo andati male solo rispetto a Barcellona, ma anche nei confronti di tutte le altre gare già disputate. Abbiamo disputato una brutta gara senza dubbio. Qualcosa non ha funzionato, abbiamo avuto molto graining e non ce lo aspettavamo. Dovremo analizzare tutti i dati, ma il surriscaldamento delle gomme è una ipotesi per questa prestazione. Sappiamo che quest’anno con le temperature calde siamo in difficoltà. È uno dei problemi che ci portiamo dallo scorso anno sul quale non siamo potuti intervenire e sul quale non potremo intervenire”.

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