Com'è cambiata la F1 a distanza di un anno? A Ottobre 2020 Hamilton conquistava la sua 91^ vittoria nel GP dell’Eifel. Non un numero a caso: si tratta del valore che gli consente di eguagliare Schumacher al primo posto di tutti i tempi, un record che resisteva dal GP Cina 2006. Ora il britannico va a caccia di un altro numero significativo, ovvero la vittoria numero 101, che lo posizionerebbe a +10 da Michael. Domenica il GP della Turchia live su Sky Sport F1
11 ottobre 2020: Hamilton conquista la sua vittoria numero 91 nel GP dell’Eifel al Nurburgring. Non è un numero a caso: si tratta del valore che gli consente di eguagliare Schumacher al primo posto di tutti i tempi, un record che resisteva dal GP della Cina del 2006. Un anno dopo, Hamilton va per un altro numero significativo: la vittoria numero 101, che lo posizionerebbe a +10 da Michael, ma non solo, perché il bottino di vittorie che termina con 1 accomuna molti campioni.
- 51 sono le vittorie di Prost, da Francia 1981 a Germania 1993.
- 41 sono le vittorie di Senna (Portogallo 1985 – Australia 1993)
- 31 sono le vittorie di Mansell (Europa 1985 – Australia 1994).
Insomma, se escludiamo i piloti in attività (Hamilton 100 vittorie, Vettel 53, Alonso 32), i primi 4 del passato hanno tutti un totale di successi che termina con “1”.
L’intervallo 11 ottobre 2020 – 10 ottobre 2021 è quello temporale; se invece torniamo allo scorso GP di Turchia, disputato il 15 novembre, ritroviamo uno scenario totalmente diverso da quello attuale.
Era la 14^ gara, ed Hamilton si laureò campione per la settima volta. OK, il calendario era più corto (17 gare contro le 22 di quest’anno), ma non è un’attenuante per confrontare queste ultime due stagioni, così diverse. Un parametro importante, forse il più importante, è quello delle vittorie Mercedes: quest’anno le frecce d’argento hanno vinto solamente 5 volte in 15 gare, il loro peggior valore dell’era Power Unit.
Quanto avevano vinto l’anno scorso? 13 volte! No, non è un errore, anche se, alla luce delle performance di Verstappen di quest’anno, potrebbe sembrarlo. No, alla 15^ gara, la Mercedes aveva concesso solo il GP dell’Anniversario a Verstappen e quello d’Italia a Gasly. E se per il GP dell’Anniversario effettivamente si può dare a Verstappen quello che è di Verstappen, per il GP di Monza si può parlare della 14^ vittoria su 15 gettata al vento per una penalità di Hamilton.
Ma torniamo alla classifica mondiale, dimenticando per un attimo che Hamilton si sia laureato campione alla 14^ gara e che dopo la 13^ solo lui e Bottas fossero matematicamente in lizza.
Andiamo a vedere la classifica dell’anno scorso dopo 15 gare (Bahrain): Hamilton conduceva con 131 punti su Bottas e 143 su Verstappen. Un salto ad oggi e, ancora una volta, ci sembra di essere catapultati in un’altra epoca: sono solo 2 i punti di vantaggio di Lewis su Max, mentre il licenziato Bottas naviga a -95.