F1, Gp Turchia: l'analisi delle prove libere da Istanbul
gp turchiaLewis Hamilton si è dimostrato il più veloce a Istanbul, ma la penalità di 10 posizioni in griglia, rimescola le carte. La Ferrari è veloce sul giro secco e ha un ottimo passo gara, mentre Verstappen e la Red Bull dovranno lavorare per dare all'olandese una chance di restare nelle posizioni che contano. Tutto il weekend è live su Sky Sport F1 (canale 207)
Il fine settimana del Gp di Turchia si è aperto con una notizia che era nell’aria ma che potrebbe indirizzare l’andamento della corsa. Mercedes, dopo attente analisi, ha deciso di introdurre, sulla vettura numero 44 di Lewis Hamilton, una nuova unità endotermica. Essendo la quarta della stagione, il pilota britannico sarà costretto a subire una penalità di 10 posizioni in griglia. Conti alla mano era pressoché impossibile per il campione del mondo terminare la stagione con solo 2 unità endotermiche a disposizione visto che, la numero 1, dopo il problema avuto nelle libere del Gp di Olanda è inutilizzabile. Sostituzione che è stata spiegata dal capo ingegnere del team anglo-tedesco, Andrew Shovlin: “Non volevamo correre il rischio di ritirarci in una delle ultime gare dell'anno. E poi c'è anche il fattore prestazioni. Ogni motore perde un po' delle sue prestazioni nel corso della sua vita. a penalità di 10 posizioni è il compromesso migliore tra l'elemento dell'affidabilità e della prestazione. Per questo riteniamo che sia meglio che partire dal fondo dello
schieramento”.
Anche Carlos Sainz ha sostituito interamente la sua Power Unit e per questo sarà costretto a partire dal fondo della griglia nella gara di domenica. Una decisione alquanto scontata quella presa dal team di Maranello dopo gli ottimi riscontri avuti dalla vettura di Leclerc nella scorsa gara di Sochi. Una scelta che penalizzerà il risultato finale del pilota spagnolo ma che sarà utile per il proseguo del mondiale e per la prossima visto che la parte ibrida utilizzata sarà la base di partenza che verrà utilizzata nella prossima stagione.
La pista dell’Istanbul Park, dopo i lavori di pulizia effettuati la scorsa settimana, è molto migliorata a livello di grip rispetto alla corsa stagione e questo lo si nota chiaramente osservando i tempi visto che c’è stato un miglioramento di ben 4s al giro. Nonostante questo, il tracciato continua ad essere molto ostico specialmente per le gomme anteriori che, specialmente nei primi giri, non davano un grande grip con il compound medio e hard. Questa problematica l’abbiamo vista sulle
Mercedes e sulle Red Bull mentre non si è notato sulla Ferrari che è stata, fin dai primissimi giri, molto veloce con le gomme “gialle”. Se osserviamo i tempi ottenuti nella simulazione di qualifica con gomme rosse possiamo notare che, Charles Leclerc, è vicinissimo alla prestazione ottenuta dalla Mercedes di Hamilton. Il pilota monegasco, autore del “best sector 2” è riuscito a sopravanzare Bottas e le due Red Bull.
Da quello che si è visto oggi il favorito per la pole position è senza dubbio Hamilton che è sembrato essere più in palla rispetto al rivale olandese della Red Bull. Per il campione del mondo sarà fondamentale ottenere la prima posizione nelle qualifiche di sabato per riuscire a partire il più avanti possibile visto che sarà penalizzato di 10 posizioni in griglia. Nonostante il miglior tempo, Lewis è convinto che la W12 abbia ancora parecchio margine di miglioramento: “Siamo partiti con un buon assetto e siamo stati molto veloci nella prima sessione. Poi abbiamo apportato qualche
modifica, anche perché la pista è sempre in evoluzione di sessione in sessione. I cambiamenti che abbiamo fatto però non mi hanno fatto sentire a mio agio come nella prima sessione. Però abbiamo raccolto tante informazioni che speriamo che ci possano essere utili nelle prossime sessioni. Non so quanto margine ci sia ancora, ma troviamo sempre qualcosa e penso che ci riusciremo anche stasera, sperando che poi domani non piova".
Oggi tra i protagonisti è mancato Verstappen che, fin dalle prime libere, si è lamentato molto del bilanciamento della sua RB16B. Gli ingegneri di Milton Keynes tra le FP1 e le FP2 hanno apportato diversi cambiamenti alla sua vettura ma il comportamento della vettura non è migliorato specialmente nelle curve lente. Si attende una serata di duro lavoro nel box di Milton Keynes per cercare di consegnare a Verstappen una vettura più competitiva per le qualifiche di domani.
Tra gli outsider bisogna sempre tenere d’occhio la McLaren di Norris che, da inizio stagione, è quella che si “nasconde” maggiormente durante le prove libere. Ottime chance anche per l’Alpine che avrà la possibilità di portare entrambe le monoposto nella Top 10. Prima di analizzare i passi gara concentriamoci sulla dodicesima posizione di Sainz che, a differenza del compagno di squadra, ha lavorato principalmente in ottica gara. Il pilota spagnolo si è concentrato su un lungo long run perché, partendo dall’ultima posizione, prenderà parte esclusivamente al Q1 per poi parcheggiare ai box la sua SF21.
Analizzando i passi gara notiamo un grande vantaggio della Mercedes di Hamilton su tutti gli inseguitori. Il pilota britannico ha effettuato il suo long run su gomme medie che, con molta probabilità, saranno quelle che andrà ad utilizzare durante il Q2 di domani. Gomme medie che andranno per la maggiore durante il Q2 di domani visto che il gap con le soft è molto sottile (circa 3 decimi) e garantiscono una miglior durata rispetto alla “rossa”. Hamilton, come possiamo osservare dalla tabella in basso, è stato l’unico pilota a girare quasi costantemente sotto il muro del 1:28. Nel suo long run ci è riuscito per ben 9 volte su 10 giri cronometrati. Bottas, per esempio, ci è riuscito per soli 3 giri mentre Verstappen ha infranto il muro del 1:28 per un solo giro nella parte finale del suo stint. Se osserviamo il passo medio il pilota inglese ha inflitto dei distacchi pesanti a tutti i suoi principali rivali: 3 decimi a Bottas, 5 a Verstappen e 8 a Perez. Se non ci fosse la penalizzazione sarebbe sicuramente il favorito ma così non è. Dovrà correre per limitare i danni come è successo a Verstappen a Sochi.
In casa Ferrari si sono avuti degli ottimi riscontri anche sul passo gara. Sainz, autore del long run più lungo, ha girato con un passo di 1:28,7 che, osservando quanto fatto dagli altri, è sicuramente un bell’andare. Buono anche il ritmo di Leclerc che ha girato sugli stessi tempi della Red Bull di Perez. La gara, se si disputerà su pista asciutta, sarà con molta probabilità su singola sosta. I top 10 cercheranno di qualificarsi con le medie per poi utilizzare le hard fino alla bandiera a scacchi. Chi partirà con le soft dovrà allungare il primo stint per poi cercare di utilizzare le hard fino alla fine.