F1, GP Messico: la gara vista dalla pista

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Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

©Getty

È mancata solo la doppietta alla Red Bull, che però fa festa in ottica Mondiali con la vittoria di Verstappen e il terzo posto di Perez. In Messico non c'è stata storia, con l'errore di Bottas e Hamilton che si deve accontentare della 2^ posizione. La Ferrari sorpassa la McLaren nel Costruttori, ma resta un pizzico di delusione. La grande sfida del Mondiale torna tra una settimana in Brasile: tutto in diretta su Sky Sport F1 (canale 207)

GP MESSICO, GLI HIGHLIGHTS

Alla Red Bull è mancata solo la doppietta, ma è stata festa vera e soprattutto importantissima in ottica mondiale. Anzi, mondiali. Perché Verstappen ha messo altri preziosi punti tra lui ed Hamilton che adesso sono 19, e la Red Bull si è portata a meno uno sulla Mercedes a quattro gare dall’ultima bandiera a scacchi. L’olandese dopo il passo falso di sabato è tornato uno schiacciasassi velocissimo, ma in partenza ha persino trovato in un distrattissimo Valtteri Bottas un alleato molto prezioso. Il finlandese ha infatti aperto totalmente la porta alla Red Bull chiudendola clamorosamente invece al suo compagno di squadra.

 

Con una staccata alla prima curva che rimarrà nella storia Verstappen ha sfoderato la zampata decisiva della gara ipotecando dopo nemmeno un chilometro dalla partenza la sua vittoria. L’olandese ne esce così rinfrancato, galvanizzato e sempre più leader, mentre dall’altra parte Hamilton non ha certo gettato la spugna – e lo ha dimostrato con la sua gara da leone – ma sta realizzando che la partita si fa sempre più dura. In Messico contro Max e la Red Bull non c’è stata proprio storia, per il sette volte campione del mondo né per nessun altro.

 

La prima piazza degli umani ai piedi del podio se l’è conquistata con grinta Gasly, mentre Leclerc e Sainz hanno chiuso quinto e sesto. Il sorpasso su McLaren è riuscito alla grande – ora la Rossa ha un vantaggio di 13 punti e mezzo – e ci sono state tante cose buone, ma è rimasto anche nell’aria un pizzico di delusione. E ora si vola già senza fiato in Brasile.