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F1, GP Arabia Saudita: l'analisi della gara a Jeddah

analisi tecnica

Cristiano Sponton

La Ferrari esce delusa dal GP di Arabia, specialmente dopo la grande qualifica di Leclerc: la Rossa è stata penalizzata dalla prima bandiera rossa e pur avendo un buon passo, non è riuscita a piazzarsi davanti a Ricciardo e Gasly. Nonostante questo, il 3° posto nel Costruttori è a un passo. Il GP di Abu Dhabi in diretta su Sky Sport F1 domenica alle 14

GP ABU DHABI, LA DIRETTA DELLE PROVE LIBERE

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Il Mondiale 2021 si deciderà ad Abu Dhabi con Hamilton e Verstappen che si presenteranno all’ultimo appuntamento stagionale a parità di punti. Hamilton nel Gp di Jeddah è riuscito a recuperare gli 8 punti di gap grazie alla vittoria e al giro più veloce ottenuto in gara. Verstappen, grazie al secondo posto, è riuscito a limitare i danni e in casi 0 per entrambi nell’ultima gara diventerà campione del mondo per il maggior numero di vittorie ottenute in stagione. Per quanto riguarda la classifica costruttori Mercedes è riuscita ad allungare su Red Bull e sembra ormai una formalità la conquista del titolo per l’ottavo anno consecutivo. Gli anglo tedeschi hanno sfruttato al meglio il ritiro di Perez per allungare nella classifica grazie alla vittoria di Hamilton e al terzo posto ottenuto al fotofinish da Bottas.

Come è stata la gara della Ferrari?

Il risultato ottenuto dal team italiano è stato inferiore alle attese soprattutto dopo l’ottima qualifica di Leclerc che era riuscito a portare la sua Rossa in quarta posizione. La scuderia italiana è stata, senza dubbio, danneggiata dalla prima bandiera rossa che gli ha pregiudicato il risultato finale. Alla fine, si sono dovuti accontentare del settimo e ottavo posto con Leclerc che ha terminato davanti al compagno di squadra. Analizzando il ritmo dei due ferraristi possiamo dire che il passo di entrambe le SF21 era buono ma tra le bandiere rosse e i vari restart il risultato finale è stato alquanto deludente. Il monegasco ha infatti avuto patito diversi problemi nello scaldare le gomme Hard dopo Virtual Safety car. In questi frangenti ha perso molte posizioni che dopo non è riuscito a recuperare. A livello di ritmo il passo del monegasco era decisamente migliore rispetto a quello di Ricciardo e di Gasly che gli sono arrivati davanti. Nonostante tutto questo il terzo posto in classifica costruttori non è in discussione visto che i punti di vantaggio sulla McLaren sono ben 38,5.

Quali sono stati i momenti chiave della corsa?

È stato un fine settimana pieno di colpi di scena. Verstappen e la Red Bull avevano capito fin dal venerdì che sarebbe stato difficile battere la Mercedes. Per questo motivo hanno lavorato pensando esclusivamente alla qualifica. Il loro obiettivo era quello di partire in pole position per poi difendere la prima posizione con i denti. La cosa è stata vanificata dall’errore in qualifica di Max che ha sbattuto la sua Red Bull sul muro dell’ultima curva. Con una gara lineare sarebbe stata una facile doppietta per la Mercedes e Verstappen si sarebbe dovuto accontentare della terza posizione. L’andamento della gara è stato completamente sconvolto dalla Safety Car che poi si è trasformata in bandiera rossa. Dopo l’incidente di Schumacher, il direttore di Corsa, ha imposto il regime di Safety Car e quasi tutti i piloti ne hanno approfittato per effettuare il primo pit stop. Red Bull ha giocato il jolly rimanendo in pista con Verstappen e con l’esposizione della bandiera rossa questo ha garantito al pilota olandese di partire dalla pole position con gomme nuove hard. Alla ripartenza Hamilton ha attaccato Verstappen alla prima curva e quest’ultimo è riuscito a tenere la leadership della corsa tagliando la prima curva. Successivamente la gara è stata

nuovamente interrotta con la bandiera rossa per un incidente che ha coinvolto Perez ed altre vetture.

 

Prima della nuova ripartenza abbiamo assistito a qualcosa di unico nella storia della

Formula 1. Il direttore di corsa, Michael Masi, ha parlato con il direttore sportivo della Red Bull Jonathan Wheatley e gli ha offerto un accordo: partire in terza posizione con Ocon in pole e Hamilton secondo. La Red Bull ha accettato l'accordo altrimenti quello che era successo poco prima in curva 1 sarebbe stato analizzato dagli steward e la penalizzazione sarebbe stata sicuramente maggiore. Al nuovo spegnimento dei semafori Max, con gomme medie, ha sorpreso Hamilton che si stava curando all'esterno di Ocon, non pensando che il rivale lo avrebbe attaccato forzando la staccata all’interno di curva 1. Grazie a questa manovra, Verstappen si è riportato in testa alla corsa con Hamilton dietro di lui.

 

Un altro momento chiave della gara è stato l’attacco di Hamilton su Verstappen al giro 36. L’olandese, ancora una volta, si è difeso con i denti costringendo il campione del mondo ad allargarsi sulla via di fuga di curva 1 per evitare l’impatto. Al giro 37 viene dato l'ordine a Verstappen di dare la posizione a Lewis e in questo frangente è avvenuto il secondo contatto tra i due con l’olandese che frena in faccia a Lewis (penalizzato a fine gara con 10 s) e nel tamponamento il campione del mondo ha avuto un danno all’endplate destro dell’ala anteriore. Nonostante tutto questo Hamilton è andato a vincere la corsa e seppur con una vettura danneggiata è andato anche a conquistarsi il punto aggiuntivo del giro più veloce.

Come ha fatto Hamilton a fare il giro più veloce?

Secondo gli ingegneri Mercedes il danno all’ala anteriore di Hamilton gli ha creato un danno quantificabile in circa 3 decimi al giro. Nel tamponamento tra i due sfidanti per il titolo ha avuto qualche danno anche Verstappen. Il pilota olandese ha accusato dei problemi al diffusore e due tagli profondi nella gomma posteriore sinistra. La Red Bull non poteva fermarsi a cambiare le gomme sulle soft perché Valtteri Bottas ed Esteban Ocon avrebbero sopravanzato il pilota olandese.

 

Perché Verstappen è stato penalizzato a fine gara?

Il tamponamento tra i due contendenti al titolo è stato analizzato dagli steward a fine corsa. La Red Bull ha assicurato che Verstappen non ha giocato con i freni per mettere in difficoltà Hamilton.  Gli steward hanno ascoltato entrambi i piloti, controllato i video e studiato la telemetria. Lì hanno scoperto che Verstappen aveva improvvisamente decelerato con una pressione sui freni di 69 bar e la decelerazione della RB16B è stata quantificata in 2,4 g. Hanno anche notato che entrambi i piloti non volevano essere davanti prima del punto di misurazione per il DRS che è collocato in prossimità di curva 27. Dopo l’analisi dei dati e dopo aver ascoltato i diretti interessati è stata inflitta una penalità di 10 s a Verstappen. Punizione ininfluente per l’olandese visto che è riuscito a mantenere comunque la seconda posizione finale.