F1, GP Arabia Saudita: la gara vista dalla pista di Jeddah

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Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

A Jeddah vince Hamilton, che pareggia i conti con Verstappen: il Mondiale si assegnerà ad Abu Dhabi. La guerra tra i due ormai è totale, con la gara in Arabia in cui la lotta è stata feroce e dove non sono mancati i colpi bassi. Il gran finale domenica ad Abu Dhabi: tutto in diretta su Sky Sport F1

GP ABU DHABI, LA DIRETTA DELLE PROVE LIBERE

Sta per finire come nemmeno il miglior sceneggiatore avrebbe potuto immaginare: in Arabia Saudita ha vinto Lewis Hamilton, con tanto di giro veloce, e così ad Abu Dhabi tra pochi giorni i due ci arrivano a pari punti. Zero a zero palla al centro. Nella storia della Formula Uno era già successo una sola volta, nel 1974. Ma la guerra ormai è totale. Perché se fino a 24 ore prima entrambi si erano comunque dimostrati il rispetto reciproco dei campioni, la gara a Gedda ha segnato un solco irreversibile.

 

Cinquanta giri folli durati più di due ore, una partenza, due ripartenze, due bandiere rosse e quattro virtual safety car. Ma soprattutto una lotta feroce in cui non sono mancati certo i colpi bassi anche ai limiti della correttezza. Una serie di episodi a catena causati tutti dalla prima bandiera rossa, forse non così necessaria per la riparazione delle barriere, ma che ha fatto schizzare la tensione tra Max e Lewis, tra Red Bull e Mercedes alle stelle.

 

La stessa direzione gara non è sembrata in grado di gestire e giudicare tutto perfettamente gettando benzina sul fuoco, fino all’inevitabile contatto tra i due. Hamilton ha vinto poi con l’ala mal messa ventuno secondi davanti a Verstappen, mentre Bottas ha fregato Ocon al fotofinish per il terzo posto. La Mercedes ora ha un vantaggio di 28 punti sulla Red Bull e lì il mondiale sembra ormai ipotecato. A fine gara sembravano due pugili stonati: Max è stato duro e Lewis malizioso. E non è detto che sia finita qui.