F1, GP Arabia Saudita: Jeddah una pista tra alte velocità e record
GP JEDDAHIn Arabia Saudita si corre il secondo Gran Premio del Mondiale 2022. La pole dello corso anno rappresenta un record in termini di velocità. Nel 2021 la vittoria di Hamilton, ma ora gli equilibri sembrano essere molto cambiati... Oggi il GP live su Sky Sport F1 e Sky Sport Uno
La pole dell’anno scorso a Jeddah, 1’27”511, è stata la 20^ più veloce della storia, con una media di 253,984 km/h, rendendo Jeddah il quarto circuito nella storia con una pole a più di 253 km/h di media dopo Monza, Silverstone e Zeltweg. Quella ottenuta ieri da Perez, in 1:28.00, non è bastato a scalfire qul primato. E nemmeno il vecchio Hockenheim, con i suoi lunghi rettilinei nella foresta, era riuscito ad arrivare a tanto, fermandosi a 252,219 km/h nell’edizione del 1991 (Mansell, Williams/Renault). Nonostante Max Verstappen prima di sbattere all’ultima curva fosse in vantaggio di circa quattro decimi sul tempo della pole di Hamilton, quindi con una media superiore “inespressa”, sarà interessante verificare due fattori: il primo è l’impatto dei nuovi regolamenti sulle medie sul giro, il secondo riguarda le modifiche al tracciato, volte a renderlo ancora più veloce. Il record assoluto di Monza: 264,362 km/h, Hamilton 2020, è molto distante e praticamente impossibile da raggiungere, ma Jeddah potrebbe scalare posizioni importanti nella classifica delle pole più veloci di tutti i tempi.
Il record "ribaltato"
L’anno scorso l’ordine d’arrivo del primo GP di Jeddah fu 1° Hamilton, 2°Verstappen. Uno scenario comune nel 2021 ed in parte nel 2020, troppo comune, tanto che eguagliò il primato dei primi due all’arrivo più visti nella storia, al pari di 1° Hamilton, 2° Nico Rosberg e 1° Michael Schumacher, 2° Rubens Barrichello.
Non era un buon presagio per Max: fino all’ultimo giro del GP di Abu Dhabi era sul punto di essere il primo pilota nella storia a finire per 21 volte al secondo posto dietro allo stesso vincitore, poi, tutto cambiò con il controverso finale di gara e mondiale, e Max vinse per la nona volta davanti a Lewis. 7 di questi arrivi si verificarono nel 2021, con due soli precedenti: Malesia 2017 e GP dell’Anniversario 2020. Tornando all’ordine d’arrivo “record” (1° Hamilton, 2° Verstappen), nel 2021 si è verificato ugualmente 7 volte, per un totale di 14 gare (su 22: due su tre) in cui i protagonisti del mondiale hanno monopolizzato le prime due posizioni all’arrivo.
Più 50
Il GP di Jeddah dell’anno scorso fu significativo circa la superiorità di Hamilton sui suoi rivali attuali: mise a segno la vittoria numero 103, esattamente 50 in più del suo rivale più prossimo, Sebastian Vettel, fermo a 53 da Singapore 2019. Come è facile immaginare, il bottino più grosso Lewis lo ha ottenuto nell’era Power Unit: ben 81 delle sue vittorie sono giunte dal 2014 al 2021, mentre Seb nello stesso periodo ne ha ottenute 14. Altrettanto facile è fare il conto di come i valori dei due fossero in una situazione diametralmente opposta alla fine del 2013, anno dell’ultimo mondiale di Vettel: 39 a 22 per Seb, con Hamilton solamente terzo nella graduatoria dei vincitori in attività, dietro a Fernando Alonso (32).