Un dato che salta all'occhio nel palmares recente di Monza è indubbiamente quello legato alle ultime due vittorie. Andiamo Tutto il weekend live su Sky Sport F1, Sky Sport Uno e in 4K. Oggi le terze libere alle 13 e alle 16 le qualifiche
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Nel 2020 Pierre Gasly vinse con l’AlphaTauri un GP stravolto dalla penalità ad Hamilton, in fuga solitaria fino ad una neutralizzazione che lo fece entrare ai box con il semaforo rosso, mentre nel 2021 il successo andò alla McLaren di Daniel Ricciardo, dopo che i contendenti al titolo Verstappen ed Hamilton entrarono in contatto alla prima variante attorno a metà gara.
Già il fatto che si tratti dell’unica vittoria dell’AlphaTauri in F.1 e della prima vittoria McLaren dopo 170 GP (e la prima doppietta dopo 220: Norris fu secondo al traguardo) sono eventi statisticamente rilevanti, ma queste due vittorie nascondono un altro dato, ben più curioso, che fa di Monza un circuito unico nel calendario attuale.
Il tracciato italiano è infatti il solo in cui si sia corso nel 2020 e 2021 e che in nessuno di questi due anni la vittoria sia andata a Red Bull o Mercedes, le duellanti al titolo 2021 e, riguardo al 2020 di Mercedes, la dominatrice assoluta di quel mondiale.
Anche per Hamilton il digiuno è rilevante: qui vi ha vinto per l’ultima volta nel 2018. Era un dato che fino all’anno scorso faceva notizia, perché in ben 21 circuiti ha vinto almeno una volta dal 2019 in poi, ma che ora è meno eclatante, considerato il digiuno record di vittorie della sua carriera.
Il fatto che Lewis qui sia il primatista di vittorie del tracciato, 5, assieme a Michael Schumacher, ed il primatista di podi, 8, sempre assieme al tedesco, è sicuramente un vantaggio per lui, ma il conteggio di vittorie è appunto fermo al 2018, e quello di podi al 2019.
Se il 2021 è stato il centenario del GP d’Italia, corso per la prima volta nel 1921 a Montichiari, il 2022 è il centenario di uno degli impianti più iconici del mondo dell’automobilismo, l’Autodromo di Monza, costruito nel 1922.
È l’autodromo con più storia in Europa: l’avversario più diretto, tra gli impianti permanenti, è il Nurburgring, datato 1927; Spa, che iniziò l’attività nel 1922, non era un vero e proprio autodromo permanente e dedicato, in quanto ricavato dalle statali che collegavano Malmedy, Stavelot e Francorchamps, fino a pochi anni fa aperte al traffico nel resto dell’anno. Negli USA, Monza trova uno storico rivale in Indianapolis, nato nel 1909, ma la natura del circuito statunitense (un catino, ovale, e non un tracciato stradale) è molto diversa dall’autodromo brianzolo.