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F1, Gp Messico: la gara vista dalla pista a Città del Messico

gp messico

Mara Sangiorgio

Max Verstappen è stato anche in Messico un protagonista imprendibile, capace di frantumare il record di vittorie in una singola stagione. Hamilton ci ha provato, ma l'olandese e la Red Bull sono spaventosi. La Ferrari è naufragata e sembra troppo brutta per essere vera. Si torna in pista domenica 13 novembre con il GP del Brasile: tutto il weekend live su Sky Sport e in streaming su NOW

GP MESSICO, GLI HIGHLIGHTS

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Un eroe in posa. Max Verstappen si è goduto così la giusta celebrazione alla fine di un fine settimana che lo ha visto ancora una volta protagonista imprendibile. Dopo aver fatto la differenza sabato è riuscito a mantenersi la prima posizione fin dalla partenza, vincendo anche nella sfida contro l’effetto scia che qui di solito è potentissimo. Con strategie di gomme fin dall’inizio diverse rispetto a Mercedes, l’olandese ha gestito alla grande i 71 giri della gara senza mai scomporsi e ha demolito ancora una volta tutti. Come ha demolito il record storico di Schumacher e Vettel vincendo la quattordicesima gara in una stessa stagione. Spaventoso. La Red Bull è la macchina migliore in pista ma è anche Verstappen a fare la grande differenza guidandola come sa fare lui. 

 

Hamilton ci ha provato, ma con il senno di poi la strategia Mercedes di partire con la media e provare a spingere il due volte campione del mondo a fare una seconda sosta non ha pagato. Sullo straripante podio messicano Checo Perez è riuscito a salire, ma terzo. Regalando comunque gioia ed emozione impagabili alla sua gente e consolidando il secondo posto nel mondiale piloti, con cinque punti di vantaggio su Leclerc che non ha comunque avuto un mezzo degno per difendersi.

 

La Ferrari a Città del Messico è naufragata tra problemi alla power unit e di vettura, come confermato dallo stesso Binotto. I punti del quinto posto di Sainz e del sesto di Leclerc sono stati importanti per mantenere il secondo posto nei costruttori per ora, ma la Mercedes sta giocando in attacco contro una Ferrari che qui è stata troppo brutta per essere vera.