Hamilton con la vittoria dell'anno scorso si è portato a quota 3 dopo i successi del 2016 e 2018 e, con una Mercedes in rialzo, può ambire ad eguagliare Michael Schumachre. Certo, ci sarebbe anche Vettel (2010, 2013, 2017), ma Seb non vince da un po'... Tutto il weekend di San Paolo è live su Sky e in streaming su NOW
Sono vent’anni esatti, beh, non proprio esatti, perché nel 2002 il GP del Brasile si corse a marzo, per cui l’anniversario è passato da un pezzo, ma quello è il senso...
Nel 2002 Michael Schumacher vinceva il suo 4° GP di Interlagos con mezzo secondo su suo fratello Ralf e quasi un minuto su David Coulthard, migliorando il suo stesso primato di vittorie sul tracciato brasiliano. Quello di Michael era già record a quota 3, a testimonianza che ripetersi sul tracciato brasiliano è estremamente difficile: ci sono ben 24 vincitori in 38 gare corse qui. Il record a quota 3, si diceva, risultato che Schumi ottenne nel 2000, superando due idoli locali: Emerson Fittipaldi (1973-1974) e Ayrton Senna (1991 e 1993); e Mika Hakkinen, che vinse negli anni dei suoi mondiali: 1998 e 1999. Hamilton con la vittoria dell’anno scorso si è portato a quota 3 dopo i successi del 2016 e 2018 e, con una Mercedes in rialzo, può ambire ad eguagliare il tedesco. Certo, ci sarebbe anche Vettel (2010, 2013, 2017), ma il tedesco non subodora la vittoria da tempo. Il GP del Brasile non è stato solo Interlagos: 10 GP si corsero anche a Jacarepagua, tracciato che non esiste più, purtroppo. Appuntamento fisso degli anni '80, in cui era il primo o il secondo appuntamento stagionale, fu il terreno di caccia del “Professore” Alain Prost, che capitalizzava al massimo gli incerti GP di inizio anno, andando a cogliere il massimo risultato con precisione chirurgica. Prost vinse 5 volte a Jacarepagua, e riuscì ad imporsi anche nel 1990 ad Interlagos, per un record al momento irraggiungibile di 6 vittorie nel GP del Brasile.
…record Ferrari o Red Bull?
Non bisogna farsi molte illusioni: la Ferrari potrebbe eguagliare il record McLaren di 12 vittorie nel GP del Brasile (12 a 11 al momento), ma ha davanti un ostacolo insormontabile, rappresentato da una Red Bull che è ad un passo dall’abbattere un record significativo. Verstappen ha già frantumato quello delle vittorie stagionali per pilota, 14, e può solo migliorare, mentre la Red Bull ha eguagliato la propria miglior sequenza di 9 successi, e, nei due GP di fine stagione, mira dritto alla sequenza record assoluta di 11, registrata solo dalla McLaren nel 1988, nei primi 11 GP.
Irraggiungibile per il team di Milton Keynes, invece, il record di vittorie stagionali: sono 16 al momento, ed il primato è di 19, messo a segno solo dalla Mercedes nel 2016. Anche con un en-plein in Brasile e ad Abu Dhabi, la Red Bull registrerebbe “solo” il secondo valore di tutti i tempi assoluto. Al momento infatti, lo condivide: le loro 16 vittorie sono state messe a segno anche dalla Mercedes nel 2014 e 2015.