F2, GP Arabia Saudita: Lindblad vince la Sprint Race a Jeddah. Ma gara sub iudice
Arabia sauditaVerschoor passa per primo sotto la bandiera a scacchi, ma con la penalità scivola in 4^ posizione. Sul gradino più alto del podio sale Lindblad davanti a Martì e Dunne. Solo sesto Minì, settimo Fornaroli, che perde la testa della classifica a beneficio di Dunne e Martì, ex-aequo a quota 31, +3 sul piacentino. Rimane il mistero su eventuali decisioni della Direzione Corse che pare avere rilevato utilizzo del DRS da parte di alcuni piloti già nel primo giro per un difetto del software
La Sprint Race della F2 a Jeddah la vince Arvid Lindblad, ma il risultato è sub iudice e potrebbe per questo cambiare. E' Verschoor a passare per primo sotto la bandiera a scacchi, ma con la penalità scivola in quarta posizione, guadagnando comunque il punto del giro veloce. Sul gradino più alto del podio sale quindi Lindblad (Campos) davanti a Martì (Campos) e Dunne (Rodin). Solo sesto Minì, settimo Fornaroli, che perde la testa della classifica a beneficio di Dunne e Martì, ex-aequo a quota 31, +3 sul piacentino. Rimane il mistero su eventuali decisioni a bocce ferme da parte della Direzione Corse che pare avere rilevato utilizzo del DRS da parte di alcuni piloti già nel primo giro, a causa di un difetto del software. Quindi risultato sub iudice fino alla vigilia della Feature Race di domani, ore 15.25 italiane.
Dopo una bella sessione di qualifica nel corso della quale è finalmente riuscito a esprimersi per come lo abbiamo sempre conosciuto, Gabriele Minì (Prema) è entrato nei primi dieci al traguardo con l’ottavo tempo, che gli permette di scattare dalla prima fila della Gara Sprint di Jeddah, proprio accanto a Verschoor (MP), più lento di lui alla prova del cronometro e davanti a Stanek (Invicta), penalizzato di tre posizioni in griglia nelle due gare per impeding . E domani potrà beneficiare della quarta fila, in scia ai migliori, distanti meno di tre decimi. A cominciare da Crawford (DAMS), che partirà dalla pole della Feature Race con accanto Martins (ART) e Fornaroli (Invicta), accasatosi in terza piazzola.
Quindi due ottime occasioni - almeno sulla carta - per il palermitano per rimpinguare il proprio portafogli di punti freschi e per il piacentino di provare ad allungare in classifica generale, dove alla vigilia della Sprint Race si presenta come leader, con 26 punti, di una graduatoria cortissima e molto affollata in vetta. Allo spegnimento dei semafori, dopo il giro di ricognizione su un tracciato cittadino di poco più di sei chilometri da percorrere venti volte, le monoposto sfrecciano verso la prima impegnativa frenata cercando di guadagnare la miglior posizione possibile. Il primo leader della gara è Verschoor, poi Marti, terzo Minì. Non completa il primo giro Shields, già fermo. Virtual Safety Car. Lindblad attacca e sorpassa Minì. E poi al settimo passaggio sale in seconda piazza. A cinque giri dal termine della corsa Verschoor guida davanti a Lindblad, Marti, Dunne, Stanek, Minì, Crawford e Fornaroli. Al sedicesimo giro Crawford attacca Minì al limite e si gira. Safety Car: tutti attraversano il pit. E Verschoor deve scontare '' di penalità, cosa che, come detto gli costerà il primo posto. Cambierà ancora qualcosa con le decisioni dei commissari?