F1, un team tutto francese con Gasly e Ocon: i piloti Alpine

MONDIALE 2023
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La scuderia transalpina punta a confermare il quarto posto nella classifica costruttori ottenuto la scorsa stagione con la conferma di Ocon e una novità, al suo fianco: il connazionale francese Gasly. La stagione scatta il 5 marzo in Bahrain: tutta live su Sky

"Allons enfants de la Patrie le jour de gloire est arrivé!". Un team tutto al francese quello che si presenta al via del Mondiale 2023: accanto al confermatissimo Esteban Ocon, l'Alpine ha scelto un altro 'figlio della patria', Pierre Gasly, per sostituire lo spagnolo Fernando Alonso (passato all'Aston Martin). L'obiettivo? Confermare il grande quarto posto dell'anno scorso alle spalle dei 'big three' del Circus (Red Bull, Ferrari e Mercedes), e i presupposti ci sono: i due si conoscono da sempre, si sfidavano sui kart da bambini (nella foto l'ex AlphaTauri è quello con la maglietta del Manchester United) e si conoscono alla perfezione. "Eravamo solo due ragazzini della Normandia con un sogno impossibile - il post di Ocon - ora saremo compagni di squadra in Formula 1. Benvenuto nella nostra famiglia, rendiamo orgogliosi la nostra squadra e il nostro Paese". E allora analizziamo le carriere e le loro storie personali nel dettaglio, con i numeri e qualche curiosità sui due giovani piloti transalpini, entrambi classe 1996.

Esteban Ocon e Pierre Gasly
Instagram @estebanocon

Esteban Ocon

Figlio di genitori spagnoli e cresciuto nel mito di Michael Schumacher, a 15 anni è già al volante di una monoposto: corre in Formula Renault e poi nella F3 Europea, laurendandosi campione nel 2014, e l'anno seguente si ripete in GP3. La F1 gli mette gli occhi addosso: arrivano i primi test con la Ferrari ("È il mio sogno correre un giorno con la Rossa", ha confessato) e con la Lotus, anche se alla fine è la Mercedes a opzionarlo, inserendolo nel programma Junior. Da Stoccarda viene prestato alla Renault nel 2016 in qualità di terzo pilota (senza tralasciare l’esperienza non proprio positiva in DTM) prima della chiamata della Manor che in agosto gli assegna il sedile di Rio Aryanto fino al termine della stagione. Comincia qui l'ascesa di Ocon nel Circus.

Force India e il primo podio di Sakhir 

Il debutto a Spa è già da record, perché diventa il più giovane pilota francese a correre in Formula 1 a 19 anni e 345 giorni. In Brasile il suo miglior risultato, un 12^ posto sotto la pioggia. Nel 2017 - con il suo numero fortunato dai tempi dei kart, il 31 - passa alla Force India, chiamato a rimpiazzare Nico Hulkenberg, conquistando in Spagna il best result della sua stagione con un 5^ posto da incorniciare e chiude 8° in campionato con 45 punti, a -11 dal compagno Sergio Perez e a sole 22 lunghezze da Max Verstappen. Un passo indietro - sempre sulla 'Pantera Rosa' - nel 2018, 12°. Dopo un'annata da terzo pilota per Mercedes e Racing Point, nel 2020 firma un contratto biennale con la Renault - in coppia con Daniel Ricciardo - e nel Gran Premio di Sakhir arriva 2°, ottenendo il suo primo podio, miglior piazzamento della scuderia francese dal 2010. Conclude 12°, staccatissimo dall'australiano (5°). 

La vittoria in Ungheria e un 2022 incoraggiante

Confermato fino al 2024 e affiancato ora da Fernando Alonso, scrive la storia: il 1° agosto del 2021 - con la Renault che nel frattempo viene ridenominata Alpine - vince a Budapest e regala a se stesso e al team la prima affermazione in F1, chiudendo 11° nel Mondiale 2021 con 74 punti (7 in meno dell'asturiano). Nel 2022 è più costante nei risultati (due soli ritiri), premiato dall'8° posto finale a +11 su Nando e ai piedi del podio nella Costruttori: il miglior viatico per la nuova stagione.

I numeri di Ocon in F1

  • GP: 111
  • Vittorie: 1
  • Podi: 2
  • Pole: -
  • Giri veloci: -
  • Punti: 364
  • Miglior piazzamento finale: 8° (2017 e 2022)
Esteban Ocon
Instagram @estebanocon

Pierre Gasly 

Le tappe di avvicinamento alla F1 sono più o meno quelle: i kart, il debutto - quindicenne - su una monoposto in Eurocup, l'esperienza in Formula Renault 2.0, l'inserimento nel programma giovani Red Bull, che lo nomina pilota di riserva nel 2015; il titolo nel 2016 di campione del mondo in GP2 Series, due gare all'E-Prix di New York, la seconda posizione nel campionato di Super Formula. Nel 2017 la prima, grande chance per Gasly: il 1° ottobre viene chiamato a sostituire Daniil Kvjat sulla Toro Rosso per le ultime 5 gare della stagione, sufficienti per la riconferma. L'anno dopo - al fianco del neozelandese Brendon Hartley - il francese ottiene un clamoroso 4° posto in Bahrain, il secondo miglior piazzamento della storia per la scuderia faentina dalla vittoria di Sebastian Vettel nel 2008 a Monza. Chiude 15° con 29 punti, promosso da Adrian Newey e Christian Horner, che decidono di affiancarlo a Max Verstappen.

La vittoria di Monza: una liberazione

Riavvolgiamo il nastro al 6 settembre del 2020, il giorno in cui ottiene il successo in un rocambolesco GP d'Italia e partiamo dal suo team radio dopo la vittoria: incredulo, ha iniziato a urlare di gioia, mentre i suoi meccanici (molti di questi italiani) esultavano ai box. In quell'urlo non c’è solo la reazione a un qualcosa di totalmente inaspettato, ma anche un pizzico di rivincita personale. Come accennato, nel 2019 la Red Bull aveva puntato su di lui, promuovendolo dopo una stagione e mezzo con la Toro Rosso. Ma il 12 agosto, a stagione in corso, i vertici austriaci erano tornati sui loro passi, sostituendolo con Alexander Albon e riportandolo indietro, a Faenza (alla 'nuova' AlphaTauri). Uno smacco difficile da digerire, in un momento molto complicato della sua carriera e della sua vita: pochi giorni dopo quell'annuncio, avrebbe perso il collega e amico d’infanzia Anthoine Hubert, morto nello schianto terribile di Spa durante la gara di Formula 2. I due erano molto legati e da allora, nel giorno della tragica ricorrenza, Gasly si reca in prima persona nel luogo dell’incidente per omaggiare Anthoine.

ll biennio 2021-2022

Prima di lasciare la Red Bull aveva conquistato il suo primo podio in Brasile, finendo il campionato 2019 al 7° posto. Nel 2020 è 10°, nel 2021 lascia intendere di essere un pilota piuttosto solido e affidabile nonostante i 3 ritiri che si contano nella sua stagione, 'compensati' dalla terza piazza in Azerbaigian. Il 2022 non è stato il suo anno migliore (14° con 23 punti), ma ha tutte le carte in regola per rifarsi in questo 2023.

I numeri di Gasly in F1

  • GP: 108
  • Vittorie: 1
  • Podi: 3
  • Pole: -
  • Giri veloci: 3
  • Punti: 332
  • Miglior piazzamento finale: 7° (2019)
Pierre Gasly
Instagram @pierregasly