Ferrari, Vasseur: "Gli addii? Persone molto vicine a Binotto, era inevitabile"
ferrariIl team principal della Ferrari, intervistato da AutoHebdo, è tornato a parlare delle dimissioni di Sanchez: "Ci sono persone vicine a Binotto che preferiscono andare via, questo non mi preoccupa". E sul rendimento della scuderia: "Faccio fatica a capire come mai la squadra sia diventata un bersaglio dopo solo una gara"
Un avvio complicato, ma senza cataclismi. Predica calma il team principal della Ferrari Frederic Vasseur, intervistato da Auto Hebdo a pochi giorni dal GP dell'Arabia Saudita a Jeddah. L'avventura con il Cavallino non è iniziata nel migliore dei modi per il dirigente francese che ha dovuto fare i conti con il weekend da dimenticare in Bahrain e la mini rivoluzione all'interno della scuderia, con la sostituzione del capo delle strategie Inaki Rueda e le dimissioni del responsabile dell'aerodinamica David Sanchez. "Gli addii? È inevitabile - ha spiegato Vasseur - Ci sono persone che erano molto vicine a Binotto e che ora scelgono di andarsene. Questo non mi preoccupa".
"Squadra bersagliata dopo solo una gara"
L'inizio in salita in Bahrain (ritiro per Leclerc e quarto posto per Sainz) non spaventa Vasseur che smentisce anche possibili tensioni con i vertici Ferrari: "Faccio fatica a capire come mai la squadra sia diventata un bersaglio dopo solo una gara. La correlazione tra pista e il simulatore è buona, siamo allineati. Dopo i test invernali, abbiamo parlato con i piloti insieme a Elkann e Vigna. Ci incontreremo di nuovo dopo Imola. Sono incontri programmati. Non ho problemi, so cosa voglio realizzare e ce la farò. Sento ogni giorno John Elkann e Benedetto Vigna, so bene cosa si aspettano da me. Ho mezzi e potere decisionale come non ho mai avuto altrove, questa è la realtà dei fatti".