F3, GP Australia: a Colapinto la Sprint Race di Melbourne. I RISULTATI

GP AUSTRALIA

Lucio Rizzica

Tra le Safety Car, alla fine la spunta Colapinto davanti a O’Sullivan e Montoya. Ottimo quinto Minì, ottavo Fornaroli. Rimane da investigare il duello Aron e Beganovic, con box Prema indispettito dalla lotta interna alla scuderia, che – in caso di sanzioni- potrebbe modificare le posizioni ai piedi del podio. Bortoleto guida la classifica generale alla vigilia della gara di domani, nella quale partirà dalla pole

GP AUSTRALIA: LA GARA LIVE

Franco Colapinto del team MP Motorsport ha vinto la Sprint Race della Formula 3 a Melbourne, una gara dove la Safety Car ha fatto più di una volta il suo ingresso in pista e dove sul podio sono andati anche O'Sullivan e Montoya.

Debutto positivo in Australia per Gabriel Bortoleto e per il team Trident che, dopo aver conquistato la prima Feature Race della stagione in Bahrain, si sono confermati al vertice della categoria, ottenendo la prima storica pole position della F3 sul tracciato dell’Albert Park di Melbourne. Al suo fianco, nella gara domenicale partirà in prima fila il ritrovato Gregoire Saucy (ART). Subito dietro, una seconda fila tutta italiana, composta dal palermitano Minì (Hitech) e dal piacentino Fornaroli (ancora su Trident). Come da regolamento, tuttavìa, il via della Gara Sprint avviene rovesciando in griglia i migliori dodici risultati cronometrici delle qualifiche. Pertanto i più veloci si accomodano fra quinta e sesta fila e davanti si schierano Sebastian Montoya (Hitech) e Oliver Goethe (sulla terza Trident). 

Allo spegnimento dei semafori è subito mucchio selvaggio all’imbocco della prima curva, lungo la quale sfilano nell’ordine Montoya, Goethe, Browning e Collet. Ma il tedesco arriva lungo dopo tre curve, e finisce nella ghiaia, a causa di un contatto con l’alettone anteriore di Browning che gli fora la posteriore sinistra. Montoya leader. E così, prima della fine del primo giro, entra la Safety Car per rimuovere la Trident rimasta insabbiata. Ripartenza lanciata al quarto giro. Colapinto è terzo, Minì e Fornaroli rispettivamente settimo e ottavo. Il muretto chiede invano a Browning di non essere troppo aggressivo, il britannico esagera e forza su Montoya letteralmente decollando su un cordolo e perdendo tre posizioni. Alle spalle anche Collet fora. 

Nel corso del sesto si insabbia anche Cohen, dopo un contatto con Barter, fora anche Florsch: altra Safety Car, mentre Colapinto -con la sua monoposto numero 10-è il nuovo leader della gara. Fra una disavventura e l’altra degli avversari, lo spagnolo Marti (Campos) dall’ultima piazza è risalito a metà griglia, sedicesimo. All’undicesimo giro la corsa riparte: green flag. Colapinto fa l’elastico prima di lanciarsi, poi tiene la testa del gruppo. Il contatto con Goethe costa intanto a Browning 10” di penalità. In coda al gruppo Smith prende un muretto e distrugge la posteriore sinistra. Ancora Safety Car al 14° giro. Yeany cambia musetto e gomma anteriore destra, forata. Altra bandiera verde al 17° giro dei venti previsti. 

Sempre Colapinto leader. Alle spalle, posizioni congelate. Ne approfitta l’argentino, che mette due secondi fra se e il gruppo segnando il terzo giro veloce consecutivo. Dietro O’Sullivan sorpassa Montoya. Garcìa va a sbattere. Aron e Beganovic vanno in battaglia e ne approfitta Minì. Safety Car e gara definitivamente neutralizzata, con Colapinto (MP Motorsport) che va a vincere davanti a O’Sullivan e Montoya. Ottimo quinto Minì, ottavo Fornaroli. Rimane da investigare il duello Aron e Beganovic, con box Prema indispettito dalla lotta interna alla scuderia, che – in caso di sanzioni- potrebbe modificare le posizioni ai piedi del podio. Bortoleto (Trident) guida la classifica generale alla vigilia della gara di domani, nella quale partirà dalla pole.