Prendiamo in prestito il termine da una manifestazione (non del tutto) estranea alla Formula 1, per usarla riguardo al circuito di Barcellona. Tutto il weekend del GP di Spagna è in diretta Sky Sport F1, Sky Sport Uno, in 4K e in streaming su NOW
Il Catalunya, da sempre, è la Race of Champions, ma non da disputarsi a fine campionato, no, è quella che fornisce un’indicazione chiarissima di quali sono i candidati al titolo, con delle statistiche schiaccianti, quasi sempre a senso unico.
Partiamo dalla più semplice: "chi vince a Barcellona, vince il mondiale piloti".
Vero: in 32 GP corsi qui, in 19 occasioni il vincitore è poi diventato campione del mondo; ma non solo, perché se andiamo al di là del dato secco, spulciando le eccezioni, potremmo arrivare quasi alla conclusione che la percentuale è prossima al 100%.
Bastino gli ultimi due episodi in cui chi ha vinto qui poi non ha vinto il titolo: il 2016, quando le strafavorite Mercedes si autoeliminarono al primo giro e vinse Verstappen, ed il 2021, quando vinse Hamilton ed il titolo andò a Max in circostanze che definire uniche, anomale, controverse, scioccanti è dir poco. Gli aggettivi sarebbero tanti.
Archiviata la pratica piloti, passiamo alle performance dei team, e in questo caso i dati sono veramente incontrovertibili, al di là dell’aneddotica, degli episodi fortuiti, del meteo e di direttori di gara che fanno un pasticcio e vengono rimossi dall’incarico.
Ebbene, sia una prima fila completa che una doppietta qui (due eventi a cui la Red Bull ci ha abituato fin troppo bene quest’anno) sono garanzia del titolo.
In caso di prima fila completa, il titolo costruttori è andato al team 15 volte su 16, per una percentuale “bulgara” del 93%: l’eccezione è il 2013, quando la prima fila completa qui la fece una Mercedes ingorda di gomme (in gara), ed il titolo andò alla Red Bull.
Per quanto riguarda la doppietta in gara e mondiale piloti, anche qui percentuale “bulgara”: 83%, 10 su 12. Le eccezioni sono il 2000 con doppietta McLaren e titolo a Schumacher su Ferrari, ed il 2008, con doppietta Ferrari e titolo ad Hamilton su McLaren.