F1, Stella (McLaren) dopo Silverstone: "Non dobbiamo combattere battaglie sbagliate"

MCLAREN

Il team principal felice della prova della McLaren a Silverstone, chiusa con il podio di Norris  e il quarto posto di Piastri. Sulle E spiega: "La nostra missione era chiara, dovevamo riconoscere la nostra battaglia non combatterne di sbagliate; quando è stato chiaro che non potevamo tenere dietro Verstappen lo abbiamo in qualche modo agevolato. Poi siamo rimasti dietro di lui perché ci siamo resi conto che potevamo farlo". Il Mondiale torna nel weekend del 23 agosto in Ungheria: live su Sky e in streaming su NOW

"Abbiamo un po’ stupito anche noi stessi. Sapevamo di aver fatto dei miglioramenti, ma non pensavamo fossero di questa dimensione. Lo abbiamo scoperto in pista; qui abbiamo portato altre piccole novità che hanno funzionato". Sono le parole di Andrea Stella, team principal della McLaren dopo un ottimo GP di Silverstone chiuso con il secondo posto di Norris e il quarto di Piastri. "Non sono tanto la pazienza e le promesse, quanto avere una direzione giusta e tanto lavoro fatto in maniera efficiente - aggiunge Stella - Siamo sorpresi anche noi, ma ci godiamo questo momento. Uomini e donne McLaren hanno passato un periodo difficile quindi sono contento per loro".

"Non dobbiamo combattere battaglie sbagliate"

Stella poi spiega così l'impostazione e l'andamento dela gara della McLaren e quella di Piastri che ha sfiorato il podio: "Oscar sta perforando al di sopra delle nostre aspettative, con la sua velocità, la consistenza e la capacità di imparare con costanza è andato al dia sopra di quello che pensavamo. Speriamo che continui a migliorare; oggi è un peccato non averli entrambi sul podio, sarebbe stato bellissimo per tutti ma non è successo per la Safety Car. Nelle prossime gare scopriremo il nostro andamento, Austria e Silverstone sono piste amiche, altre lo saranno meno. Prima della gara la nostra missione era chiara, dovevamo riconoscere la nostra battaglia non combatterne di sbagliate; quando è stato chiaro che non potevamo tenere dietro Verstappen lo abbiamo in qualche modo agevolato. Poi siamo rimasti dietro di lui perché ci siamo resi conto che potevamo farlo".