F1, Gp Olanda: le qualifiche a Zandvoort viste dalla pista

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Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

Max Verstappen si conferma imprendibile nella sua gara di casa, ma dietro di lui ci sono cinque piloti di differenti scuderia, segno della grande imprevedibilità della F1. Per la Ferrari si prospetta una gara in difesa, con l'obiettivo reale che deve essere il 2° posto nel Costruttori. Semaforo verde alle 15: la gara di Zandvoort live su Sky Sport F1, Sky Sport Summer, in 4K e in streaming su NOW

GP OLANDA, LA DIRETTA DELLA GARA

Là davanti c'è ancora una volta lui, Max Verstappen. Per la 28^ volta in carriera il pilota olandese partirà davanti a tutti, a una pole da Fangio nella classifica di tutti i tempi. Non fa certo più notizia, anche se questa volta Max ha dovuto sudarsela più del previsto considerando che all'inizio delle qualifiche sembrava di guidare un po' sul ghiaccio a Zandvoort. Dietro all'olandese ci sono cinque piloti di cinque squadre diverse, sei proprio con lui e la sua Red Bull. L'intenzione della Formula Uno è sempre stata questa, creare più equilibrio e imprevedibilità nei valori e risultati, peccato che non abbia fatto i conti con la fame di Max Verstappen, in questo momento ancora infinita. Ma quella dell'olandese non è solo fame, è superiorità in ogni senso visto che al compagno di squadra Perez, settimo a parità di mezzo, ha rifilato in qualifica un secondo e tre decimi su una pista in cui il giro è poco più di un minuto.

 

Nel gruppone di mischia dietro al padrone di casa si è piazzato alla grande in prima fila ancora una volta Lando Norris con una McLaren che ormai è una certezza. Dalla faccia del britannico dopo le qualifiche la delusione per aver perso la pole era palese, anche se i decimi son stati comunque cinque, ma la consapevolezza è che in questo momento solo Max può battere Max, sbagliando. In seconda fila appaiati partiranno due amici di lunga data, Russell e il sorprendente Albon che sta portando questa Williams sempre più in alto. Poi Alonso e Sainz. La prima Ferrari in griglia si è piazzata a un secondo e quasi due decimi dalla pole e lo ha fatto remando con fatica, come ha confermato lo spagnolo senza girarci troppo intorno: "Se mi avessero detto che sarei riuscito a portare questa macchina in sesta posizione avrei firmato prima delle qualifiche. In questo gruppone, su questa pista, la nostra posizione è questa, poteva andarci anche decisamente peggio".

 

Lottare con una monoposto che come a Miami sembra più un cavallo nervoso e indomabile ha portato Leclerc a rischiare e sbagliare invece. Tradito dal posteriore della sua Rossa, ma in generale da una macchina che non si è mai comportata adeguatamente questo fine settimana per via della mancanza di carico, il monegasco è finito contro le barriere in curva 9 sul finire del Q3 e partirà dalla nona casella. La gara dei due ferraristi sarà in difesa, per loro stessa ammissione. Le caratteristiche di Zandvoort hanno messo di nuovo in luce alcune delle carenze, a questo punto irrisolvibili visto quanto è corta questa coperta, della SF-23. E' l'ennesima presa di coscienza su ciò che manca, e la lotta al secondo posto nei costruttori è una salita, ma anche una questione d'orgoglio per il presente e per il futuro.